Il pubblico sogna una nuova finale Federer-Nadal, e Wimbledon è l'unico Major senza sorprese dal 2003. Il tabellone maschile sembra molto equilibrato: il vero torneo dei big dovrebbe iniziare al 3° turno, con un possibile Djokovic-Del Potro. Buon sorteggio per Seppi e Fognini, e Lorenzi ha la possibilità di vincere il primo match a Londra.La storia degli ultimi quattordici anni dice che a Wimbledon di spazio per gli outsider non ce n’è. I Championships sono l’unico torneo del Grande Slam che dall’anno del primo titolo di uno dei Fab Four (2003, Federer) non ha visto intromettersi nessun altro nome nell’albo d’oro. L’hanno vinto sette volte Roger Federer, tre Novak Djokovic, due Rafael Nadal e altrettante il campione uscente Andy Murray, grande atteso dal pubblico britannico. Da tradizione toccherà a lui il compito di inaugurare la sacra erba del Centre Court, lunedì alle 13 contro un giocatore proveniente dalle qualificazioni. Potrebbe addirittura essere Stefano Travaglia, che giovedì si è regalato la prima qualificazione Slam, o magari Simone Bolelli. Nel complesso, Murray ha un tabellone abbastanza insidioso, ma l’ipotetica semifinale contro Rafael Nadal vuol dire che è riuscito almeno a evitare Roger Federer, finito nella parte bassa a far compagnia a Novak Djokovic. Dodici mesi fa, di questi tempi il serbo deteneva tutti i quattro titoli del Grande Slam, ma proprio sui prati dell’All England Club è iniziata la sua crisi senza fine, e oggi si trova campione in carica solamente in due tornei: il Masters 1000 del Canada e l’ATP 250 di Doha. Proverà a fare tris a Eastbourne, per mettere fine a un’astinenza di successi mai così lunga dal 2006, e presentarsi a Church Road in condizioni psico-fisiche migliori rispetto a quelle del Roland Garros. Nel frattempo, il pubblico può iniziare a sognare una finale “vintage” Federer-Nadal, come già nel triennio 2006-2008. Quest’anno si sono presentati per tre volte al via dello stesso torneo, e si sono trovati l'uno di fronte all’altro in tutte le tre occasioni…
PRIMO QUARTO
Sul Wimbledon di Andy Murray c’è un grosso punto di domanda. Non perché rischia di saltarlo, visto che il problema all’anca che l’ha obbligato a rinunciare al torneo di esibizione di Hurlingham non è nulla di grave, quanto perché ci sono parecchi dubbi sulle sue condizioni. Al Queen’s ha perso a sorpresa al primo turno, anche se il caso del Roland Garros la dice lunga: ci era arrivato malissimo, poi ha sfiorato la finale. Non ha un tabellone splendido, visto che dopo l’esordio con un qualificato potrebbe esserci Dustin Brown e quindi – lo spera l’Italia – Fabio Fognini, al quale è andata di lusso. Il ligure ha pescato Dmitry Tursunov, che negli ultimi dodici mesi ha giocato appena tre tornei. Il russo sfrutta il ranking protetto per fare qualche apparizione e ritirare qualche assegno, ma è ormai un ex giocatore, e non è nemmeno scontato che si presenti a Londra: al Roland Garros ha dato forfait a tabellone già compilato. Dovesse batterlo, Fognini – arrivato a Londra martedì, e ieri a segno contro Haas a Hurlingham – troverebbe Jiri Vesely, e quindi Murray. Per il britannico, l’avversario designato per gli ottavi è uno fra Lucas Pouille e Nick Kyrgios, mentre nei quarti ci sarebbe Stan Wawrinka, che però l’erba proprio non riesce a digerirla. Quindi occhio agli altri: Tsonga, Querrey, Verdasco, Anderson e – perché no – Andreas Seppi, che ad Antalya sta giocando un buon tennis. L’altoatesino sfiderà lo slovacco Norbert Gombos, al primo Slam in carriera, per poi vedersela col vincente di Verdasco-Anderson. Può fare un buon torneo. Nel primo quarto anche Thomas Fabbiano, ammesso per la prima volta di diritto in tabellone. Il pugliese sta giocando alla grande sull'erba, ma sembra chiuso dal confronto con Querrey, che nel 2016 all'All England Club battè niente meno che Novak Djokovic.

