Un grande Stan regola Kei Nishikori col punteggio di 6-3 6-4 7-6, centrando la semifinale in poco più di due ore. "Gioco meglio rispetto al 2014: sono più aggressivo e ho maggiore confidenza a rete". Basterà contro Djokovic?
Quarti di finale UOMINI
Stanislas Wawrinka (SUI) b. Kei Nishikori (JPN) 6-3 6-4 7-6
La vittoria sofferta contro Guillermo Garcia-Lopez aveva lasciato qualche perplessità, ma Stan Wawrinka le ha spazzate via alla prima occasione. Kei Nishikori era un osso duro, ma lo svizzero l’ha messo al tappeto per 6-3 6-4 7-6, vendicando la sconfitta subìta nei quarti di finale dello Us Open. A New York la spuntò il nipponico al quinto set, dopo 4 ore e 15 minuti di battaglia, mentre oggi a Wawrinka ne sono bastate poco più di due. C’è stata partita solamente nel terzo set, dopo che nei primi due il talento di Losanna aveva tenuto un ritmo veramente troppo alto, mettendo sin dall’inizio grande pressione al rivale e variando in continuazione angoli e velocità nei propri game di servizio. “Sono felice di essere nuovamente in semifinale – ha spiegato ‘Stanimal’. Quello di oggi era un match importante, non è mai facile affrontare Nishikori, ma penso di averlo fatto bene. Ho dovuto giocare un tennis molto aggressivo, per non dargli l’opportunità di spingere e obbligarmi a difendere”. Ce l’ha fatta benissimo, e forse non è un caso che i tre incontri migliori del suo torneo (contro Ilhan, Nieminen e Nishikori) li abbia giocati sulla Rod Laver Arena, dove dodici mesi fa la sua carriera è svoltata, restituendo al circuito un giocatore tutto nuovo. “Ma non sento alcuna pressione. Non sono venuto qua per difendere il titolo, questa è semplicemente una nuova sfida, e per ora è andata bene”. Merito, secondo lui, di un livello di gioco addirittura superiore a quello del 2014. “Penso di giocare meglio, ogni anno tutti miglioriamo qualche dettaglio. Io gioco un tennis più aggressivo, mi sento più sicuro quando scendo a rete, e ho tanta fiducia in più. Ho già vinto uno Slam, alla fine dello scorso anno ho vinto la Coppa Davis, giocato bene alle Atp Finals. Diciamo che credo di più nel mio tennis, anche contro gli avversari più importanti”. L’ha dimostrato oggi, annullando per due set il numero cinque del mondo, prima di bloccarne sul nascere il tentativo di reazione. “Nel terzo set Kei ha alzato il livello, giocando un tennis più aggressivo e venendo spesso a rete. A differenza dei primi due è stato più complicato”.
STAN TREMA MA SI SALVA
Nonostante tutto, anche il terzo parziale è finito nelle sue mani, sia pure a fatica. ‘Stan’ è risalito da 0-2 prima di andare a vincere il quinto tie-break su cinque disputati in questa edizione, anche se ha rischiato grosso. Avanti 6-1, si è lasciato riprendere sul 6-6, ma è riuscito a tenere i nervi saldi, e Nishikori l’ha aiutato. Sul 6-6 ha comandato lo scambio con il rovescio, ma invece di affondare il colpo ha preferito giocare una palla corta di diritto morta in rete, consegnando il sesto match-point a Stan, che l’ha punito sparando il 20esimo ace dell’incontro. “Ho iniziato il tie-break col vento a favore, e questo mi ha aiutato molto. Poi non ho più servito una prima e sono andato in difficoltà, ma sul 6-6 ho avuto di nuovo il vento dalla mia parte. Fortunatamente la sua smorzata non ha passato la rete, non l’avrei mai presa. Sono felice di aver evitato il quarto set, sarebbe potuto iniziare un nuovo match”. Non è stato così, e ‘Stan’ può già guardare alla semifinale di venerdì, quando a saggiare i suoi desideri di doppietta ci sarà il numero uno del mondo Novak Djokovic, avversario di grandissime battaglie proprio a Melbourne. I due si affronteranno per la terza volta nelle ultime tre edizioni, nella speranza di ripetere le epiche battaglie degli anni scorsi, sempre terminate a oltranza. Negli ottavi del 2013 la spuntò Djokovic 12-10 al quinto, dopo 5 ore e 2 minuti, nei quarti dello scorso anno arrivò la rivincita di Wawrinka, a segno 9-7 al quinto al termine delle quattro ore che l'avrebbero poi lanciato verso il titolo. “Abbiamo avuto dei match incredibili su questo campo. Contro di lui bisogna giocare sempre al massimo per non permettergli di fare il suo gioco. Ma ci penserò da domani, stasera voglio rilassarmi e godermi la bella vittoria".
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