Accolto il ricordo del tennista canadese dopo la squalifica nei quarti di finale del 500 americano contro Ben Shelton

Denis Shapovalov si è reso protagonista di un caso piuttosto particolare durante la scorsa settimana, dove competeva nell’ATP 500 di Washington. Nei quarti di finale sfidava il beniamino di casa Ben Shelton, e in maniera piuttosto clamorosa sul punteggio di 6-3 nel tie-break del secondo set – con l’americano che era quindi a match point – Shapovalov è stato squalificato, dopo un consulto congiunto tra giudice di sedia e supervisor. Non è chiaro che cosa abbia portato alla squalifica, quel che si vede è il canadese che dopo aver perso il punto scaglia più volte la racchetta a terra, e probabilmente dice qualche parola di troppo nei confronti di alcuni spettatori.

La squalifica porterebbe in automatico alla perdita tanto dei punti quanto del prize money che il giocatore ha guadagnato fino a quel punto nel torneo, salvo eventuale ricorsi. Shapovalov ha scelto di procedere in tal senso ritenendo ingiusta la squalifica, e al termine del procedimento l’ATP si è espressa positivamente nel merito. “Il comitato ha confermato che gli ufficiali hanno seguito le procedure nella maniera corretta nella squalifica del giocatore. Tuttavia, il comitato ha concluso la perdita dei punti in classifica e del premio in denaro – che viene applicata automaticamente in caso di squalifica – costituirebbe in questo caso una sanzione sproporzionata“. Morale della favola Shapovalov se la cava solamente con una multa di 36.400 dollari, comminata per la violazione del regolamento