Sul punto più importante della partita contro la Stosur, il nastro corregge una palla ma la Azarenka si inventa una smorzata che la spedisce in semifinale. Per lei è la prima allo Us Open.
La stretta di mano tra Azarenka e Stosur
TennisBest – 5 settembre 2012
I giocatori non amano scendere in campo alle 11 del mattino, ma stavolta Victoria Azarenka ringrazierà gli organizzatori dello Us Open. In una giornata falcidiata dalla pioggia, la numero 1 WTA è riuscita a ultimare il suo impegno contro Samantha Stosur. Dopo 11 vittorie consecutive, la campionessa in carica ha alzato bandiera bianca con il punteggio di 6-1 4-6 7-6. La partita, interrotta per pioggia per oltre un’ora, si è decisa sul 5-5 del tie-break finale. Un colpo della Stosur ha colpito il nastro, obbligando la Azarenka a un’affannosa rincorsa verso la rete. La bielorussa si è inventata una morbida palla corta che ha deciso le sorti dell'incontro. Facendo le debite proporzioni, la Azarenka è un po’ come Djokovic: gioca bene su tutte le superfici, ma si esprime al meglio sul cemento. Il suo bilancio stagionale sul duro parla di 31 vittorie e 2 sconfitte. La tempra da combattente è certificata dal bilancio al terzo set: nel 2012 è ancora imbattuta, con 11 vittorie su 11 partite. La bielorussa era favorita, in virtù di sei precedenti in cui non aveva concesso un set, e il primo set ha confermato la tendenza. La Azarenka si trova a meraviglia con i servizi in kick e dalla Stosur e – più in generale – sulle palle alte. L’australiana lo sapeva e ha provato a giocare basso, angolato, tenendo l’avversaria lontano dalla “piazzola” di tiro. Ma nei primi due game ha messo cinque palle in rete. Sul 3-0, dopo un bel passante di “Vika”, ha iniziato a piovere.
Le due sono scese in campo 75 minuti dopo, ma la musica non cambiava. Il dritto dell’australiana è letale quando viene colpito in direzione anomala, mentre dal lato destro non fa così male. Con queste premesse, il 6-1 era scritto. Ma in avvio di secondo set la Azarenka ha commesso due doppi falli, regalando break e coraggio all’australiana. Il dritto iniziava a funzionare, ad essere incisivo, e la partita arrivava al terzo. Due break per parte hanno accompagnato fino al 6 pari, con la Stosur sempre più aggressiva e protesa verso la rete. Era un modo come un altro per esorcizzare i precedenti. Nel tie-break, Vika è salita 4-0 prima di farsi riacchiappare sul 5-5. A quel punto era peggio che tirare una monetina. Woody Allen, regista del film "Matchpoint", per il monologo iniziale avrebbe potuto trarre ispirazione dal penultimo punto. Il nastro stava per dare una mano alla Stosur e invece la Azarenka si è ribellata al destino e si è presa il match con un colpo che non fa parte del suo repertorio. Nonostante la sconfitta, la Stosur si è fermata a firmare alcuni autografi, applaudiata dalla gente e dalla sua avversaria. “Abbiamo mostrato entrambe un tennis eccellente – ha detto la Azarenka ai microfoni ESPN – si poteva avvertire la tensione. Credo che il tie-break sia stato soprattutto una vicenda mentale. In quel momento non puoi accontentarti di aspettare l’errore dell’avversaria. Devi crearti l’opportunità, e sono felice di esserci riuscita”.
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