Da Londra Federico Mariani – foto Getty Images
Stan Wawrinka si aggiudica lo spareggio serale con Andy Murray ed approda in semifinale dove troverà nuovamente Roger Federer per un derby svizzero calando il tris tra gli ultimi quattro della competizione in tre partecipazioni.
Nel match che pone fine alla fase a gironi non c’erano classifiche avulse da considerare, set e game da computare ed altri calcoli. Un secco “dentro o fuori” quello tra il numero due ed il numero quattro del mondo, come del resto la tradizione del tennis impone eccezion fatta per questo torneo, unico nel suo genere.
Il ragazzo di Losanna chiude in due set col punteggio di 7-6 6-4 in due ore scarse di match, confezionando così la settima vittoria contro lo scozzese – la terza consecutiva – nella sfida numero quindici per un bilancio complessivo che ora vede il britannico avanti solo di una lunghezza.
Nelle fasi d’avvio entrambi soffrono al servizio ma riescono a difendere il turno di battuta cancellando complessivamente cinque palle break nei primi sei giochi (due non sfruttate da Stan, una in più Andy). Il primo vero strattone dell’incontro lo mette a segno Wawrinka che nell’ottavo gioco strappa il servizio scozzese garantendosi la possibilità di servire per il set nel game seguente. Chiamato ad concretizzare il vantaggio, tuttavia, l’elvetico si scompone e, in un game avaro di prime ma condito con un doppio fallo, restituisce immediatamente la battuta rimettendo in corsa Murray. L’approdo al tie break è una logica conseguenza.
E’ in questa concitata fase che, probabilmente, si decide la disputa: il numero due del mondo conquista il primo minibreak sul 2-2 grazie ad una fantastica risposta vincente col rovescio e si issa 4-2. Da questo momento cala il buio sull’idolo di casa che prima si fa rimontare il minibreak, poi sbaglia due risposte su altrettante seconde dello svizzero e completa infine il disastro con altri due errori piuttosto banali. Wawrinka ringrazia ed infila cinque punti consecutivi che gli valgono il 7-4 finale e la conquista di un primo set di capitale importanza che supera l’ora di gioco.
Murray è tramortito, Wawrinka acquista fiducia e lascia scatenare tutti i cavalli del suo bolide. Piovono rovesci vincenti che mandano in visibilio le bandiere rossocrociate giunte copiose all’Arena, molto più numerose peraltro di quelle britanniche. Stan acciuffa il break nel primo game, difende egregiamente i propri turni in battuta e nel settimo gioco arriva un ulteriore break che, di fatto, mette in ghiaccio la pratica.
Wawrinka, tuttavia, commette il grave errore di riaprire una partita già terminata subendo il primo break del secondo set sul 5-2. Murray si scuote, apparentemente crede alla possibile rimonta ed il pubblico, per lunghi tratti sopito e rassegnato – almeno quello di matrice britannica – torna ad infiammarsi. Lo svizzero è in confusione e, servendo per la seconda per il match, scivola nuovamente sul 15-40. Murray stavolta non ne approfitta, manca un’altra palla break, ed al secondo matchpoint finalmente l’elvetico pone fine all’incontro.
Per Stan si tratta della seconda semifinale consecutiva alle Atp Finals dopo quella persa al tie break del terzo set con Federer lo scorso anno dopo aver mancato quattro matchpoint. Si confermano, dunque, tre dei quattro semifinalisti della passata edizione con la piacevole eccezione di Rafa Nadal che sostituisce idealmente Nishikori.
Per quanto, invece, riguarda lo scozzese, questi bissa la mancata qualificazione del 2014, ma la settimana prossima potrà senz’altro trovare nuova (e maggiore) gloria cercando di riportare dopo 79 anni la Coppa Davis in Gran Bretagna, a ben vedere il vero obiettivo del finale di stagione del ragazzo di Dunblane.
Nell'incontro pomeridiano Rafa Nadal si aggiudica il derby con Ferrer trionfando per la ventiquattresima volta nella sfida numero trenta col connazionale. Ferrer diviene così l'avversario più battuto dal maiorchino staccando di una lunghezza sia Djokovic che Federer fermi a 23 sconfitte. E' partita vera nonostante tutto sia già deciso con Nadal certo del primo posto prima di giocare e Ferru certo dell'eliminazione. Bravi entrambi a rendere omaggio alla competizione ed al pubblico pagante e regalare loro una gagliarda lotta di due ore e trentasette minuti, dalla quale il mancino di Manacor è uscito vincente col punteggio di 6-7 6-3 6-4.