PRIMI TURNI PIU' INTERESSANTI
Kyrgios vs. Herbert
Shapovalov vs. Janowicz
Verdasco vs. Anderson

ITALIANI IN GARA
Fognini vs. Tursunov
​Fabbiano vs. Querrey
Seppi vs. Gombos

QUARTO DI FINALE IPOTETICO
Andy Murray vs. Stan Wawrinka

SECONDO QUARTO
Il secondo spot è quello governato da dieci volte re di Parigi Rafael Nadal, l’unico dei big a non aver giocato nemmeno un torneo in preparazione ai Championships. Ma niente paura: si è allenato qualche giorno sull’erba di Maiorca ed è arrivato nella capitale inglese con grande anticipo, per non lasciare nulla al caso. Le condizioni mostrate a Parigi, e un tennis via via sempre più aggressivo, dicono che anche lui può puntare seriamente al successo. Doveva evitare dei primi turni scomodi, con l’erba ancora fresca e velocissima, e gli è andata piuttosto bene, visto che esordirà contro l’australiano Millman, per poi trovare Young o Istomin. L’uzbeco picchia forte e sa come battere i big (vero, Djokovic?) ma c’era di molto peggio. Per “Rafa” i problemi potrebbero iniziare più avanti, con quel Karen Khachanov che continua a crescere e ha centrato la semifinale a Halle, o ancora di più contro un Gilles Muller che fra ‘s-Hertogenbosch e il Queen’s ha vinto sette partite in due settimane, anche se a Wimbledon ha raggiunto solamente due volte il terzo turno. Ma Nadal dovrebbe arrivare ai due appuntamenti già sufficientemente in palla per non fare scherzi. Idem per il quarto di finale, teoricamente contro Marin Cilic. Il croato ha giocato molto bene al Queen’s e ha tutte le carte in regola per arrivare fra gli ultimi otto, anche se avrà subito due test impegnativi: prima Kohlschreiber e poi uno fra Troicki e Florian Mayer. L’altra testa di serie “alta” è Kei Nishikori, che però ha un pessimo rapporto con l’erba. I suoi ultimi cinque (!) tornei sui prati li ha chiusi con un ritiro, e a sperare che diventino presto sei c’è Marco Cecchinato. Il siciliano giocherà per la prima volta a Wimbledon, ma le sue aspettative sono ben spiegate dal fatto che oggi sia in campo per i quarti di finale del Challenger di Milano, sulla terra battuta.

