Dura appena 63 minuti l’ultimo quarto di Wimbledon: Djokovic si ritira per un problema al gomito destro, regala la semifinale a Tomas Berdych e ammette una situazione più preoccupante del previsto. Si trascina il problema da un anno e mezzo, e nessuno specialista è riuscito a fornirgli un quadro chiaro della situazione. A rischio la seconda parte del 2017.Nel giro di sei partite hanno perso tutti tranne Roger Federer. Prima Rafael Nadal, sorpreso dal miglior Gilles Muller di sempre, poi Andy Murray, battuto da Sam Querrey e da un serbatoio mezzo vuoto già a inizio torneo, e quindi Novak Djokovic, sbattuto fuori da Wimbledon dallo stesso problema al gomito che si trascina dietro già da un anno e mezzo. Nel 2017 l’aveva costretto al forfait a Miami, ma il problema sembrava rientrato nel corso della stagione sulla terra battuta, invece è rimasto dietro l’angolo, e per ripresentarsi ha scelto proprio il momento meno opportuno. La sfida contro Tomas Berdych sembrava quella ideale per riconquistare una semifinale Slam che gli manca dallo Us Open del 2016, visto che l’aveva battuto per 25 volte in 27 confronti, e magari anche per provare a riconquistare un numero uno mai così insperato, che sarebbe tornato suo in caso di vittoria del titolo. Invece la sfida di quarti di finale è durata appena 63 minuti, meno di un set e mezzo. Il ceco è stato bravissimo a dominare il tie-break del primo set, scappando subito sul 3-0 e poi chiudendo per 7-2, e col senno di poi è stata la miglior cosa che potesse fare. Ha mostrato a Djokovic la salita da percorrere per arrivare in semifinale, il tre volte campione dei Championships ha chiesto una mano (anzi, due) al fisioterapista ma si è presto reso conto che nelle sue condizioni non avrebbe mai potuto farcela. Così ha preferito non aggravare la situazione, e quando è finito sotto di un break in avvio di secondo set ha gettato la spugna, ritirandosi dopo il primo punto del terzo game. Il gomito di Djokovic aveva già dato qualche avvisaglia nel confronto con Mannarino, obbligandolo a farsi trattare un paio di volte, ma il successo comodo che gli aveva permesso di centrare i quarti senza cedere neanche un set aveva fatto sembrare poco grave il problema. Invece gli è costato un ritiro dolorosissimo, che regala a Berdych una semifinale più inattesa che mai.
A RISCHIO IL RESTO DELLA STAGIONE
Sono riuscito a giocare per mezz’ora circa con un dolore sopportabile – ha spiegato Novak in conferenza stampa – ma poi la situazione è peggiorata. Tutti i trattamenti medici non hanno funzionato, e sia col diritto sia col servizio sentivo molto dolore. Ho passato due ore, due ore e mezza solo oggi a provarle tutte per recuperare, ma non è servito. Nel corso del torneo, sia col mio fisioterapista sia coi fisioterapisti dell’ATP, abbiamo fatto parecchio lavoro per provare a migliorare la situazione, e sono riuscito ad arrivare fino a qui. Oggi non era possibile fare di più. Probabilmente il fatto di aver giocato ieri, e non aver potuto riposare per un giorno, ha influito”. Il ritiro pesa il doppio, perché arriva in un torneo del Grande Slam e anche perché arriva proprio quando piano piano si stava finalmente rivedendo un buon Djokovic. “È una situazione dura da digerire – ha continuato – perché stavo giocando molto bene, probabilmente meglio che negli ultimi dieci mesi. Sull’erba non avevo ancora perso un set, e mi sentivo molto bene. È sfortuna, ma tutto avviene per un motivo”. Djokovic ha detto di avere problemi al gomito da un anno e mezzo, e di aver meditato più volte di provare a fermarsi, ma delle diagnosi mediche contrastanti non gli sono state d’aiuto. “Se devo essere sincero, nessuno degli specialisti con coi ho parlato è stato troppo chiaro. Hanno menzionato tante opzioni diverse, compreso l’intervento chirurgico. Nessuno è stato così chiaro nel dirmi cosa dovevo fare. Per una decina di mesi la situazione è andata meglio, ma negli ultimi sette non ha funzionato così bene. Più match gioco e più le cose peggiorano. Ora farò tutti i controlli del caso, poi valuteremo cosa fare”. Tuttavia un’opzione c’è già, e per i suoi tifosi non è una buona notizia: ai media serbi ha parlato della possibilità di saltare la rimanente parte del 2017 per curarsi a dovere.

WIMBLEDON UOMINI – Quarti di finale
Tomas Berdych (CZE) b. Novak Djokovic (SRB) 7-6 2-0 ritiro