Wimbledon vorrebbe iniziare con una settimana di ritardo per “allontanarsi” dal Roland Garros ed evitare concomitanza con i grandi eventi calcistici. I possibili scenari.
L'eventuale spostamento di Wimbledon darebbe ancora più importanza ad Halle
Di Riccardo Bisti – 19 giugno 2012
La notizia-bomba arriva dal Daily Mail, sempre molto attento alle vicende tennistiche della Gran Bretagna. E quando si pensa di dare una picconata alla tradizione ultra-secolare di Wimbledon, beh, il titolone è assicurato. I vertici dell’All England Club di Londra stanno pensando di posticipare i Championships di una settimana, portando a 21 giorni il “cuscinetto” tra il Roland Garros e Wimbledon. Nato nel 1877, Wimbledon non termina oltre il 9 luglio dal 19esimo secolo (quest’anno chiuderà i battenti l’8). L’eventuale aggiustamento al calendario lo farebbe terminare a metà luglio. Le ragioni del progetto sono sostanzialmente due: evitare la concomitanza di altri grandi eventi sportivi e dare ai giocatori una settimana in più per assorbire il passaggio dalla terra battuta all’erba. Wimbledon, storicamente, si scontra con i Mondiali e gli Europei di calcio. Anche l’edizione del 2012 avrà la concomitanza con le fasi finali di Polonia-Ucraina 2012. E si tratta di Europei. Quando ci sono i Mondiali è ancora peggio. Senza considerare che quest’anno ci sarà la tragica (soprattutto per i britannici) concomitanza tra la finale del singolare maschile e il Gran Premio di Formula 1 a Silverstone. C’è poi una ragione tecnica: la stagione su erba è compressa in appena cinque settimane, soltanto due prima di Wimbledon. Gli specialisti hanno poche occasioni per incamerare punti, ma soprattutto ci sono appena 42 giorni tra il primo turno del Roland Garros e la finale di Wimbledon. Due mondi opposti ma incredibilmente vicini.
Philipp Brook, nuovo chairman dell’All England Club, avrebbe l’appoggio della LTA, la federazione britannica, detentrice degli altri tornei erbivori che conducono a Wimbledon. Secondo le indiscrezioni raccolte dal Daily Mail, sarebbero già stati effettuati dei sondaggi informali presso i rappresentanti ATP e WTA. Il problema, come sempre, è il calendario. Il circuiti mondiali (soprattutto quello ATP) sono piuttosto compressi. Difficile allungare di una settimana la stagione sull’erba senza allungare l’intera stagione. Avrebbe senso spostare il torneo ATP di Newport prima di Wimbledon, ma difficilmente potrà accadere perché l’evento del Rhode Island è fortemente legato alla cerimonia di induzione nella Hall of Fame. E allora che fare? L’unica soluzione, una volta trovati i tornei per riempire tre settimane post-Roland Garros, è comprimere ulteriormente i tornei dopo Wimbledon. Lasciando perdere il 2012, dove il torneo olimpico ha già sconquassato il calendario, bisogna usare come base il calendario del 2013. La chiave sta nel periodo che intercorre tra la fine di Wimbledon e il Canadian Open, primo grande evento dell’estate americana sul cemento. Attualmente sono previste quattro settimane, così suddivise.
Prima settimana: Newport, Bastad, Stoccarda
Seconda settimana: Atlanta, Amburgo
Terza settimana: Los Angeles, Umago, Gstaad
Quarta settimana: Washington, Kitzbuhel
Dieci tornei ATP da comprimere in tre settimane. Difficilissimo trovare una soluzione. L’unica che ci sembra percorribile, anche se scontenterebbe gli americani, è quella di mettere in un’unica settimana due tornei sul cemento. E concentrare quattro tornei nella settimana post-Wimbledon, come accade quest’anno. Il torneo “indiziato” allo spostamento sarebbe Gstaad, che così tornerebbe alla vecchia collocazione. Ecco la nostra proposta.
Prima settimana: Newport, Bastad, Gstaad, Stoccarda
Seconda settimana: Los Angeles, Amburgo (ed eventualmente Umago)
Terza settimana: Washington, Atlanta, Kitzbuhel (ed eventualmente Umago)
lI torneo maggiormente penalizzato sarebbe Atlanta (che avrebbe la concorrenza del “500” di Washington. Abbiamo messo Atlanta in quella settimana perchè è più giovane, mentre abbiamo "preservato" la tradizione di Washington), mentre lasceremmo a Umago la scelta se andare a scontrarsi con Amburgo piuttosto che con Washington. Di sicuro qualcuno sarebbe scontento. Sembra più facile l’obiettivo di spalmare su tre settimane il periodo pre-Wimbledon. Di sicuro si potrebbero “splittare” il Queen’s e Halle, i tornei più importanti, rendendo uno dei due un “500” (magari Halle, che dal 2014 dovrebbe ospitare un torneo WTA). Ci vorrebbero un paio di tornei in più, magari rilanciando Nottingham (che attualmente ospita due challenger uno dopo l’altro) o il vecchio evento di Manchester. Ipotesi:
Prima settimana: Queen’s (da solo perchè ha il tabellone a 56 giocatori)
Seconda settimana: Halle, Nottingham
Terza settimana: Eastbourne, s-Hertogenbosch
Si tratta di idee totalmente astratte, frutto di un ragionamento basato sul buon senso e nel tentativo di non scontentare nessuno degli attori in ballo, dai giocatori ai direttori dei tornei ATP più piccoli, che poi sono quelli più a rischio. Ma forse è già il caso di prepararci a goderci il torneo di Wimbledon interamente nel mese di luglio. Perché gli inglesi, quando si mettono in testa una cosa…
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