da New York, Daniele Rossi – foto Getty Images
Nessun miracolo, nessuna impresa. Neanche il più inguaribile degli ottimisti poteva pensare che Sara Errani potesse avere concrete speranze di vittorie contro Serena Williams, e infatti l'americana ha dominato, vincendo per 6-1 6-2 in 64 minuti di gioco. Serena in questo momento gioca ad un livello inavvicinabile per tutte, non solo per la Errani, e la facilità con cui è giunta in finale ne è la diretta dimostrazione. Per Sara non possono esserci rimpianti: ha giocato un fantastico torneo, ha raggiunto la prima semifinale agli Us Open (la seconda dell'anno) e aver raccolto un totale di trentacinque punti contro questa Williams non è un bottino da disprezzare.
Il match inizia alle 17:51, quando il sole sta lasciando spazio ad un pò di nuvole e il pubblico dell'Arthur Ashe è ancora esausto per il match fiume tra Azarenka e Sharapova. Basterebbe il sonoro, per accorgersi della differenza tra le due: i colpi di Serena hanno un suono secco e potente, quelli di Sara si perdono tra il chiacchiericcio del pubblico. Il leit-motiv del match è sempre lo stesso: la Williams cannoneggia con entrambi i fondamentali, la Errani si difende con coraggio, ma lo scambio nove volte su dieci si conclude con un vincente di Serenona. Al servizio poi è ingiocabile, tanto che finirà il match col 92% di punti vinti con la prima e il 57% sulla seconda. Sara nel primo set si deve accontentare di tenere il suo turno di battuta sul 5-0 grazie a qualche risposta buttata via dell'americana, che chiude la frazione in trenta minuti.
Nel secondo Serena scappa subito, suggellando il break alla quarta occasione e lasciandosi andare ad un "come on!" intimidatorio. L'italiana tiene il suo turno di battuta sul 2-0, ma in risposta non c'è gioco. Sul 5-1, Sarita annulla un match point grazie ad un pigra risposta di rovescio in rete dell'americana, ma la fine è solo rimandata. Serena chiude nel game successivo con un ace di seconda in un'ora e quattro minuti di gioco.
Semplicemente di un'altra categoria la Williams. La potenza dei colpi di Serena è un limite invalicabile per la nostra giocatrice, che ha cercato di allungare gli scambi concedendo pochissimo, ma non può bastare. Un solo dato per tutti: la media della velocità della seconda di servizio di Serena (85 miglia/h) è superiore alla media della prima di Sara (81 miglia/h)
In sei match ha ceduto appena quindici game, dimostrando una superiorità imbarazzante. Sarà la seconda finale consecutiva a Flushing Meadows dopo quella persa l'anno scorso con Sam Stosur, la quinta in totale e la seconda dell'anno dopo quella vinta a Wimbledon con la Radwanska.
Sarà forse la migliore possibile, visto che si affronteranno la numero 1 per il computer e la numero 1 "reale". I precedenti però sono 9 a 1 per la Williams, che ha vinto i tre match giocati quest'anno, sempre in due set (Madrid, Wimbledon e Olimpiadi). Visto anche lo stato di forma di Serena che oggi ha giocato un'ora e quello di Vika, reduce da una battaglia di due ore e mezza, è molto difficile pensare ad una conclusione diversa dall'ennesimo trionfo della statunitense. La finale inzierà alle 19 locali, l'una di notte italiana.
"Ci ho provato e prima del match ci credevo – ha dichiarato Sarita – Nel primo set ho provato a giocare in difesa, a rispondere più lontano e offrirle palle alte; però non ha funzionato e nel secondo ho provato ad essere più aggressiva, ma era troppo difficile. E' incredibile il modo in cui gioca e la sua voglia di vincere, è la migliore del mondo". Speranze per la Azarenka? "Vika è forte, ma Serena è di un altro livello".
Parole di elogio anche di Serena per la Errani: "Penso che abbia giocato bene, è una grande fighter e può migliorare". Poi continua: "Quest'anno sono più solida e sembra assurdo, ma sono anche più esperta. Fisicamente sto meglio, l'anno scorso avevo raggiunto la finale dopo cinque mesi in ospedale, questa volta è diverso. Potrebbe diventare la migliore estate della mia vita". Due parole anche sull'avversaria di domani: "Vika è una ragazza simpatica, è molto giovane ma ha già avuto una bella carriera. Sento molto supporto qui ed è bellissimo".
Le due semifinali maschili invece inizieranno alle 11 locali, le 17 italiane: prima Murray-Berdych e a seguire Djokovic-Ferrer.
Domenica poi finale di doppio femminile, dove le nostre Chiqui sfideranno la coppia ceca Hlavackova-Hradecka e finale maschile.
SEMIFINALI
V Azarenka (BLR) [1] b M Sharapova (RUS) [3] 3-6 6-2 6-4
S Williams (USA) [4] b S Errani (ITA) [10] 6-1 6-2
FINALE
V Azarenka (BLR) [1] vs S Williams (USA) [4]