Lo spagnolo batte in finale il francese Tsonga e si aggiudica la classica esibizione pre Australian Open. Erano presenti cinque dei Top 10…

 

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

I cancelli di Melbourne Park sono prossimi all’apertura. Per il momento, Fernando Verdasco si accontenta di vincere nel “vecchio” Kooyong Stadium. Lo spagnolo sbaraglia l’agguerrita concorrenza e si aggiudica l’AAMI Classic 2010. Piegato in finale un ottimo Tsonga. Per Del Potro e Soderling ritiro anticipato:

 

Il Kooyong Lawn Tennis Club di Melbourne, antica sede degli Australian Open, ha ospitato tra il 13 e il 16 gennaio la XXI edizione del tradizionale torneo-esibizione che fa da prologo allo Slam Australiano. Grandi nomi nell’albo d’oro della manifestazione: tre successi per gli americani Chang, Agassi e Roddick, due per il vincitore del 2009, Roger Federer che quest’anno ha rinunciato in extremis. Sponsor dell’evento, (dal 2006), la nota compagnia assicurativa australiana Australian Associated Motor Insurers Limited

 

Formula consolidata per la kermesse australiana, otto giocatori e un doppio tabellone: i quattro vincenti dell’esordio al “main draw” (torneo principale) per giocarsi la vittoria finale, i quattro perdenti del match iniziale al “play-off draw” (il torneo di consolazione) per evitare l’ultimo posto. Semifinali e finali dei due tabelloni per decretare il ranking conclusivo dell’esibizione: primo (vincitore), secondo, … fino all’ottavo e ultimo classificato. Per completare lo spettacolo anche “bonus matches” giornalieri (incontri al di fuori della competizione) con in campo campioni del presente e del passato.

 

A Kooyong erano presenti cinque dei primi dieci giocatori al mondo: Novak Djokovic (n.3), Juan Martin Del Potro (n.4), Robin Soderling (n.8), Fernando Verdasco (n.9) e Jo Wilfried Tsonga (n.10). Ad arricchire il parterre de roi del “2010 AAMI Classic”, il cileno Gonzalez (n.11), il tedesco Haas (n.18) e il croato Ljubicic (n.24), chiamato a sostituire Federer dopo il no di Roddick. Tra gli invitati per i bonus matches: Murray (n.5), Querrey (n.25) e Stakhovsky (n.61). Conclusione affidata a un gustosissimo Leconte-Cash. 

 

Molto caldo, tanto vento e cemento bollente al Kooyong Stadium. I giocatori hanno potuto saggiare quello che troveranno tra breve a Melbourne Park. Verdasco e Tsonga hanno confermato di trovarsi a proprio agio sul duro australiano. Per i due, che l’anno scorso diedero vita ad un tirato quarto di finale vinto dall’iberico al quarto set, un buon viatico per l’Australian Open. Lo spagnolo, decisamente soddisfatto del suo tennis, attende ora con fiducia l’esordio di martedì contro il gigante aussie Carsten Ball (n. 131). Il francese, che nel post-match ha riconosciuto i meriti dell’avversario, se la vedrà con l’insidioso Stakhovsky. Buone sensazioni anche per il cileno Gonzalez sconfitto solo dal futuro vincitore nell’incontro iniziale. Ljubicic, arrivato all’ultimo, ha fatto quello che poteva. Qualcosa di più ci si poteva invece attendere da Tommy Haas e Novak Djokovic. Per Soderling e Del Potro ritiri precauzionali per non mettere a rischio la partecipazione al primo grande appuntamento stagionale.

Lunedì scatta l’Australian Open: a Melbourne Park sarà tutt’altra musica…

 

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a cura di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

Classifica finale dell’AAMI Classic 2010:

1 Fernando Verdasco

2 Jo Wilfried Tsonga

3 Novak Djokovic

4 Juan Martin Del Potro

5 Fernando Gonzalez

6 Ivan Ljubicic

7 Tommy Haas

8 Robin Soderling

 

RISULTATI

Mercoledì 13 gennaio

Incontri di primo turno:

Juan Martin Del Potro (Arg) b. Ivan Ljubicic (Cro) 63 63

Novak Djokovic (Srb) b. Tommy Haas (Ger) 62 63

Fernando Verdasco (Esp) b. Fernando Gonzalez (Chi) 75 61

Jo Wilfried Tsonga (Fra) b. Robin Soderling (Swe) 76(1) 61

Prima giornata senza sorprese: tutti i favoriti vincono con relativa facilità ed accedono al main draw. Per gli sconfitti il torneo di consolazione.

 

Giovedì 14 gennaio

Semifinali main draw:

Fernando Verdasco (Spa) b. Novak Djokovic (Srb) 61 62

Jo Wilfried Tsonga b. Juan Martin Del Potro (Arg) ret

Semifinali play-off draw:

Fernando Gonzalez (Chi) b. Tommy Haas (Ger) 62 64

Ivan Ljubicic (Cro) b. Robin Soderling (Swe) 64 ret

Bonus match:

Andy Murray (Sco) b. Sam Querrey (Usa) 61 64

Seconda giornata dominata dai ritiri. Del Potro non scende in campo contro Tsonga causa un problema al polso: francese in finale del main draw. Ad attenderlo un super Verdasco che lascia solo tre giochi a Djokovic. Soderling, infastidito da soliti guai al gomito, si ritira dopo aver perso il primo set contro Ljubicic. Ultimo atto del play-off draw tra il croato e Gonzalez che supera seccamente Haas. Bonus match finale vinto facilmente da Murray contro Querrey.

 

Venerdì 15 gennaio

Finale play-off draw:

Fernando Gonzalez (Chi9 b. Ivan Ljubicic (Cro) 64 7-6(7)

Bonus matches:

Jo Wilfried Tsonga (Fra) b Tommy Haas (Ger) 64 63

Sergiy Stakhovsky (Ukr) b. Sam Querrey (Usa) 75 63

Terza giornata rivoluzionata dalle defezioni del giorno prima. Gonzalez supera con fatica Ljubicic e si aggiudica il torneo di consolazione. Per il cileno quinto posto finale, il croato è sesto. Il ko di Soderling impedisce la disputa dell’incontro contro Haas per evitare l’ultimo posto. Colin Stubs, direttore del torneo, corre ai ripari organizzando un bonus match tra il tedesco e Tsonga. Vittoria comoda per il transalpino. In conclusione secondo bonus match per Querrey e seconda sconfitta per il californiano contro l’ucraino Stakhovsky.   

 

Sabato 16 gennaio

Bonus match

Bernard Tomic (Aus) b. Novak Djokovic (Srb) 64 36 75

Finale main draw

Fernando Verdasco b. Jo Wilfried Tsonga (Fra) 75 63

Conclusione

Pat Cash (Aus) Henri Leconte (Fra)

Giornata conclusiva anch’essa condizionata dal parziale cambio di programma. Il forfait Del Potro impedisce la disputa del match contro Djokovic per il terzo-quarto posto. Per il serbo e per il pubblico locale nuovo bonus match contro il 16enne Tomic (n.291). Niente da fare per la giovane promessa locale. Piatto forte della giornata  l’atto conclusivo del main draw: la spunta Verdasco ma Tsonga non demerita. Finale pirotecnico con una classica degli anni ’80: Cash contro Leconte.

 

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