WTA CHAMPIONSHIPS – Visibilmente menomata, la Azarenka resta in campo e raccoglie tre giochi contro Na Li. “Avevo paura delle critiche”. Semifinali Williams-Jankovic e Li-Kvitova. 
Petra Kvitova ha vinto 31 delle ultime 35 partite giocate indoor

Di Riccardo Bisti – 26 ottobre 2013

 
Na Li è la miglior tennista asiatica di sempre. La cinese ha già scritto pagine di storia. Tuttavia, non è ancora riuscita a superare la quarta posizione raggiunta da Kimiko Date nel 1996 (allora non si chiamava ancora Krumm…). Per questo, i WTA Championships potrebbero avere una grande valenza per la cinese: in caso di piazzamento in finale, sarebbe certa di chiudere l’anno al numero 3 WTA. In effetti, lo meriterebbe. Infortuni a parte, la sua stagione è stata migliore rispetto a quella di Maria Sharapova. In particolare, avrebbe meritato di vincere l’Australian Open, ma un paio di storte alla caviglia durante la finale contro Victoria Azarenka l’hanno messa KO. Nell’ultima giornata del Round Robin, la cinese si è imposta proprio sulla bielorussa col punteggio di 6-2 6-1. Un non-match in cui la Azarenka è stata fortemente condizionata da un infortunio alla schiena. La Li è partita subito forte, volando 3-0. C’è poi stata la reazione di Vika, che si è portata fino al 2-3 dando l’illusione di un match combattuto. Ma poi si è fatta male e ha chiesto continuamente l’ausilio del trainer, uscendo addirittura dal campo a fine primo set. La Azarenka stava male sul serio, e forse avrebbe potuto ritirarsi. Ha detto di essere rimasta in campo per rispetto del pubblico e dell’avversaria, ma francamente non ha offerto un bello spettacolo. E allora si pone l’annoso problema del “ritiro-non ritiro”. Se un giocatore non è al 100%, o comunque è chiaramente debilitato, cosa deve fare?
 
La Azarenka lo ha ammesso: una delle ragioni per cui è rimasta il campo è il timore di possibili critiche. In effetti, si è costruita la fama di essere una dal ritiro facile: dal 2007 a oggi, si è ritirata in ben 27 occasioni. “Ci sono alcune ragioni per cui ho tirato avanti – ha detto – prima di tutto non avevo un torneo da giocare la prossima settimana. La fisioterapista mi ha detto che ero bloccata, non avevo danni alla struttura fisica ma che il problema non si sarebbe risolto in breve tempo. Ho provato a fare del mio meglio per i fans, nonché per rispettare Na Li. E poi avrei potuto essere criticata in caso di ritiro. In passato è già successo”. La Azarenka ha poi spiegato cosa le è passato per la testa mentre veniva umiliata game dopo game. “Mi domandavo: ‘Come posso stare qui? Che posso fare per non sentire dolore? Ogni volta che mi alzavo dalla sedia era come una sfida, ma poi ho pensato alla mia posizione, a come avrei potuto colpire senza dolore. Ho provato a vedere la palla e costruire un piano di gioco, sia pure con grandi emozioni in testa”. La Li affronterà in semifinale Petra Kvitova, che nell’ultimo match del Gruppo Rosso ha superato Angelique Kerber in un vero e proprio spareggio, peraltro rimontando un set di svantaggio.
 
E pensare che era partita fortissimo, volando 4-1 nel primo set. Ma poi si è fatta rimontare dalla tedesca e ha perso il primo set al tie-break. Sotto 7-6 1-0, ha cancellato due delicate palle break con un bel punto in progressione e una spericolata volèe sulla riga, ma da lì ha preso in mano la partita. E’ finita 6-7 6-2 6-3 ed è giusto così, perché la Kerber aveva “rubacchiato” il posto a Istanbul con la partecipazione al torneo di Linz, dove ha chiesto una wild card a tabellone già compilato. “Adesso sono un po’ stanca, è stata una partita dura da entrambe le parti – ha detto la Kvitova – Angelique ha giocato molto bene”. In realtà, adora giocare contro le mancine (8 vittorie su 9 sfide nel 2013) e si trova molto bene indoor (31 vittorie e 4 sconfitte negli ultimi tre anni). Sarà una sfida molto equilibrata, con i precedenti fissati sul 3-3. L’ultimo risale a qualche settimana fa a Pechino, quando la ceca ha dato un grosso dispiacere al pubblico cinese. “Na Li è una buona amica – ha concluso – è sempre un’avversaria complicata. Ma adesso voglio godermi questo successo e il piazzamento in semifinale”. Nell’altro match, Serena Williams parte strafavorita contro Jelena Jankovic, che nell’ultimo match del round robin è scesa in campo un po’ scarica e ha lasciato strada alla nostra Sara Errani. Questo 6-4 6-4 ha fatto si che Sarita vincesse almeno un match in entrambe le sue apparizioni al Masters.
 
WTA CHAMPIONSHIPS 2013
GRUPPO ROSSO

Petra Kvitova (CZE) b. Angelique Kerber (GER) 6-7 6-2 6-3

GRUPPO BIANCO
Na Li (CHN) b. Victoria Azarenka (BLR) 6-2 6-1
Sara Errani (ITA) b. Jelena Jankovic (SRB) 6-4 6-4
 
SEMIFINALI (Ore 14, diretta SuperTennis)

Na Li vs. Petra Kvitova
Serena Williams vs. Jelena Jankovic