Vincendo a Pechino nel 2010, la danese divenne per la prima volta numero 1 WTA. Si ripete otto anni dopo, tenendo a bada Anastasija Sevastova. “Sono cambiate tante cose rispetto ad allora, sono grata di essere ancora qui”. Il match poteva girare nel secondo set, ma la danese ha giocato con intelligenza. Tra due settimane, proverà a difendere il titolo al Masters.

Otto anni dopo, Caroline Wozniacki è tornata a vincere il China Open di Pechino. Allora, il successo le consentì di diventare per la prima volta numero 1 del mondo. Dal 2010 sono cambiate molte cose, sia nello status del torneo che nella carriera della danese, finalmente capace di vincere uno Slam. Confermando la compatibilità tecnica con il tennis di Anastasija Sevastova, l'ha domata in due set abbastanza rapidi. In cinque scontri diretti, la lèttone le ha portato via soltanto un set, qualche mese fa al Foro Italico. Il 6-3 6-3 di Pechino garantisce alla Wozniacki il suo trentesimo titolo in carriera. 22 sono arrivati sul cemento. “L'ultima volta che avevo vinto a Pechino era tutto diverso – ha detto la Wozniacki – avevo 20 anni, non c'era ancora questo campo centrale. Apprezzo molto il fatto di essere ancora qui, giocare bene ed essere in grado di vincere tornei”. In verità, è stato un 2018 un po' particolare per la danese: il successo in Australia ha causato un inevitabile rilassamento, con qualche risultato al di sotto delle attese. Soltanto adesso sembra essersi ritrovata. “Ad essere sincera, non mi trovavo a mio agio a inizio torneo. Soltanto dopo il secondo match ho iniziato a vedere e colpire bene la palla. Dal terzo turno, credo di aver espresso un grande tennis. E da lì in poi ho iniziato a crederci”. Caroline è partita subito forte, volando 4-1 salvo poi chiudere 6-3 il primo set.

CAROLINE NON CORRE RISCHI
Anche nel secondo è scappata via, ma in quel momento c'è stato il disperato tentativo d riavvicinamento della Sevastova. Sotto 4-1 anche nel secondo, si è riavvicinata fino al 4-3 e poi si è giocato un cruciale ottavo game, in cui la Sevastova ha avuto tre palle break per agganciare l'avversaria. Non le ha sfruttate, e il match è terminato lì. “Credo che Caroline sia stata troppo solida in avvio – ha detto la Sevastova – ho avuto le mie occasioni nel secondo set, avrebbe potuto essere ancora più equilibrato. Forse avrei potuto addirittura vincerlo. Però lei è stata brava, non mi ha fatto neanche un regalo. A volte non sono stata capace di chiudere i punti, e ho sbagliato troppo”. I numeri supportano la tesi, visto che ha commesso la bellezza di 35 errori gratuiti. Inoltre, è stata poco concreta, trasformando soltanto una palla break su otto. La Wozniacki ha giocato con grande intelligenza, soprattutto quando il match avrebbe potuto girare. “In quel momento ho pensato che avrei dovuto farla muovere, giocare con margini di sicurezza più ampi e poi aspettare la mia chance. La Sevastova è un'avversaria molto complicata: se non sei al meglio, può farti venire mille dubbi. Non propone mai due palle uguali, questo la rende molto complicata da affrontare”. Nel complesso, tuttavia, Caroline è stata la migliore giocatrice in campo. Non ha perso un set in tutta la settimana e diventa la seconda giocatrice in stagione a vincere sia uno Slam che un Premier Mandatory (c'è riuscita anche Naomi Osaka). La stagione non è ancora finita: tra un paio di settimane, sarà a Singapore per provare a difendere il titolo conquistato dodici mesi fa. In un circuito femminile drammaticamente senza dominatrici, non è utopico pensare a un bis.

WTA CHINA OPEN – Finale
Caroline Wozniacki (DAN) b. Anastasija Sevastova (LET) 6-3 6-3