Lo staff di Novak Djokovic si arricchisce di un nuovo elemento: si tratta di Wojtek Fibak, ex ottimo giocatore polacco negli anni 70 e 80. I due lavoreranno insieme allo Us Open, poi si vedrà. Fibak ha raggiunto i quarti in tre Slam su quattro nel 1980 (Parigi, Londra, New York) e vanta una collaborazione con Ivan Lendl. "E' stata una scelta del team – ha detto Djokovic – non prendo mai una decisione da solo: il tennis è uno sport individuale, ma ciò che realmente conta è un lavoro di squadra. Così discutiamo tutti insieme sul da farsi. In questo momento, Fibak è la persona giusta per noi. Vediamo come andrà in queste due settimane". Ovviamente restano nel suo team il coach Marian Vajda e i fisioterapisti Milan Amanovic e Gebhard Phil-Gritsch. Il serbo è sempre numero 1 ATP, ma rischia di perdere il trono già dopo lo Us Open e non vince un torneo da aprile, quando si è imposto a Monte Carlo. Non è la prima volta che il team di Djokovic si arricchisce di un consulente: qualche anno fa ci fu un tentativo con Todd Martin, ma andò piuttosto male. . I due lavoreranno insieme allo Us Open, poi si vedrà. Fibak ha raggiunto i quarti in tre Slam su quattro nel 1980 (Parigi, Londra, New York) e vanta una collaborazione con Ivan Lendl. "E' stata una scelta del team – ha detto Djokovic – non prendo mai una decisione da solo: il tennis è uno sport individuale, ma ciò che realmente conta è un lavoro di squadra. Così discutiamo tutti insieme sul da farsi. In questo momento, Fibak è la persona giusta per noi. Vediamo come andrà in queste due settimane". Ovviamente restano nel suo team il coach Marian Vajda e i fisioterapisti Milan Amanovic e Gebhard Phil-Gritsch. Il serbo è sempre numero 1 ATP, ma rischia di perdere il trono già dopo lo Us Open e non vince un torneo da aprile, quando si è imposto a Monte Carlo. Non è la prima volta che il team di Djokovic si arricchisce di un consulente: qualche anno fa ci fu un tentativo con Todd Martin, ma andò piuttosto male.