A dodici anni dal primo successo nel circuito ATP, il madrileno fa 7 in Romania, superando senza problemi Lucas Pouille. La scelta di preferire Bucarest a Barcellona si è rivelata vincente: torna fra i primi 60.

Stava rischiando di uscire dai primi 100, tanto da dover chiedere una wild card per giocare sia a Monte Carlo sia a Madrid, ma Fernando Verdasco non ha ancora perso le ambizioni. L’ha dimostrato la scelta di preferire per la prima volta in carriera il piccolo torneo di Bucarest al super evento di Barcellona, dove nel 2010 ha strappato il suo titolo più importante. Una decisione sicuramente non facile ma che ha sortito gli effetti sperati, consegnandogli il settimo successo in carriera, a dodici anni dal primo (Valencia 2004). Nella finale, disputata lunedì a causa della pioggia che domenica non ha permesso di giocare nemmeno un punto, il madrileno non ha avuto alcun problema a sbarazzarsi del giovane francese Lucas Pouille, che alla sua prima finale ATP si è arreso 6-3 6-2, senza mai farsi pericoloso. Verdasco non vinceva un torneo dalla primavera di due anni fa, quando si impose a Houston, nell’unico torneo statunitense sulla terra battuta. Il titolo in Romania lo riporta fra i primi 60 della classifica mondiale (+ 26), e lo rende il nono spagnolo (l’ultimo?) ad aver messo la firma nell’albo d’oro del BRD Nastase Tiriac Trophy, dopo Berasategui, Clavet, Martin, Balcells, Ferrer, Sanchez, Montanes e Garcia-Lopez, a segno nella scorsa edizione.

ATP 250 BUCAREST – Finale
Fernando Verdasco (ESP) b. Lucas Pouille (FRA) 6-3 6-2