TennisBest – 15 febbraio 2012Giornata altalenante per i colori azzurri nei circuiti ATP e WTA e, per una volta, sono state le donne a deludere. Ma cominciamo dalle notizie positive che arrivano dal Sudamerica e dall'ATP 250 di San Paolo per la precisione dove Potito Starace è uscito fuori vincitore da un'autentica battaglia contro il cileno Paul Capdeville (già sua vittima nel vittorioso spareggio di Davis 2011 che ci ha riportato in Serie A). Perso il primo set 7-5, il campano si è aggiudicato 9-7 al tie break la seconda frazione prima di chiudere 6-2 dopo aver salvato tre palle break nel settimo gioco che avrebbero riportato in partita l'avversario. Il momento più difficile per Starace è arrivato a metà del secondo set quando sul 2-3 ha dovuto salvare due palle break consecutive, mentre nel tie-break ha sfruttato un sanguinoso doppio fallo commesso da Capdeville sul set point. Uno Starace apparso ancora stanco dalla traversata transoceanica dopo il match di Davis in Repubblica ceca e che al secondo turno dovrà affrontare un terraiolo tosto (e in forma) come l'argentino Carlos Berlocq. Per Starace però, c'è l'esigenza di far punti nei tornei sulla terra per via di un classifica che pian piano l'ha visto scivolare fuori dai top 60.Male invece le ragazze: sia Flavia Pennetta sia Francesca Schiavone sono state eliminate in due set dal ricco torneo WTA di Doha. La Pennetta, ancora dolorante alla schiena, ha servito talmente male da cedere 8 volte la battuta in 9 turni di servizio ed è stata sconfitta piuttosto nettamente (6-4 6-2) da quella Kateryna Bondarenko che ci ha regalato il successo in Fed Cup un paio di settimane or sono. Per la Pennetta, che l'anno scorso raggiunse i quarti di finale, si prospetta anche un calo in classifica mondiale. Più lottato il match di Francesca Schiavone contro Yanina Wickmayer che si è un po' persa negli ultimi mesi ma che, se in buone condizioni, è un'avversaria tosta: 7-6 6-4 lo score finale. Oltre a Starace, questa settimana restano in gara Andreas Seppi a Rotterdam, Filippo Volandri a San Paolo e Karin Knapp a Bogotà.
Giornata altalenante per i colori azzurri nei circuiti ATP e WTA e, per una volta, sono state le donne a deludere. Ma cominciamo dalle notizie positive che arrivano dal Sudamerica e dall'ATP 250 di San Paolo per la precisione dove Potito Starace è uscito fuori vincitore da un'autentica battaglia contro il cileno Paul Capdeville (già sua vittima nel vittorioso spareggio di Davis 2011 che ci ha riportato in Serie A). Perso il primo set 7-5, il campano si è aggiudicato 9-7 al tie break la seconda frazione prima di chiudere 6-2 dopo aver salvato tre palle break nel settimo gioco che avrebbero riportato in partita l'avversario. Il momento più difficile per Starace è arrivato a metà del secondo set quando sul 2-3 ha dovuto salvare due palle break consecutive, mentre nel tie-break ha sfruttato un sanguinoso doppio fallo commesso da Capdeville sul set point. Uno Starace apparso ancora stanco dalla traversata transoceanica dopo il match di Davis in Repubblica ceca e che al secondo turno dovrà affrontare un terraiolo tosto (e in forma) come l'argentino Carlos Berlocq. Per Starace però, c'è l'esigenza di far punti nei tornei sulla terra per via di un classifica che pian piano l'ha visto scivolare fuori dai top 60.
Male invece le ragazze: sia Flavia Pennetta sia Francesca Schiavone sono state eliminate in due set dal ricco torneo WTA di Doha. La Pennetta, ancora dolorante alla schiena, ha servito talmente male da cedere 8 volte la battuta in 9 turni di servizio ed è stata sconfitta piuttosto nettamente (6-4 6-2) da quella Kateryna Bondarenko che ci ha regalato il successo in Fed Cup un paio di settimane or sono. Per la Pennetta, che l'anno scorso raggiunse i quarti di finale, si prospetta anche un calo in classifica mondiale. Più lottato il match di Francesca Schiavone contro Yanina Wickmayer che si è un po' persa negli ultimi mesi ma che, se in buone condizioni, è un'avversaria tosta: 7-6 6-4 lo score finale. Oltre a Starace, questa settimana restano in gara Andreas Seppi a Rotterdam, Filippo Volandri a San Paolo e Karin Knapp a Bogotà.
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