La Schiavone supera in due set la giovane ceca Pliskova. Sono 4 le azzurre al 3° turno: Giorgi, Errani, Vinci e Schiavone…

Da Wimbledon, Roberta Lamagni – foto di Alessandro Terziani

 

E con Francesca sono 4. La vittoria della Schiavone sulla ceca Pliskova porta a 4 le giocatrici azzurre al terzo turno ai Championships. Come non accadeva dal 2005 – e come non era mai accaduto – quando furono la stessa Vinci, Pennetta, Farina e Antonella Serra Zannetti a formare le “Fab Four”.

Un incontro attento e controllato, quello della Schiavo, durato poco più di un’ora e dieci minuti, gestiti da esperta conoscitrice del gioco (6-4 6-4). Per due volte sotto di un break – 4 a 2 nel primo parziale e 2 a 0 nel secondo – l’azzurra ha sempre saputo recuperare prontamente lo svantaggio. Ma senza strafare, senza giocate mirabolanti, semplicemente facendo sentire la sua presenza da veterana, sfruttando forse l’immaturità di un’avversaria dotata ma ancora acerba. La bionda Krystina, gemella della mora Karolina, è “datata” 1992, poco più che ventenne quindi.

Kristyna Pliskova, mancinaccia di un metro e 84, su questi prati, nel non lontano 2010, aveva conquistato il trofeo juniores. L’erba, dunque, non le è indigesta. In questo Wimbledon ha superato le qualificazioni (attualmente è numero 148 Wta) e la slovena Polona Hercog, prima di schiantarsi sulla nostra.

Francesca ha mostrato saggezza: ha lasciato sfogare l’avversaria, seppur difendendosi con i denti, e saputo ferirla appena ne ha avuto l’occasione. Nel complesso una buona prestazione, più convincente di quella di primo turno contro Laura Robson. Ora l’attende un’altra ceca, Klara Zakopalova, n.31 Wta. Quella che forse qualcuno ricorderà come la responsabile dello “scherzetto” a Flavia Pennetta nel 2010. Un’avversaria imprevedibile. Per superarla, sabato, non servirà una superSchiavone ma una Schiavone ordinata e attenta. La prova di oggi fa ben sperare…

Schiavone b. Pliskova 6-4 6-4