Fra sette giorni scatterà edizione 2016 dei Championships, il torneo più antico e affascinante del mondo. Sui prati dell’All England Club si sono scritte pagine importantissime della storia del tennis, ma anche tantissime curiosità. Ve ne raccontiamo una decina…Il Paese con il maggior numero di titoli sui sacri prati dell’All England Club sono gli Stati Uniti. In totale hanno raccolto la bellezza di 86 successi solo nei tornei di singolare: 32 con gli uomini e 54 con le donne. Nel maschile il primo a vincere è stato Bill Tilden, capace di una doppietta nel 1920 e 1921, nel femminile May Sutton (1905). Sempre nel torneo femminile, la bandiera a stelle e strisce è stata presente nell’albo d’oro per ben 15 edizioni consecutive: dal 1938 al 1958 (dal 40 al 45 non si è giocato a causa della Seconda Guerra Mondiale). L’ultimo statunitense a vincere è stato Pete Sampras nel 2000, quando ha colto il suo settimo successo (solo Federer e Renshaw come lui), mentre l’ultimo titolo al femminile se l’è preso dodici mesi fa Serena Williams. Il record appartiene a Martina Navratilova, vincitrice di ben nove edizioni.

2. Nell’edizione 2016 di Wimbledon saranno rappresentate 53 nazioni, di tutti i cinque continenti. Le dieci più curiose? Moldavia, El Salvador, Cipro, Repubblica Dominicana, Perù, Filippine, Tunisia, Pakistan, Lussemburgo e Nuova Zelanda.

3. Nel corso del torneo vengono consumati circa 28.000 chilogrammi di fragole, servite con panna come tradizione insegna. Sono uno dei simboli del torneo, anche se chi – di italiano – le ha provate non è rimasto proprio folgorato, se non per il prezzo. Stendendo una dopo l’altra tutte le fragole utilizzate nel corso del torneo, è stato stimato che si dovrebbe coprire una distanza di circa 60 chilometri (37 miglia), la stessa che separa il quartiere londinese di Wimbledon dalla città di Reading.

4. Il team di incordatori del torneo mette mano ogni anno a una media superiore alle duemila racchette, circa il 60% appartenenti agli uomini (che giocano sulla lunga distanza, quindi hanno bisogno di più racchette), il restante 40% alle donne. Calcolando una media di 12 metri a racchetta (la lunghezza delle “matassine” vendute singolarmente), nel corso del torneo vengono utilizzati circa 24 chilometri di corde.

5. I più giovani vincitori del torneo londinese sono stati Boris Becker e l’inglese Charlotte Dod. “Bum bum” vinse il titolo nel 1985 a 17 anni e 227 giorni, mentre ‘The Little Wonder’ conquistò il successo nel lontano 1885 a soli 15 anni e 285. Solo tre in più della più giovane campionessa di sempre nel doppio, Martina Hinghis, che detiene anche il primato per la più giovane vincitrice dei tornei juniores. Aveva infatti solamente 13 anni quando vinse nel 1994. Sempre la Hinghis è la più giovane campionessa di singolare dell’Era Open: 16 anni. Nel doppio maschile il record di precocità è di Dennis Raiston, diciassettenne 1960, nel misto di Rod Laver (20 anni) e Serena Williams (16).



6. Esiste anche un record per il “grunt” più rumoroso, fatto ovviamente registrare da Maria Sharapova. Con un urlo la siberiana, grande assente insieme a Rafael Nadal (ma per motivi ben diversi) dalla prossima edizione del torneo, ha raggiunto quota 105 decibel nel 2009. È l’equivalente del rumore emesso da una moto da corsa in fase di accelerazione.

7. Nel primo turno dell’edizione 2010 lo statunitense John Isner ha battuto il francese Nicolas Mahut per 6-4 3-6 6-7 7-6 70-68, al termine dell’incontro più lungo della storia del tennis. Il match è durato 11 ore e 5 minuti, spalmate su tre giorni, e viene ricordato con una targa sul Campo 18, dove i due si affrontarono. Il match maschile più corto è stato invece la finale del 1881 (quinta edizione del torneo) fra i britannici William Renshaw e John Hartley, vinta dal primo per 6-0 6-1 6-1 in 37 minuti.

8. Nel rispetto delle antiche tradizioni, le giocatrici vengono sempre appellate con “Miss”, sia durante il gioco sia nei tabelloni ufficiali. Per i giocatori, invece, viene nominato il solo cognome. Sempre le tradizioni vogliono che non si giochi nella ‘middle Sunday’, la domenica che divide le due settimane del torneo. Solo per tre volte nella storia, da quando la manifestazione si articola su due settimane, la pioggia ha reso necessario l’utilizzo anche di quel giorno. La più recente risale al 2004.

9. I servizi più veloci nella storia del torneo sono stati scagliati da due statunitensi: Taylor Dent e Venus Williams. Il primo, famoso per il suo sfrenato serve&volley ha fatto registrare il record nel 2010 (anno del suo addio al tennis), raggiungendo le 148 miglia orarie (238,2 km/h) nel suo match di secondo turno contro Novak Djokovic. La Venere Nera, invece, servì a 129 miglia all’ora (207,6 km/h) nel suo match di terzo turno del 2008 contro la spagnola Maria Josè Martinez Sanchez. È stato il record assoluto di velocità fino al 2014, quando Sabine Lisicki l’ha superata di due miglia al torneo di Stanford.

10. Nell’edizione 2015 del torneo di Wimbledon sono state utilizzate la bellezza di 54.250 palle, fra tornei di singolare, doppio, juniores, wheelchair e vecchie glorie. Wimbledon è l’unico torneo del Grande Slam a utilizzare le palle Slazenger, azienda britannica fondata addirittura nel 1881, e operante fra tennis, golf, cricket e hockey. L’accordo con il torneo di Wimbledon risale addirittura al 1902, ed è la più vecchia partnership ancora esistente nell’intero mondo dello sport. Oggi l’azienda è di proprietà di Dunlop, principale colosso mondiale nella distribuzione delle palline da tennis. Fino al 1985, la storia edizione vinta da un 17enne Boris Becker, ai Championships si giocava con palle bianche. Dall’anno successivo è stato introdotto il colore giallo.