Dopo due match convincenti, Camila Giorgi pesca una giornata storta e cade nei quarti di finale del WTA di Biel, battuta con un doppio 6-4 dalla bielorussa Aliaksandra Sasnovich. L’azzurra parte meglio in entrambi i set, poi si spegne in un mare di errori. Peccato: c’era la possibilità di arrivare in fondo.Ora sì, che si può dire che Camila Giorgi sia rientrata sul serio. Giovedì contro Carla Suarez-Navarro si è vista una delle versioni migliori, veramente in palla da fondocampo, brava a usare la rete e attenta nei momenti delicati; mentre all’indomani è arrivata anche l’altra, quella che le costa sempre numerose critiche dagli appassionati. E così il cammino della maceratese al nuovo WTA di Biel è terminato nei quarti di finale, con parecchia amarezza per un match che si poteva vincere contro la bielorussa Aliaksandra Sasnovich sfuggito con un doppio 6-4, e soprattutto per un tabellone che si doveva sfruttare meglio. È vero che l’avversaria, 23 anni da Minsk, ha un tennis che vale di più della sua attuale posizione numero 108, e nel corso del match l’ha pure dimostrato, ma se nelle prime 100 ci ha messo giusto una punta di naso nel 2014 un motivo ci sarà. Camila era favorita: per classifica, livello, e pure per quanto mostrato nei giorni scorsi, ma è andata due volte in tilt da situazioni favorevoli, e soprattutto senza un vero perché. Il ritmo dell’avversaria non è cambiato così tanto nel corso del match, né nei momenti negativi né in quelli positivi: come spesso le capita, nel bene e nel male, ha fatto tutto l’azzurra. È stata lei a partire meglio, salire 3-1 ma poi perdere la battuta per due volte di fila, e pure una terza sul 4-4, dopo che era riuscita a riacciuffare subito l’avversaria. Ed è stata sempre lei a fare praticamente lo stesso in un secondo set fotocopia, forse gestito ancora peggio.BIELORUSSA IN SVIZZERA, PRIMA DI BIELORUSSIA-SVIZZERA
Dal 3-1 30-0 ha perso la battuta cedendo quattro punti consecutivi, poi con un nuovo break è salita sul 4-2, ma non c’è stato nulla fare. Con una pioggia di errori ha perso ancora la battuta, e sul 4-4 si è autocondannata con un game da dimenticare. Prima tre errori, poi due ottimi servizi per risalire da 0-40 a 30-40, ma poi è arrivato, pesantissimo, l’ottavo doppio fallo dell’incontro, che ha dato alla bielorussa la possibilità di servire per il match. E la Sasnovich non se l’è lasciata sfuggire: dallo 0-30 si è conquistata un match-point, e l’ha concretizzato col terzo ace del match. Come a voler mostrare all’azzurra quale sia stata la carta che ha fatto la differenza fra vittoria e sconfitta: la gestione dei punti importanti. Per la Giorgi sfuma un tabellone che più interessante non si poteva, con Anett Kontaveit come avversaria in una semifinale da 180 punti, che in questo momento sarebbero stati molto preziosi. Pazienza. Chi festeggia, invece, è la Sasnovich e la Bielorussia, prossima alla prima semifinale di Fed Cup della sua storia, il prossimo fine settimana a Minsk contro la Svizzera. Erano pronte a farlo senza top-100, invece almeno una l’hanno (ri)trovata, in gran forma e pure fresca di vittorie contro la numero due svizzera Golubic, sconfitta proprio ieri a Biel. L’impresa resta molto complessa, ma col passare dei giorni la percentuale si sta leggermente alzando. Peccato che la loro stagione migliore sia arrivata con Vika Azarenka fuori dai giochi, altrimenti potrebbero sognare sul serio.
WTA INTERNATIONAL BIEL – Quarti di finale
Aliaksandra Sasnovich (BLR) b. Camila Giorgi (ITA) 6-4 6-4
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