Le difficoltà economiche di Valencia, abbandonata da sponsor pubblici e privati, potrebbe favorire il tradizionale torneo austriaco, nato nel 1974. “Ma non compreremo la licenza a qualsiasi prezzo” dice il direttore Herwig Straka.  

Le difficoltà del torneo ATP di Valencia erano note da tempo. Da quando le istituzioni hanno via via mollato la presa, il direttore Juan Carlos Ferrero è rimasto un po' in braghe di tela. Ad oggi, è ancora nel calendario 2015 come torneo ATP 500. Tuttavia, voci sempre più insistenti sostengono che possa essere declassato ad ATP 250 a favore del più ricco (e di tradizione) torneo di Vienna. Pare che le trattative siano in fase avanzata: dovessero risolversi positivamente, il cambio di status avverrà già nel 2015. Durante la passata edizione, è stata annunciata la continuità fino al 2016 grazie all'aiuto della “Comunitat Valenciana”, ma il contributo pubblico sarà tagliato di un buon 40%, da 2,5 milioni a 1,5 milioni di euro. Tuttavia, ad oggi non è ancora stato formalizzato un contratto. Fonti interne al torneo sostengono che nemmeno l'aiuto del pubblico sarà sufficiente per mantenere lo status di un evento che – non dimentichiamo – costa circa 7 milioni di euro. L'ATP è al corrente delle difficoltà finanziarie del torneo, ma sta ugualmente spingendo affinchè metta a disposizione il montepremi necessario per un torneo ATP 500. Dovesse avvenire lo scambio, i tornei invertirebbero lo status e anche la data, con Vienna che si giocherebbe dal 26 ottobre al 1 novembre, in contemporanea con il (solido) torneo di Basilea. La parabola di Valencia è piuttosto curiosa: nato nel 1995, in pieno boom dell'Armada spagnola, fu organizzato nelle prime edizioni da Sergio Casal ed Emilio Sanchez. Si è svolto sulla terra battuta fino al 2008, poi ha cambiato status e superficie l'anno dopo, spostandosi presso la suggestiva sede della Città delle Arti e delle Scienze. Bella, ma forse un po' piccola per un torneo del genere. Al contrario, Vienna ha una tradizione più lunga a consolidata nell'autunno tennistico. Si gioca dal 1974 ed ha saltato una sola edizione, nel 1975. Senza dimenticare un albo d'oro di tutto rispetto, in cui troviamo Pete Sampras, Roger Federer, Andre Agassi, Boris Becker, Goran Ivanisevic, Michael Stich, Ivan Lendl, Stan Smith, Vitas Gerulaitis e tanti altri. Curiosamente, non lo ha mai vinto Thomas Muster, il più forte tennista austriaco di tutti i tempi, mentre ce l'hanno fatta sia Jurgen Melzer che il suo grande nemico Horst Skoff, che lo battè nel 1988 al termine di una drammatica finale durata quattro set.


INTERESSE SI, MA NON A TUTTI I COSTI

Ma quando si tratta di geopolitica tennistica, la tradizione non conta granchè. Contano i soldi, e nel 2009 Valencia ne aveva messi sul piatto parecchi. Oggi è cambiato tutto: lo status di ATP 500 è diventato un lusso per la città spagnola, che starebbe cercando di disfarsene. Qualche mese fa, dalla Russia sono trapelate voci di una possibile vendita al torneo di Mosca, che però avrebbe rifiutato. Quando si sono diffuse le voci su un possibile interessamento di Vienna, i media austriaci hanno chiesto conferma a Herwig Straka, direttore del torneo. “E' lecito chiedersi se sarà possibile – ha detto – una cosa del genere deve essere annunciata con almeno 6 mesi d'anticipo, quindi dovrebbe accadere piuttosto presto”. Sul piano del calendario e della gestione organizzativa, Vienna non avrebbe problemi. Più complicata la vicenda economica. “Trovare in fretta i soldi per l'acquisto della licenza mi sembra difficile, se non impossibile”. A suo dire, non c'è stato alcun contatto con Mosca. “Credo che Mosca vorrebbe un ATP 500, anche perchè a loro non mancano i soldi – ha detto – mentre in effetti Valencia è in difficoltà”. Pare che i prize money dell'edizione 2013 siano stati pagati con un certo ritardo. L'impressione è che Vienna sia fortemente interessata, ma non vuole svenarsi per ottenere l'upgrade. Lo scorso mercoledì, a Monte Carlo, si è tenuto un seminario cui hanno preso parte i direttori dei tornei ATP. “Sicuramente parleremo con Valencia – aveva anticipato Straka – ma non abbiamo intenzione di comprare a tutti i costi, a qualsiasi presso. Non rischieremo un'impresa economica per diventare un ATP 500”.

 

Dal 2015, i tornei ATP 500 passeranno da undici a tredici in virtù dell'upgrade dei due eventi erbivori del Queen's e di Halle. Da quest'anno, infatti, la finestra erbivora tra Roland Garros e Wimbledon è stata portata da due a tre settimane, con la nascita di un paio di nuovi tornei sul verde (Nottingham e Stoccarda, che ha abbandonato la terra rossa). Ne hanno tratto beneficio i due tornei più importanti. Qui sotto, l'elenco degli ATP 500 in programma nel 2015. I diritti televisivi di questo circuito appartengono a SuperTennis fino al 2016.
 

9 febbraio – Rotterdam (cemento indoor)

16 febbraio – Rio de Janeiro (terra battuta)

23 febbraio – Dubai (cemento)

23 febbraio – Acapulco (cemento)

20 aprile – Barcellona (terra battuta)

15 giugno – Halle (erba)

15 giugno – Queen's (erba)

27 luglio – Amburgo (terra battuta)

3 agosto – Washington (cemento)

5 ottobre – Pechino (cemento)

5 ottobre – Tokyo (cemento)

26 ottobre – Valencia (cemento indoor) *

26 ottobre – Basilea