Nella scorsa off-season Kiki Bertens aveva meditato di dire basta col tennis, perché malgrado dei buoni risultati non si sentiva bene con se stessa. Tuttavia, i pensieri negativi sono volati via in fretta, sgomberando il campo per la miglior stagione della sua vita. La olandese è in semifinale alle WTA Finals dopo il ritiro della Osaka, e può fare altra strada.Il tennis dà, il tennis toglie. Al termine di una stagione come la sua, Naomi Osaka non meritava un finale così, in lacrime mentre dice addio al Centrale del Singapore Sports Hub senza alcuna vittoria, e con l’ultimo match interrotto in anticipo per un problema alla coscia sinistra. Dall’altro lato della medaglia, era giusto che la qualità dell’annata di Kiki Bertens fosse premiata con un posto alle WTA Finals, che l’olandese aveva mancato per un soffio prima che il forfait di Simona Halep le permettesse di entrare al torneo come ottava. Una possibilità di Kiki ha sfruttato alla grande, visto che con due vittorie si è garantita l’approdo in semifinale, e per quanto mostrato sin qui non sarebbe così sorprendente se domenica ad alzare al cielo il Billie Jean King Trophy ci fossero le sue mani. Sembrava restata a corto di energie fra Linz e Mosca, invece pare averle ritrovate tutte alla sua prima esperienza alle Finals, e, come se non bastasse, nell’ultima giornata del Gruppo Rosso è rimasta in campo appena 45 minuti, prima di vedere l’avversaria gettare la spugna dopo aver ceduto il primo set per 6-3. La vistosa fasciatura alla coscia con cui la rivale è scesa in campo non lasciava intendere nulla di buono, e il campo ha confermato in fretta che ci fosse sul serio qualcosa di storto, a rendere ancora più amaro un torneo già molto deludente. C’è stata battaglia solo fino al 3-2 per la giapponese, poi un parziale di 12 punti a 2 ha mandato la Bertens sul 5-3 e la Osaka sul lettino della fisioterapista, per provare a trovare – invano – una soluzione a un dolore evidentemente troppo acuto per pensare di andare avanti e provare a rimettere in piedi un match già complicato.
“IL SEGRETO? MIGLIORARMI OGNI GIORNO”
Dopo un breve consulto in campo, la Osaka ha seguito la fisioterapista negli spogliatoi per un trattamento di tre minuti, ma alla ripresa del gioco (una decina di minuti dopo l’interruzione) ha capito subito che non era il caso di continuare. Ha aperto il game con un doppio fallo, l’ha chiuso con un altro, e a fine set si è confrontata di nuovo con la fisioterapista, giusto per sentirsi confermare che l’idea di abbandonare fosse quella giusta. Dispiace per lei, che chiude con tanta amarezza la stagione che l’ha lanciata nella grandi del tennis (ma avrà tempo e modo per rifarsi), mentre fa piacere che ad approfittarne sia la Bertens, altro volto nuovo della stagione. “Non è mai bello vincere un match come questo – ha detto l’olandese nell’intervista post-match –, e mi auguro che la mia avversaria possa sentirsi meglio in fretta. Il mio è stato un anno strepitoso, ho vinto dei tornei importanti ed essere in semifinale qui è un altro grande traguardo. Il mio segreto? Provo semplicemente a migliorarmi ogni giorno, credo che la chiave sia quella”. Per conoscere la sua avversaria di sabato la Bertens dovrà attendere l’esito del duello Kerber-Stephens: se vincerà l’americana passerà per seconda e se la vedrà con la Svitolina, altrimenti sarà prima e sfiderà la Pliskova. Tuttavia, per il momento può godersi il traguardo, e magari ripensare col sorriso alle vicende di dodici mesi fa, quando aveva chiuso la stagione con ottimi risultati, ma non si sentiva felice e aveva addirittura meditato di dire basta col tennis. Per fortuna ha accantonato l’idea in fretta, ha ritrovato serenità e motivazioni, e si è regalata la miglior stagione in carriera. In un colpo solo ha domato prima l’erba e poi il cemento, battendo una raffica di top-10 fino a diventare una di loro. E non è detto che sia finita.

WTA FINALS SINGAPORE – Terza giornata Gruppo Rosso
Kiki Bertens (NED) b. Naomi Osaka (JPN) 6-3 ritiro