Esordio ok di Williams: 6-3 6-1 ad Amanmuradova. Bene Zvonareva, Kuznetsova e Wickmayer. Out Peer e Makarova, poi la pioggia…

di Fabio Bagatella – foto Getty Images

 

A Wimbledon i meteorologi non sbagliano mai: acqua per l'ora del thè e, puntualmente, alle 17.00 (le 18.00 italiane) la pioggia diviene la protagonista della giornata inaugurale dello Slam londinense. Giusto il tempo perchè il main draw femminile registri solo sorprese minime: quasi tutte le favorite del seeding avanzano, Venus passeggia.

 

Con alle spalle solo tre match ufficiali dopo l'infortunio agli Australian Open, le due vittorie su Petkovic e Ivanovic prima del ko con Hantuchova a Eastbourne, a Venus Williams bastano 59 minuti per superare il primo ostacolo londinese. L'uzbeka Akgul Amanmuradova (97), pur dotata di un tennis che ben si adatta all'erba britannica, non riesce infatti minimamente ad impensierire la statunitense, cinque volte trionfatrice a Londra (2000-2001, 2005, 2007-2008).

 

6-3 6-1 lo score per la maggiore delle Williams che, in un svolazzante completino ricamato in chiffon, non concede alcun break-point in tutto l'incontro. Buona la percentuale delle due giocatrici al servizio (75%), ma abissale la differenza di valori in campo. Queste le parole di Venus a fine match: “Non penso che oggi sarebbe andato tutto così bene, se non avessi giocato a Eastbourne dove ho disputato incontri lunghi ed equilibrati. Sono molto contenta.

 

Prossima avversaria di “Venere”, 23esima del seeding (come quando trionfò nel 2007), la 40enne Kimiko-Date Krumm (57) che dà subito un dispiacere al pubblico locale eliminando la wild-card Katie O'Brein (215). La nipponica, che a 40 anni e 8 mesi diviene la seconda tennista più anziana di sempre (dopo Navratilova) a superare un turno a Wimbledon nell'era Open, può vantare sul verde londinese una meravigliosa semifinale. Quindici anni fa (1996) sfiorò l'impresa contro Steffi Graf.

 

Cede invece un set (il secondo), ma non rischia seriamente la sconfitta, Vera Zvonareva (2). Opposta alla 20enne statunitense Alison Riske (115), la russa – finalista l'anno passata – domina il primo parziale (6-0). Nella seconda frazione c'è la reazione della yankee (6-3), che deve poi arrendersi nel terzo set col medesimo punteggio.

 

Zvonareva si prende un break di vantaggio già in apertura di set, ma è quello operato nell'ottavo gioco a risultare determinante per il successo della russa. Per Vera, secondo turno con la connazionale Elena Vesnina (36) contro la quale – nei sei precedenti – non ha mai perso, solo un ritiro (Sidney 2010).

 

Escono di scena prematuramente due teste di serie: l'israeliana Shahar Peer (22), piegata dopo una dura lotta di tre set dalla russa Ksenia Pervak (89) e la russa Ekaterina Makarova (29), arresasi 8-6 al “terzo” alla statunitense Christina McHale (73). Accedono invece al terzo turno, pur soffrendo, la russa Svetlana Kuznetsova (10) e la belga Yannina Wickmayer (19).

 

Risultati primo turno:

[2] V Zvonareva (RUS) b. A Riske (USA) 6-0 3-6 6-3

[23] V Williams (USA) b. A Amanmuradova (UZB) 6-3 6-1

[19] Y Wickmayer (BEL) b. V Lepchenko (USA) 7-5 6-3

A Dulgheru (ROU) b. J Craybas (USA) 6-2 6-4

K Date-Krumm (JPN) b. [WC] K O'Brein (GBR) 6-0 7-5

E Vesnina (RUS) b. L Pous-Tio (ESP) 6-4 6-3

K Pervak (RUS) b. [22] S Peer (ISR) 5-7 6-4 6-4

A Tatishvili (GEO) b. A Pivovarova (RUS) 3-6 6-2 6-3

P Parmentier (FRA) b. S Cirstea (ROU) 6-1 6-3

M Niculescu (ROU) b. S Bammer (AUT) 6-1 6-1

[10] S Kuznetsova (RUS) b. S Zhang (CHN) 3-6 6-3 6-4

C McHale (USA) b. [28] E Makarova (RUS) 2-6 6-1 8-6

 

Incontri interrotti:

T Paszek (AUT) vs A Morita (JPN) 5-7 6-3 2-0

M Rybarikova (SVK) vs [4] V Azarenka (BLR) 4-6 2-3 40-30

K Bondarenko (UKR) vs A Cornet (FRA) 7-5

S Zahlavova (CZE) vs I Benesova (CZE) 2-1 40-30

 


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