di Gabriele Riva – foto Ray GiubiloTutto secondo programmi

di Gabriele Riva – foto Ray Giubilo

Tutto secondo programmi. Le due sorellone a giocarsi la finale ai Championships. E allora, più che parlare del giovedì che è stato, meglio presentare il sabato che sarà. Innanzitutto perché le due semifinali hanno avuto storia solo per un set, in entrambi i casi il secondo. Sia Elena Dementieva contro Venus che Jie Zheng contro Serena, hanno pagato lo scotto alla freschezza delle Sisters nei rispettivi primi parziali per poi dar battaglia nei “secondi”. Ma se la bionda Elena non è mai sembrata in grado di spaventare per davvero Venere, la cinesina tutta nervi ha dato più di un grattacapo a Serena che a fine secondo set ha dovuto sfoderare un servizio “da maschio” per non essere costretta ad allungarsi fino al terzo set. Tornando al match in previsione, sono 15 i match disputati in famiglia, otto le vittorie per Serena, per chi in matematica avesse qualche problemino, una sola in più di quelle della sorella. E’ interessante però circostanziare meglio questi dati: di questi 15 match, 8 erano anche finali, come quella che ci apprestiamo a vivere e Serena qui ha quasi il monopolio, 6 vittorie a 2. Restringiamo ancora il cerchio, e vi facciamo rientrare solo i prati verdi di Wimbledon. Tre gli incontri disputati in quello che i giornali di mezzo mondo hanno soprannominato “il giardino di casa Williams”, cioè il Centre Court. 2000, 2002 e 2003 le annate degli incontri: nel primo caso fu semifinale, e la spuntò Venus. Le altre due erano finali, e le ha vinte entrambe Serena. Al di là dei numeri comunque resta una partita difficilmente pronosticabile, di sicuro c’è che oltre al conto corrente, anche la bacheca di casa si arricchirà di certo. Per la felicità di mamma e papà.

Il venerdì è giornata di “semi” maschili. La prima vede di fronte Roger Federer e Marat Safin, mentre la seconda impegnerà Rafael Nadal e Rainer Schuettler. E’ il caso di concentrarci su quest’ultimo. Intanto perché è lui la vera sorpresa del draw maschile, e poi perché scenderà in campo contro il miglior atleta mai visto su un campo da tennis concedendogli un giorno di riposo in più. Colpa dell’acqua che mercoledì non gli ha permesso di dar vita alla lotta contro Arnaud Clement per un posto negli ultimi quattro. Non solo: mentre Rafa si allenava e si godeva il meritato relax lui, il tedesco, è stato sull’erba per oltre cinque ore, per cinque set (ha vinto solo 8-6 al parziale decisivo). Non che se avesse vinto in tre set e in contemporanea con Rafa le cose sarebbero state molto diverse al momento della verità, però almeno si sarebbe partiti – si fa per dire – alla pari.