L’importante vittoria su Murray offre lo spunto per approfondire l’analisi tecnica del numero due elvetico … da Londra, GIANLUCA CARBONE

da Londra, Gianluca Carbone* – foto Getty Images

 

Wawrinka-Murray era un vero e proprio spareggio e se lo è aggiudicato lo svizzero.

 

Wawrinka ha migliorato negli ultimi anni il colpo del diritto acquisendo più soluzioni rispetto a qualche anno fa. È uno dei pochi giocatori che risponde in back spin a metà campo iniziando lo scambio su palla alta dell'avversario quindi portandosi ad anticipare già dal secondo colpo. Non è una strategia casuale ma ripetuta sistematicamente e che ha raggiunto la sua massima espressione nel Roland Garros di quest'anno.

 

Rappresenta però il manuale del tennis nell'alternare closed stance ad open stance nel rovescio ad una mano. È letteralmente impressionante con che facilitá dosi i passi per giocare frontale o di fianco a seconda della situazione. Back spin in risposta, prima potente e appoggi in Open stance fanno di Stan un giocatore di anticipo più di ogni altro. 

 

Discontinuità umorale a parte che lo penalizza nei giorni no, dal punto di vista tecnico unico colpo ancora migliorabile è il servizio poiché il timing esecutivo tra braccio racchetta e lancio alla stessa velocità lo penalizza nelle situazioni di se pur minimo irrigidimento muscolare. Quando ha fretta riduce l'arco dorsale e la palla esce di pochi cm.

 

Un Wawrinka comunque superlativo pronto per la semifinale. Nella mia intervista in conferenza stampa gli ho chiesto se pensa che nel servizio perde il ritmo quando si innervosisce o è in tensione poiché a volte la percentuale di prime è bassa. Mi ha confermato che il nervosismo influisce molto sulla sua performance.

 

* Gianluca Carbone. Laureato in Scienze Motorie, ex giocatore di seconda categoria. Maestro Nazionale e Preparatore fisico Fit, Professional Ptr. Ex coach di Elena Bovina. Scrive per Il Tennis Italiano