Filippo Volandri annuncia un ritiro a metà: non lascia del tutto l’attività internazionale, ma diventa anche consulente della Federazione Italiana Tennis. Seguirà alcuni raduni a Tirrenia e darà una mano al progetto Over 18 maschile, oggi guidato da Rianna e Galimberti. La FIT conferma l’intento di tenersi stretti i suoi migliori ex giocatori, ciò che in passato è mancato. 

È un avvio di ottobre ricco di novità per il tennis azzurro. Due giorni fa l’ufficialità del nuovo innesto sulla panchina di Fed Cup, passata da Corrado Barazzutti a Tathiana Garbin, ora il cambio di rotta di Filippo Volandri, che ha annunciato una sorta di semi-ritiro, dovuto a un nuovo impegno stipulato con la Federazione Italiana Tennis. L’ha raccontato lui stesso sulle pagine del settimanale federale “Supertennis Magazine”, spiegando che non mollerà del tutto l’attività internazionale, perché la passione per il tennis è ancora molto forte, ma che con tanti progetti in atto la sua programmazione verrà ridotta all’osso.Seguirò alcuni raduni a Tirrenia – le parole del livornese –, sarò a disposizione della federazione e, in particolare, darò una mano al Progetto Over 18”. La parte più importante è l’ultima, che riguarda l’assistenza e l’accompagnamento nei tornei ai giovani più forti del tennis azzurro. Una volta, al raggiungimento della maggiore età anche i migliori venivano un tantino abbandonati, mentre da quasi due anni, con l’età media dei top player sempre più alta, sono tornati a ricevere un’assistenza oculata. Ammesso che le dinamiche attuali non cambino, Filippo verrà affiancato a Umberto Rianna (responsabile) e al suo collaboratore Giorgio Galimberti, che ha un contratto part-time per 20 settimane all’anno (perché si divide con la propria Academy a San Marino), e in questi giorni è negli Stati Uniti insieme a Lorenzo Sonego ed Edoardo Eremin. “Conosco i ragazzi italiani in ascesa – ha detto Filippo –, ho giocato con tutti loro e credo di poter essere utile alla causa. L’obiettivo? Costruire un giocatore vero”. Volandri ha spiegato che disputerà ancora qualche torneo, ma l’impegno con SKY lo tiene già lontano dall’attività per 12 settimane (fra Masters 1000, ATP Finals e Wimbledon), dunque vien da pensare che scenderà in campo solo nei tornei dove accompagnerà i giovani. Oltre ovviamente al Campionato di Serie A1, che dal 16 ottobre lo vedrà impegnato col suo Tc Italia di Forte dei Marmi, tricolore nel 2015.



LA PERSONA GIUSTA AL MOMENTO GIUSTO
La decisione di Volandri non sorprende: nel corso degli Internazionali d’Italia aveva anticipato un possibile addio a fine stagione, specialmente se non avesse chiuso l’anno vicino ai primi 100. Oggi è numero 263 e fra i top-100 ci sono solamente quattro giocatori più anziani: sembra il momento giusto per dire basta e lanciarsi in una nuova avventura. L’annuncio di Filippo conferma i rumors circolati nelle scorse settimane: visto il contratto di Eduardo Infantino in scadenza a fine anno, e l’accordo del coach argentino con Bolelli per la stagione 2017, si vociferava addirittura di un ruolo da direttore tecnico. A fine agosto avevamo chiesto delucidazioni al 35enne azzurro, che aveva glissato lasciando intendere che l’interessamento della FIT era fondato. Almeno inizialmente Volandri avrà un ruolo più soft (resta da capire a chi verrà assegnata la direzione di Tirrenia), ma l’inserimento nello staff federale potrebbe essere un primo passo verso un futuro da numero uno del settore tecnico. Il tennis azzurro perde (o quasi) dal campo uno dei suoi dieci giocatori più forti di sempre, ex numero 25 del mondo con due titoli ATP in bacheca e tanti anni in vetta alla classifica nazionale, ma arricchisce con un personaggio di spessore un ambiente che ne ha bisogno come il pane. Per il settore tecnico della Federtennis, che a parecchi anni dalla sua nascita sta ancora cercando di sfornare il primo top-100 al maschile, in questo momento era difficile chiedere di meglio di uno come il toscano. Sia per l’esperienza accumulata in 20 anni in giro per il mondo, sia per le qualità umane, di persona intelligente e ottimo comunicatore, specialmente da quando è entrato nel giro della televisione.



ORA LA FIT SE LI TIENE TUTTI STRETTI
Oltre a tutto ciò, non va dimenticato che Volandri sa ogni segreto del circuito Challenger frequentato al momento dei nostri migliori “over 18”, visto che è uno degli appena quattro giocatori nella storia ad averci vinto almeno 300 incontri (e dodici titoli), e conosce già bene le dinamiche di Tirrenia. Nelle ultime stagioni ci si è allenato spesso, e aveva inserito proprio la lunga preparazione al Centro Tecnico Federale fra i segreti della nuova giovinezza che pareva aver trovato in primavera, quando fu il migliore degli azzurri in quasi tutti i primi Challenger italiani. Risultati che avevano lasciato aperta una porta verso un altro anno d’attività, ma dall’impresa sfiorata con Ferrer al Foro Italico l’azzurro ha raggiunto soltanto un quarto di finale a Fano: troppo poco per continuare full-time. L’ingaggio di “Filo” conferma la recente volontà della Federazione Italiana Tennis di tenersi stretti i propri migliori ex giocatori. Pennetta a parte – ma non è da escludere che ci abbiano provato anche con lei – praticamente tutti gli ultimi giocatori di Coppa Davis e Fed Cup ad aver detto addio all’attività sono stati arruolati dalla FIT: Mara Santangelo (anche se non ha un ruolo “di campo”), Giorgio Galimberti, Tathiana Garbin e appunto Volandri, ai quali si aggiunge Maria Elena Camerin, di recente capitano della nazionale femminile under 18 alle finali dei campionati europei a squadre. Evidentemente in seno alla FIT si sono resi conto che essersi lasciati sfuggire tutti i migliori della generazione precedente non è stata una buona idea, e vogliono provare a rimediare. Meglio tardi che mai.