Stanislas Wawrinka si è lamentato per il comportamento di Toni Nadal, zio-coach di Rafael, durante il loro match alle ATP World Tour Finals. A suo dire, Toni ha commesso in più occasioni l'infrazione del coaching. "Non ho niente di personale nè contro Nadal nè contro suo zio – ha detto lo svizzero – ma sappiamo tutti, giocatori e arbitri, che Toni prova sempre ad aiutare Rafa. E' normale e fa parte del gioco, ma quando è troppo è troppo". Secondo Wawrinka, stavolta è stato oltrepassato il limite. "Non mi è piaciuto il comportamento dell'arbitro: non gli ha detto nulla e nemmeno dato un secondo warning. E' andata così solo perchè si chiama Rafa. Lo abbiamo visto tutti: prima di ogni punto, provava a dargli consigli. Niente contro di loro, ma ci sono delle regole. L'arbitro avrebbe dovuto fare qualcosa". In un'intervista di qualche mese fa, Toni Nadal aveva candidamente ammesso di fare coaching durante i match del nipote., zio-coach di Rafael, durante il loro match alle ATP World Tour Finals. A suo dire, Toni ha commesso in più occasioni l'infrazione del coaching. "Non ho niente di personale nè contro Nadal nè contro suo zio – ha detto lo svizzero – ma sappiamo tutti, giocatori e arbitri, che Toni prova sempre ad aiutare Rafa. E' normale e fa parte del gioco, ma quando è troppo è troppo". Secondo Wawrinka, stavolta è stato oltrepassato il limite. "Non mi è piaciuto il comportamento dell'arbitro: non gli ha detto nulla e nemmeno dato un secondo warning. E' andata così solo perchè si chiama Rafa. Lo abbiamo visto tutti: prima di ogni punto, provava a dargli consigli. Niente contro di loro, ma ci sono delle regole. L'arbitro avrebbe dovuto fare qualcosa". In un'intervista di qualche mese fa, Toni Nadal aveva candidamente ammesso di fare coaching durante i match del nipote.