PRIMI TURNI PIU' INTERESSANTI
Kohlschreiber vs. Cilic
Mayer vs. Troicki

ITALIANI IN GARA
Cecchinato vs. Nishikori

QUARTO DI FINALE IPOTETICO
Rafael Nadal vs. Marin Cilic
TERZO QUARTO
La rincorsa di Federer all’ottavo successo a Wimbledon parte con un match decisamente frizzante, contro Alexandr Dolgopolov. L’ucraino sa come incantare e giocare ad altissimi livelli, ma non è diventato il giocatore che si pensava qualche anno fa, e non può certo spaventare Federer. Idem per Lajovic (o un qualificato) al secondo turno, mentre dal terzo in avanti potrebbe già servire un Federer “vero”. Prima dovrebbe esserci uno fra Mischa Zverev e Bernard Tomic, e poi un probabile duello imperdibile contro Grigor Dimitrov, sempre da tenere in considerazione anche se rispetto all’inizio dell’anno sta piacendo meno. Nei quarti Roger dovrebbe trovare il finalista del 2016 Milos Raonic, che lo sconfisse in quello che sarebbe rimasto l’ultimo match dello svizzero fino allo scorso Australian Open. Si scrisse che Roger aveva fallito probabilmente l’ultima occasione per conquistare un torneo del Grande Slam, invece sappiamo come è andata e come potrebbe andare, visto che lo svizzero si presenta nel suo giardino preferito da favorito numero uno dei bookmakers. Nel 2016 Raonic giocava un gran tennis, molto più proiettato a rete grazie al lavoro di Riccardo Piatti e i consigli di John McEnroe, mentre quest’anno fra un infortunio e l’altro si è visto poco, e al Queen’s è caduto all’esordio contro Kokkinakis. Se sta bene può arrivare ai quarti e pensare di giocarsela con Federer, sempre che Alexander Zverev non decida che il suo primo quarto in un Major debba arrivare a Wimbledon. A Parigi ha deluso ma si è rialzato in fretta, anche se la stesa rimediata da Federer in finale a Halle dice che i grandissimi, per adesso, hanno ancora una marcia in più.

PRIMI TURNI PIU' INTERESSANTI
M. Zverev vs Tomic
Delgopolov vs. Federer

QUARTO DI FINALE IPOTETICO
Roger Federer vs. Milos Raonic

ULTIMO QUARTO
L’ultimo quarto del tabellone è l’unico che si presenta identico al Roland Garros, con Dominic Thiem in cima e Novak Djokovic in fondo. Con la differenza che sull’erba l’austriaco è molto meno pericoloso, tanto che rischia qualcosa già all’esordio contro Vasek Pospisil, specialista dei prati e già campione di Wimbledon, anche se in doppio con Jack Sock. Anche “Nole” non ha un primo turno semplice, contro quel Martin Klizan che negli ultimi due Slam ha spaventato prima Wawrinka e poi Murray, anche se il fatto che abbia perso in entrambi i casi qualcosa vorrà pur dire. Djokovic non ride nemmeno se allunga lo sguardo, visto che in un ipotetico terzo turno vede il faccione di Juan Martin Del Potro, avversario che eviterebbe più che volentieri. Ultimamente “Palito” si è un po’ nascosto, ma per uno col suo tennis l’impresa è sempre dietro l’angolo, e a Wimbledon vanta due semifinali: una nel torneo vero e proprio e l’altra alle Olimpiadi di Londra 2012, quando nella sfida per il bronzo superò proprio Djokovic. Il vincitore se la vedrà probabilmente con uno fra Gael Monfils e Feliciano Lopez, capace di due finali (una persa, una vinta) nelle prime due settimane di erba, mentre sulla carta il posto ai quarti di finale col serbo dovrebbe essere di Dominic Thiem. Tuttavia, anche escludendo la sconfitta di questa settimana con l’indiano Ramanathan (222 ATP), l’austriaco fa molta più fatica di altri ad adattare il suo tennis ai prati, e sembra improbabile che arrivi nei quarti. Più probabile ci riesca uno fra Gasquet e Berdych, due che in passato sono già arrivati in fondo. In questo spot c’è anche Paolo Lorenzi, per la prima volta testa di serie (32) in uno Slam. Peccato sia Wimbledon, l’unico dove non ha mai vinto una partita. Tuttavia, anche se il toscano arriva da 11 sconfitte di fila sull'erba, il nome dell’avversario lascia una piccola speranza: si tratta di Horacio Zeballos, uno che in carriera, sui prati, ha vinto meno match di lui (1 contro 3).

PRIMI TURNI PIU' INTERESSANTI
Thiem vs. Pospisil
Gasquet vs. Ferrer
Del Potro vs. Kokkinakis
Klizan vs. Djokovic

ITALIANI IN GARA
Lorenzi vs. Zeballos

QUARTO DI FINALE IPOTETICO
Novak Djokovic vs. Dominic Thiem