Il singolare femminile regala due belle soddisfazioni all'Italia. La Giorgi mostra una notevole solidità mentale contro un'avversaria “scivolosa” come Alize Cornet. La francese ci ha provato, ma è stata respinta con perdite. La Schiavone passeggia sulla Minella ed è attesa da un gran match contro la Svitolina.Se Francesca Schiavone ti sa sempre sorprendere, anche a 37 anni, Camila Giorgi è molto prevedibile…nella sua imprevedibilità. Se però il risultato sono due vittorie, va bene così. L'Italia del tennis in gonnella è in crisi, e non sono certo un paio di secondi turni a Wimbledon a cambiare le cose. Però ce li prendiamo. In chiave futura, di prospettiva, conta di più il successo della Giorgi. Alla vigilia del suo impegno contro Alize Cornet, avevamo detto che un'eliminazione al primo turno non ci avrebbe sorpreso. Ma non ci avrebbe sorpreso neanche un piazzamento di rilievo. Camila ha ben gestito un match molto complicato: se è vero che i campi veloci sorridono più a lei che alla francese, va detto che la Cornet aveva già giocato bene a Wimbledon, come nel 2014, quando batté nientemeno che Serena Williams. E aveva vinto entrambi i precedenti sul rapido, mentre la Giorgi si era imposta sulla terra battuta. Il 5-7 6-4 6-4 con cui Camila approda al secondo turno, dunque, non è un risultato banale. A maggior ragione dopo un inizio da incubo, in sui si è trovata in svantaggio 5-0. Ha ripreso il set fino al 5-5, poi lo ha perso ugualmente. Ma la Giorgi possiede una qualità importante: la memoria corta. Azzerare i ricordi negativi, nel tennis, conta quasi quanto un bel dritto. Entrava nel match, giocava con aggressività, soffriva il giusto contro le smorzate della francese, e portava a casa il secondo set. La Giorgi era molto brava in avvio di terzo, quando prendeva un break di vantaggio (2-1 e servizio) e lo conservava fino alla fine, cancellando una serie di chance alla francese e non facendosi distrarre dai teatrini della Cornet, che a un certo punto si è buttata per terra dopo un tentativo di recupero, con il chiaro intento di distrarre l'azzurra. La Giorgi è stata brava a ignorarla completamente ed è stata premiata: pur rischiando qualcosa, ha portato a termine l'impegno e non parte certo battuta contro Madison Keys.FUNNY SCHIAVONE
Certo, sono lontani i tempi in cui la dominava in Fed Cup, ma la verità è che Camila Giorgi non parte mai battuta contro nessuna avversaria. A maggior ragione sui prati, dove il suo tennis si esalta. E chissà che non possa quantomeno eguagliare il suo primato a Wimbledon, un ottavo di finale ormai piuttosto datato, visto che risale al 2012. È ancora più lontana la migliore performance di Francesca Schiavone: correva l'anno 2009 quando la milanese acciuffava i quarti di finale, poi ceduti piuttosto nettamente a Elena Dementieva. Oggi Francesca è tranquilla, sorridente, si diverte un mondo a postare filmati sui social e ha un bel vantaggio: non ha pressione. Se al Roland Garros poteva esserci qualche tensione in virtù del suo passato, a Wimbledon può permettersi di divertirsi. E lo ha fatto, eccome, contro Mandy Minella in un match spezzettato in due dalla pioggia. Un doppio 6-1 che non lascia spazio alla cronaca, se non al piacere di vederla così competitiva, allegra e pronta a divertirsi e divertire. Perché quando gioca Francesca succede sempre qualcosa, il colpo a effetto, la situazione curiosa. Stavolta non ne ha neanche avuto il tempo, ma il secondo turno contro Elina Svitolina sarà tutto da godere. L'ucraina parte favorita, ci mancherebbe, tuttavia il match contro la Barty ha evidenziato più di una difficoltà sui prati. Le mancano gli appoggi sicuri che ha sulla terra, inoltre non è al 100% fisicamente. Diciamo di più: la giovane australiana, che ha un tennis perfetto per l'erba, ha un po' buttato via la partita. Pur non essendo così adatta ai prati, la Schiavone ha dalla sua un'infinita esperienza che potrebbe anche darle una mano. E poi godrà da matti nel giocare su un campo importante, senza nulla da perdere né da dimostrare. Sono i vantaggi di avere una carriera agli sgoccioli.
WIMBLEDON DONNE – Primo Turno
Camila Giorgi (ITA) b. Alize Cornet (FRA) 5-7 6-4 6-4
Francesca Schiavone (ITA) b. Mandy Minella (LUX) 6-1 6-1
Kristyna Pliskova (CZE) b. Roberta Vinci (ITA) 7-6 6-2
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