Da New York, Alessandro Terziani – foto Getty Images
E’ stata la vittoria del cuore quella odierna di Roberta Vinci contro l’ucraina Lesia Tsurenko. Nonostante l’evidente handicap per l’infiammazione al tendine di Achille che si porta dietro da Rio, l’azzurra è riuscita a portare a casa il match stringendo i denti aiutata anche molto dalla modesta avversaria che è pur sempre la n.99 del mondo.
In un Amstrong quasi deserto, la Vinci era partita bene portandosi con una certa facilità sul 3-1, avanti di un break. Nel gioco successivo la giocatrice tarantina spreca ben quattro occasioni per un break forse decisivo. Sul 3-2 le due giocatrici danno vita a un gioco interminabile di 20 punti in cui la Vinci inizia vistosamente a zoppicare e a perdere terreno. L’azzurra cede il servizio, 3-3. La Vinci è una smorfia di dolore, le mani sui fianchi. Il servizio non va e il diritto ha poca profondità. L’ucraina acquista fiducia e si porta sul 4-3. L’azzurra stringe i denti e riesce a mantenere i propri turni di servizio fino a guadagnarsi il tie-break. Qui la Vinci si gioca il tutto e per tutto, consapevole che perdere il primo set le sarebbe stato fatale. Lottando punto su punto, la tarantina, aiutata dalle gravi incertezze dell’avversaria, conquista 7-5 il tie-break dopo un’ora e 8 minuti di vera sofferenza.
Un naturale rilassamento dell’azzurra a inizio secondo set le costa subito il break. La Tsurenko si porta con facilità sul 40-15 nel gioco successivo. Improvvisamente, insperato, arriva il black out dell’ucraina che gioca con una vistosa fasciatura al ginocchio destro. Evidente la differenza di esperienza tra le due giocatrici nel giocare partite così importanti. Fioccano gli errori della Tsurenko, gli scambi si accorciano e la Vinci ringrazia. L’azzurra ne approfitta immediatamente e realizza un clamoroso parziale di 17 punti a 3 che la porta sul 4-1. La Vinci vede ormai il traguardo scacchi e sembra aver riacquistato anche quella mobilità perduta, la Tsurenko è ormai uscita dal match. L’ennesimo rovescio in rete dell’ucraina regala gli ottavi di finale all’azzurra dopo un’ora e 39 minuti.
La Vinci avrà adesso due giorni per cercare di recuperare una condizione fisica accettabile prima di affrontare nei quarti la vincente tra Kerber e Kvitova. Chiunque vinca, un ostacolo decisamente più impegnativo di quello odierno. La volontà e la determinazione saranno ancora elementi importanti, ma per vincere con queste giocatrici sarà necessario che l’azzurra alzi decisamente il livello di gioco.
Visibilmente soddisfatta Roberta Vinci in conferenza stampa: “Queste sono le vittorie più belle, quando vinci senza giocare il tuo miglior tennis” Molta preoccupazione per la precaria condizione fisica: “Ieri mi sono allenata solo per 7 minuti, poi tanto laser e ghiaccio. Purtroppo quando entri in campo in cattive condizioni fisiche sei condizionata, ti contrai e fatichi a respirare. Sul 5-5 ho cacciato un urlo liberatorio per togliermi di dosso un po’ di tensione”. Sull’avversaria: “Non ho preferenze, lascio fare al destino, Kerber e Kvitova sono entrambe giocatrici molto forti. L’importante è che recuperi una condizione fisica accettabile”.
Vinci b. Tsurenko 7-6(5) 6-2