Angelique Kerber si salva contro Shelby Rogers, arrivata a un punto dal 6-4 5-2 e servizio, e mette al riparo la vetta del ranking WTA almeno fino a lunedì. Tuttavia, nonostante sia l’unica giù fuori, Karolina Pliskova continua a ridere: per tenerla dietro “Angie” dovrà arrivare in finale. Nella lotta si inserirà la Halep? Potrebbe bastarle la semifinale.C’è da scommettere che la WTA abbia già pronta una grafica per lanciare il testa a testa fra Simona Halep e Karolina Pliskova, che fra due lunedì dovrebbe regalare al circuito femminile la ventitreesima numero uno della sua storia. Sembrava cosa fatta quando Angelique Kerber si è trovata sotto per 6-4 4-2 (e palla del doppio-break) contro un’ottima Shelby Rogers, pronta a spedirla a casa da Wimbledon al terzo turno e obbligarla a salutare quella vetta del ranking conquistata grazie a un 2016 al di sopra di ogni aspettativa. Invece, almeno per il momento, il cambio al vertice è stato rimandato di nuovo, un’altra volta, come già al Roland Garros. Se Simona Halep avesse vinto la finale contro Jelena Ostapenko, si sarebbe presentata lei a Londra da numero uno, invece l’ha persa facendo un regalo alla Kerber e sta continuando la rincorsa, peraltro nel modo giusto visto che ha conquistato la seconda settimana ai Championships solamente per la terza volta in carriera, e senza cedere neanche un set. Ma la notizia è che la Kerber non molla, e quel numero uno che tanti (tutti?) danno per perso ormai da settimane continua a essere suo. In forte pericolo per una Halep a 115 punti, sempre più in bilico a causa di una Pliskova staccata di appena 180, e con un sacco di altre pretendenti più o meno all’altezza, ma suo. Il turning point della sfida contro la Rogers è arrivato a metà del secondo set, quando la statunitense pareva lanciatissima verso il successo. Ha mancato una palla del 5-2 pesante, ma nel game seguente è salita agevolmente sul 30-0, invece la Kerber, di colpo, ha cambiato rotta, trovando forza in un paio di punti lunghissimi, vinti a mo’ di Kerber formato 2016. Con quattro punti di fila si è presa il primo break del match e il 4-4, poi ha vinto agevolmente il tie-break, e nella battaglia di nervi del terzo set è stata più forte lei.PLISKOVA FAVORITA, MA LA HALEP…
Per farla breve, la Kerber ha vinto da campionessa. La Rogers non ha grosse colpe: ha continuato a giocare lo stesso tennis, spingendo col diritto, ma la tedesca ha iniziato a sbagliare sempre più tardi, poi sempre meno, e alla lunga ha avuto ragione, tenendo vive almeno fino a lunedì le possibilità di restare in testa. In realtà la leadership è garantita fino alla domenica della finale, e gli permetterà di portare almeno a 31 le sue settimane in vetta. Chiunque pensa che non sia una numero uno all’altezza, farebbe bene a dare un’occhiata alla lista delle magnifiche 22. La Kerber è addirittura al numero dodici della classifica per settimane in vetta, davanti a colleghe molto più blasonate come Venus Williams, Maria Sharapova o Kim Clijsters. Segno che il fatto che sia arrivata lassù non è per niente un caso. Detto questo, resta molto complicato pensarla in vetta anche al termine del torneo, sia perché non sembra la più in forma, sia perché la finale dello scorso anno la obbliga a difendere la bellezza di 1300 punti. Con gli ottavi ne ha coperti 240, ma ce ne sono altri 1060 in pericolo, e se vuole tenere dietro Karolina Pliskova è obbligata a ripetere la finale, traguardo che onestamente pare fuori portata, ancor di più con Garbine Muguruza ad attenderla al prossimo turno. La Pliskova si è fatta fuori da sola perdendo al secondo round, mancando la chance di guadagnarsi il numero uno con le proprie mani, ma per i giochi del ranking resta di gran lunga la principale candidata a salire in vetta, ed è la prima della classifica virtuale, senza i punti dei Championships di dodici mesi fa. Tuttavia, se non dovesse tenerla dietro la Kerber potrebbe riuscirci Simona Halep, alla quale basterebbe raggiungere la semifinale. Il problema è un altro: per farlo dovrebbe battere prima la Azarenka e poi la Konta. Sulla superficie che le si addice meno. La Pliskova può già preparare lo champagne nel frigorifero?
Circa l'autore
Post correlati
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...