Al Wta di Stoccarda è Kerber e Kvitova show, Roberta Vinci out per mano di Siegemund, Radwanska ancora avanti … da Stoccarda, GIULIO GASPARIN

da Stoccarda, Giulio Gasparin

 

Al WTA Premier di Stoccarda si è protratta di un altro capitolo la favola di Laura Siegemund, tennista ventottenne che dopo il debutto tra le prime cento del mondo durante la scorsa stagione, ha raggiunto oggi la prima semifinale WTA in carriera, partendo dalle qualificazioni e senza perdere un set. Purtroppo per i colori azzurri, a farne le spese è stata una Roberta Vinci spenta e molto insicura.  Nonostante la doccia fredda per un risultato inaspettato, è stata una giornata di grande tennis, che vale la pena rivivere con questi quattro riassunti:

 

(2) Angelique Kerber b. (7) Carla Suarez-Navarro 6-2 6-3

Con tutte le giocatrici con cui abbiamo parlato in questa settimana è venuto fuori lo stesso discorso: ad oggi il livello del tennis femminile è così simile che è la mentalità e la sicurezza nei propri mezzi a fare la differenza. Un anno fa, anche quando batteva Maria Sharapova su questo stesso campo, la Kerber dava l'impressione di una ragazza che poteva battere le più forti, ma non sempre ci credeva; oggi contro un'avversaria che sulla terra è tra le migliori al mondo, la tedesca camminava per il campo come contornata da un'aura di sicurezza e di fiducia. Davanti ad uno stadio pieno per lei, che dopo 16 anni ha riportato uno slam in Germania, la mancina di Brema non si è lasciata intimorire dal contorno e provando con i fatti quanto detto in sala stampa riguardo la gestione della pressione, ha strapazzato la spagnola per tutto il primo set. La solidità della difesa, assieme alla capacità di attaccare con precisione quasi sempre sulla palla giusta, ha costretto la Suarez-Navarro a provare una tattica più offensiva nel secondo set, ma l'unico motivo per cui si è allungato il match è stato il braccino che ha preso la Kerber quando sul 5-3 ha servito per chiudere l'incontro. Al cambio di campo però la tedesca ha ripreso a spingere e con facilità ha chiuso i conti per la gioia del pubblico locale.

 

(5) Petra Kvitova b. (3) Garbine Muguruza 6-1 3-6 6-0

La vittoria sofferta di ieri su Monica Niculescu aveva già mostrato la capacità della ceca di trovare un tennis fenomenale nel momento del bisogno e oggi lo ha portato con continuità in campo per annichilire la giovane spagnola. Un servizio pressoché inattaccabile e una palla profonda e pesante sia in uscita dalla battuta che in risposta hanno messo alle corde la numero quattro del mondo, che solo nel secondo set, complice un calo della ceca, è riuscita a produrre il proprio gioco. 

“Finisco questa partita comunque contenta, ho giocato bene e ogni tanto bisogna accettare che l'altra abbia giocato meglio,” ha detto la Muguruza a fine partita. L'aspetto mentale ha poi segnato il terzo set, a partire dal secondo game, quando la spagnola ha perso la battuta dopo esser stata avanti 40-0. Da quel momento non è più riuscita a reagire con la grinta necessaria a contenere una Kvitova che non solo non sbagliava più, ma non dava possibilità di replica.

 

(Q) Laura Siegemund b. (6) Roberta Vinci 6-2 6-4

A volte la differenza tra sogno ed incubo sta proprio da un lato e dall'altro della rete: avesse vinto oggi, Roberta Vinci avrebbe ritoccato ancora una volta il proprio miglior ranking in carriera, invece una giornata storta è combaciata con una giornata eccezionale per la qualificata di casa Laura Siegemund, la cui favola continua dopo la stupenda qualificazione e le vittorie su Anastasia Pavlyuchenkova e Simona Halep. Per la ventottenne di Filderstand, a pochi chilometri da Stoccarda e prima sede di questo torneo, si è trattata della terza vittoria in carriera contro una top 10, la seconda della settimana, e la prima semifinale in un torneo WTA, il tutto senza ancora concedere un set. 

La chiave di lettura del match si è trovata soprattutto in una Vinci incapace di mettere sotto pressione la propria avversaria, che lasciata con le redini del gioco in mano ha potuto lasciare l'azzurra ad indovinare dove avrebbe piazzato la palla successiva. Lo stesso Francesco Cinà, allenatore della tarantina, le aveva detto che quando riusciva a metterle pressione, la tedesca finiva per sbagliare molto, ma la pugliese è riuscita in questo compito solamente all'inizio del secondo set, quando è riuscita finalmente a breccare l'avversaria e portarsi sul 4-2. La Siegemund però ha sfruttato una serie di grandi soluzioni per esaltare sé stessa ed il pubblico ed infilare un parziale di quattro giochi consecutivi per volare in semifinale.

“Ha giocato bene, era molto in fiducia, su un campo su cui ha giocato tante partite e con il pubblico dalla sua era come giocare in Fed Cup,” ha detto la tarantina. “È giusto che sia così, per una tennista che gioca in casa. Io sono stata molto sotto tono, non ho mai giocato un bel tennis e non sono mai stata decisa e aggressiva. Pensavo ai miei problemi fisici e non mi riuscivo a muovere bene. Io rido…ma mi gira eh! Sono arrabbiata nera!”  

 

(1) Agnieszka Radwanska b. Karolina Pliskova 6-2 7-6(8)

L'aveva detto ieri in conferenza stampa la Pliskova che quanto era successo ieri ad Ana Ivanovic contro di lei era quanto si aspettava lei stessa quest'oggi contro la numero due del mondo: in ogni precedente mai aveva vinto contro la polacca, anzi, mai aveva vinto un set. Pur infastidita da un problema muscolare alla coscia sinistra, la ceca voleva invertire la tendenza e ha provato a giocarsi tutte le proprie carte per riuscirvici, ma anche quest'oggi lo sforzo è stato vano. La solidità della Radwanska, unita alla sua capacità di appoggiarsi bene ai colpi piatti della sua avversaria ha fatto sì che il primo set andasse come da copione.

Nel secondo parziale però la ceca ha liberato il braccio, costringendo la numero due del mondo sempre più spesso sulla difensiva. Sul 5-5 si è giocato il game più lungo dell'incontro, con addirittura 29 punti giocati sul servizio della polacca, che però, pur salvando innumerevoli palle break, ha tenuto la battuta. Subito dopo la Pliskova ha costretto il parziale al tiebreak con un dritto lungo-linea in corsa che ha lasciato sbalordita anche la sua avversaria. Il gioco decisivo è stato dunque di altissima qualità, con la tennista ceca che ha annullato ben tre match point con altrettanti vincenti, ma ha dovuto arrendersi al quarto.

“Sono molto contenta, penso che oggi abbiamo giocato bene entrambe, anzi il tiebreak è stato uno dei più belli che io abbia mai giocato,” ha detto la tennista polacca, che domani affronterà la Siegemund.