L'erba non è certo la superficie migliore per Stan Wawrinka, ma lo svizzero si presenta a Londra con il carico di fiducia dopo la vittoria al Roland Garros. Alla vigilia dell'esordio contro Joao Sousa, ha rilasciato una dichiarazione sorprendente. "Prima della finale di Parigi pensavo che Djokovic vincesse, poi mi sono detto di fare il mio gioco. Nole non ama affrontarmi, non digerisce il mio stile, sono l'unico che può davvero intimidirlo. E già alla fine del primo set ho iniziato a giocare 20 centimetri più avanti, mentre lui arretrava". Lo svizzero ha poi spiegato che ama molto allenarsi con i top-10, perchè anche da una semplice seduta di allenamento c'è qualcosa da imparare. "Grande merito della mia crescita è di Magnus Norman: ha cambiato il mio dritto, ma abbiamo lavorato molto anche per migliorare il rovescio. Magari non si nota molto, ma è più efficace di prima". L'erba non è certo la superficie migliore per Stan Wawrinka, ma lo svizzero si presenta a Londra con il carico di fiducia dopo la vittoria al Roland Garros. Alla vigilia dell'esordio contro Joao Sousa, ha rilasciato una dichiarazione sorprendente. "Prima della finale di Parigi pensavo che Djokovic vincesse, poi mi sono detto di fare il mio gioco. Nole non ama affrontarmi, non digerisce il mio stile, sono l'unico che può davvero intimidirlo. E già alla fine del primo set ho iniziato a giocare 20 centimetri più avanti, mentre lui arretrava". Lo svizzero ha poi spiegato che ama molto allenarsi con i top-10, perchè anche da una semplice seduta di allenamento c'è qualcosa da imparare. "Grande merito della mia crescita è di Magnus Norman: ha cambiato il mio dritto, ma abbiamo lavorato molto anche per migliorare il rovescio. Magari non si nota molto, ma è più efficace di prima".