Grande rimonta dello spagnolo che batte 3-6 6-4 6-4 l’americano, a caccia del 4° titolo a San Jose. Dopo 15 sconfitte Nando batte finalmente un Top10…

di Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Duecentotrentatre anni dopo la fondazione di San Jose, è ancora uno spagnolo a far parlare di sé in quella che allora si chiamava El Pueblo de San José de Guadalupe, una comunità agricola che serviva a sostenere le installazioni militari spagnole di San Francisco e che oggi, invece, è conosciuta come il capoluogo della Silicon Valley.

 

Il primo iberico a vincere un titolo nella Bay Area, dai tempi di Manuel Santana (1964) – in quello che è il secondo torneo più antico degli Stati Uniti (la prima edizione è datata 1889) – ha sconfitto in finale la testa di serie numero 1, Andy Roddick al termine di una finale combattuta, in cui lo spagnolo ha dimostrato un inusitato coraggio nei momenti topici del match.

 

Eppure il 27enne di Omaha, Nebraska (n° 7 Atp), alla nona partecipazione in un torneo che lo aveva già visto trionfare 3 volte (2004, 2005 e 2008), era partito alla grande contro un avversario battuto ben 9 volte in 11 confronti diretti, tutti disputatisi a livello di slam o Master 1000. Gli appassionati italiani ricordano ancora il precedente giocatosi a Roma nel 2005, famoso per il gesto sportivo dell’americano che, sul match point in suo favore, consentì a Verdasco di ripetere la seconda (in seguito a un doppio fallo chiamato erroneamente ai danni del madrileno), finendo per perdere quell’incontro.

 

Nel primo set Roddick, che nei precedenti 2 match contro Berdych e Querrey, non era mai riuscito a strappare il servizio all’avversario (aggiudicandosi complessivamente 4 tiebreak), opera il break ben 2 volte (nel 3° e nel 9°game) a un Verdasco incapace di concretizzare ben 3 palle del controbreak, due sull’1-2, una sul 3-4, al termine di un game in cui l’americano era stato avanti 40-0.

 

Nel secondo parziale, Fernando inizia finalmente a trovare la misura dei suoi colpi e trova immediatamente il break nel 3° game. Roddick ha ben 4 opportunità per pareggiare i conti, ma subisce l’iniziativa dello spagnolo, molto più propositivo nel cercare la rete. Verdasco difende il break di vantaggio (6-4) e trascina il match al terzo set in cui il punteggio segue i turni di battuta fino al 4-4, senza che nessuno dei due contendenti abbia chance di strappare il servizio all’avversario. Nel 9° game, sul 30 pari, Verdasco si procura la prima palla break del set con un tracciante di rovescio incrociato che lascia fermo Roddick. Nel punto successivo, Andy prende la rete, ma non riesce a contenere il passante centrale dello spagnolo: 5-4 e servizio Spagna.

 

Quando c’è Verdasco di mezzo, nulla è detto sino alla fine e, difatti, l’iberico si regala un ultimo brivido andando sotto 0-30. Prima un dritto vincente sulla riga e poi un ace riportano in linea di galleggiamento Nando, che chiude l’incontro sempre con un ace, il 15° del suo match.

 

Il numero 11 del mondo si aggiudica il 4° titolo di una carriera che lo aveva visto uscire sconfitto in ben 6 delle precedenti 9 finali. Inoltre, con la vittoria odierna pone fine a una striscia di ben 15 sconfitte consecutive contro un Top10 (10-46 il computo totale). L’ultima vittoria risaliva addirittura agli Open di Australia del 2009 (contro Tsonga), indubbiamente il miglior torneo giocato dal madrileno, mai più ripetutosi a quegli stessi livelli che sicuramente gli garantirebbe un posto stabile tra i Top10, da cui adesso lo separano soli 110 punti.

 

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