La 26enne maceratese agguanta gli ottavi di finale al Volvo Car Open di Charleston, vincendo un match tutt'altro che banale contro Daria Gavrilova. L'australiana le ha dato una mano nelle fasi finali, ma Camila ha meritato il successo. Dopo aver perso qualche settimana di cemento per infortunio, è costretta a fare il massimo sulla terra.Un problema all’adduttore le è costato subito qualche forfait anche nell’anno nuovo, dopo un 2017 già parzialmente rovinato dagli infortuni, ma Camila Giorgi ha tutte le intenzioni di recuperare il terreno perso. Dopo ben quattro anni di assenza la maceratese è ripresentata al via del Volvo Car Open di Charleston, e quanto visto sin qui racconta che riabbracciare la terra verde è stata una scelta azzeccata. Non sarà mai la sua superficie preferita, ma sull’Har-Tru la palla viaggia piuttosto rapida, permettendole di giocare un tennis non così distante da quello che funziona sul cemento. Si spiega (anche) così la bella vittoria ottenuta al secondo turno contro Daria Gavrilova, numero 24 della classifica WTA, una che in carriera il suo miglior tennis l’ha trovato proprio sulla terra, arrivando anche in semifinale agli Internazionali d’Italia. Sul remoto Court 3 del Family Circle Tennis Center la favorita era lei, ma il match l’ha fatto (e vinto) Camila, spuntandola con merito per 6-2 2-6 6-3, dopo oltre due ore di battaglia. Al di là dei 55 punti già messi in cassaforte, che comunque male non fanno dato che l’azzurra non ne raccoglieva tanti da gennaio, si tratta di un successo prezioso per il modo in cui la Giorgi se l’è andato a prendere, reagendo alle difficoltà e gestendo bene l’incontro dal punto di vista tattico, uno dei suoi storici punti deboli. Ha capito che non era sempre necessario tentare il vincente alla prima occasione utile, così spesso ha “sporcato” di più la palla, obbligando la Gavrilova a scambiare a un ritmo elevato, con l’obiettivo di generare una chance per far male o andare a chiudere i punti a rete. Tanto è bastato per portare l’australiana fuori dalla sua “comfort zone”, e obbligarla a cercare soluzioni – e rischi – che non hanno dato i risultati sperati. LA GAVRILOVA SI INCEPPA SUL PIÙ BELLO
L’azzurra è stata brava a prendersi un primo set molto più combattuto di quanto dica il 6-2, conquistando tre dei quattro game terminati ai vantaggi, ma si è spenta di colpo nel secondo parziale, proprio quando il match sembrava pronto a passare definitivamente nelle sue mani. Ha mancato una palla-break per il 2-0 e ha finito per smarrire la bussola, e perdere di schianto cinque game di fila, contro un’avversaria diventata via via sempre più difficile da scardinare. Tuttavia, in avvio di terzo è tornata la Giorgi più ordinata e concreta del primo set, ed è stata lei la prima a spezzare l’equilibrio, togliendo la battuta all’avversaria e portandosi sul 4-2. Non è bastato per dare il colpo di grazia alla Gavrilova, perché è arrivato qualche errore di troppo e il vantaggio è tornato indietro, ma il successivo ottavo game è stato cruciale. Pur avendo ceduto tre punti di fila dal 30-0, l’australiana è comunque riuscita ad arrivare alla palla del 4-4, dopo che l’azzurra ha mancato la chance del 5-3 sbagliando un rovescio nel palleggio. Ma sul più bello la 24enne di origini moscovite si è bloccata: con due doppi falli di fila ha concesso una seconda palla-break, la Giorgi l’ha punita con una risposta vincente e al servizio per chiudere non ha tremato, infilando quattro punti consecutivi dopo l’iniziale 0-30. Data la natura particolare del tabellone del Premier della Carolina del Sud, che conta su ben 56 giocatrici, i due successi ottenuti fra lunedì e mercoledì non bastano all’azzurra per acciuffare i quarti di finale, ma il tennis mostrato sin qui lascia ben sperare in vista del prossimo duello, indipendentemente dal nome dell’avversaria. Fra Madison Keys e Lara Arruabarrena c’è una enorme differenza di spessore, ma con la Giorgi in campo è tutto relativo.

WTA PREMIER CHARLESTON – Secondo turno
Camila Giorgi (ITA) b. Daria Gavrilova (AUS) 6-2 2-6 6-3