da Ginevra, ANDREA MERLO – foto Getty Images
Il Tennis Club Ginevra è il perfetto compendio della città che domina dallo splendido Parco Des Eaux Vives: nobile e ordinato. Dall’ombra degli alberi secolari si può scorgere il lago, con al centro il getto d’acqua che sale a più di cento metri, formando una vela discendente che incanta i turisti. II trucco, si dice da queste parti, è la pressione, che fa schizzare l’acqua a circa 200 Km/h.
Più o meno alla stessa velocità, sul campo centrale Stanislas Wawrinka e Marin Cilic hanno servito per conquistare la seconda edizione del torneo svizzero. Il primo, per bissare il successo di Dubai e conquistare il primo titolo in patria, il secondo per festeggiare al meglio il rientro sul circuito dopo cinque settimane di stop. Di certo si è trattato di una finale nobile, tra due tennisti che possono annoverare un titolo Slam nel proprio palmares. I precedenti vedevano “Stan The Man” – come recitavano le numerose magliette rosse dei tifosi stipati sulle tribune – in vantaggio 9-4 e anche questa volta l’elvetico ha prevalso , cogliendo il decimo successo sul croato.
Nel primo set la tattica di Wawrinka è sembrata chiara sin dai primi scambi, in cui ha cercato di sfruttare la diagonale del rovescio, punto debole dell’avversario. Cilic ha tentato di sottrarsi allo schema, ma già al terzo game ha subito il break che ha condizionato il parziale, vinto 6-4 dallo svizzero. Nel secondo set Cilic ha impresso allo scambio un ritmo maggiore e, dopo aver annullato una palla break nel terzo game, nel gioco successivo ha strappato il servizio, portandosi successivamente sul 5-3. Fallita l’occasione di chiudere il parziale il croato ha subito però il ritorno di Wawrinka, che ha chiuso al termine di un tie-break maratona per 13-11. “Stan The Man” ha fatto capire di essere pronto per Parigi, dove dovrà difendere il titolo da mostri sacri come Djokovic e Nadal.