La danese conquista il 15° allora in carriera, battendo in finale Elena Vesnina per 6-2 6-3, al termine di una settimana tutt’altro che agevole…

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Primo successo alla Family Circle Cup di Charleston per Caroline Wozniacki. Una settimana non esaltante per lei, in cui ha dovuto soffrire per avere la meglio su Barbora Zahlavova Strycova (battuta con un doppio 7-6) al terzo turno, e Yanina Wickmayer (contro cui era sotto 4-2 nel terzo), si chiude nel migliore dei modi al termine di una finale senza storia.

 

La sua avversaria nell’atto conclusivo, Elena Vesnina, è scesa in campo con un'evidente fasciatura alla coscia sinistra che non le ha consentito di insidiare più di tanto la regolarità della danese. Il 6-2 6-3 finale forse non rende giustizia a un secondo set molto più equilibrato di quanto non dica il punteggio.

 

La Wozniacki rischia qualcosa nel terzo game del primo set quando è costretta a fronteggiare una pericolosa palla break. Uscita indenne da un turno di battuta interminabile, la numero 1 del mondo sfrutta lo scoramento della russa, per strappare il primo dei due break con cui porterà a casa il parziale col punteggio di 6-2 dopo 40 minuti.

 

L'inizio del secondo vede nuovamente la Vesnina non sfruttare una palla break e la Wozniacki salvarsi ai vantaggi. Da quel momento in poi Caroline tiene agevolmente i propri turni di battuta, a differenza di Elena, quantomeno sino al 3-3 quando la russa indovina tre strepitose risposte che le regalano una nuova chance per strappare il servizio alla sua avversaria. Grazie a uno dei suoi incredibili recuperi, la Wozniacki si salva ancora una volta, incamerando un turno di servizio fondamentale. Nel game successivo, infatti, giunge il break decisivo. A tradire la russa sulla decima palla break concessa alla scandinava, è il suo colpo più debole, il dritto.

 

La numero uno del mondo non si lascia pregare e dopo poco più di un’ora e mezza di gioco può festeggiare il suo 15esimo titolo in carriera, il terzo sulla terra verde dopo quelli ottenuti a Ponte Vedra nel 2009 e nel 2010, lei che curiosamente non ha mai trionfato sulla più tradizionale terra rossa. Che sia questa la stagione giusta per infrangere il tabù?

 

 


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