Re Roger non fatica contro il francese Mahut, avanti con le ridotte anche Hewitt

Re Roger non fatica contro il francese Mahut, avanti con le ridotte anche Hewitt. Male invece Bracciali che oltre alla sconfitta rimedia anche una brutta figura. Fuori dal torneo anche Martina Hingis, sorpresa dalla Sugyama.
E’ successo a Wimbledon, day V







Dal nostro inviato a Londra Federico Ferrero

La versione edulcorata e sedata di Lleyton Hewitt ha concluso il suo impegno di due giorni contro Hyung-Taik Lee. Il carattere di Rusty è venuto fuori a tratti, ma fa più impressione sentirgli spiegare che è incredibile come il tempo passi in fretta quando si gioca con il proprio figlio (figlia, nel suo caso) e come ci si dimentichi in fretta del tennis nei momenti dedicati alla famiglia. Difficile dimenticarsi, piuttosto, dello Hewitt che vinse qui quattro anni fa, proprio perché assomiglia così poco a quello di oggi. Non vincerà il torneo, ma fa piacere vederlo ancora in gara nonostante il biberon e i sempre più latitanti “C’moooon!”
Non fa notizia la vittoria di Roger Federer contro un bell’attaccante dalla racchetta facile come Nicolas Mahut, la fa la circostanza che per la prima volta, quest’anno, Rogi sia stato costretto a cedere un turno di servizio in quel di Wimbledon. Infastidito dall’efficacia della seconda palla di Mahut, messo nelle condizioni di giocare scambi da quattro-cinque colpi al massimo, Re Rogi non è riuscito a liquidare la pratica con l’agio sperato. Meglio così, un po’ di preparazione agli arrembaggi di Ancic non potrà che giovargli.

Il bollettino del tennis femminile si stava risolvendo in una lista di partite di basso profilo e poche sorprese con la sola eccezione di Svetlana Kuznetsova, che ha abbandonato uno Slam geneticamente mai appartenutole lasciando strada alla miglior cinese in circolazione, Na Li. Ci ha pensato la campionessa del ’97 a lasciare anzitempo il torneo contro una buona erbivora come Ai Sugiyama: Martina Hingis ha dato un gran dispiacere al torneo che la attendeva a braccia aperte dopo la pausa forzata, incappando in una giornata no. Peccato, la signorina tutti sorrisi poteva essere un incomodo tra le valchirie del torneo.

Una prestazione di basso profilo è costata l’eliminazione all’ultimo italiano nel tabellone dei Championships: sul campo 14 una controfigura di Daniele Bracciali si è portata avanti cinque giochi a tre contro nonno Jonas Bjorkman ma, da quel momento, il toscano (o chi per lui) non ha più visto palla, campo né avversario. Una facile conclusione fallita a campo aperto, il controbreak e l’occasione di raggiungere gli ottavi di finale per il nostro primo giocatore in classifica è svanita con un inspiegabile parziale di sedici giochi a tre. Sull’erba, con il servizio che si ritrova il toscanaccio – tale, oggi, per la messe di turpiloquio riversata sui sacri court londinesi e tristemente ripetuta in tutta Italia dal segnale televisivo – è difficile riuscire a fare di peggio. Non secondo Bracciali, che si è spiegato così: “Ieri, dopo la partita contro Galvani, ero scarico fisicamente e mentalmente. La tensione di giocare da favorito contro un italiano mi ha lasciato senza forze, prima delle due del mattino non sono riuscito a prendere sonno. Oggi proprio non c’ero, forse potevo provare a fare qualcosa di più, restare più in partita, ma sui suoi turni di servizio, break a parte, non c’era mai partita, mentre sui miei dovevo sempre lottare”.
Capita di avere occasioni e di non sfruttarle, ma il patatrac di Bracciali è sproporzionato nelle dimensioni per non risultare comunque deludente, una delusione aggravata dal linguaggio censurabile espresso dal nostro portacolori durante il suo impegno. Poteva venirne fuori un ottavo di finale, ne è uscita non tanto una sconfitta ma una brutta figura. La Federazione ha tentato di tappare la falla pubblicando sul sito le immediate scuse di Bracciali ma non basta: non guasterebbe un provvedimento esemplare per ricordare, a chi lo dimentica o forse non lo ha mai capito, che qui non siamo al campetto del Bar Sport.

I main-draw dei Championships
Wimbledon, singolare maschile
Wimbledon, singolare femminile

The Championships’ Archive
Lu nedì 26 giugno, Day I