La più grande delle sorelle Williams tiene da matti a questo torneo e lo dimostra lasciando quattro giochi alla Errani, che ora punterà sul doppio. Fuori anche la Schiavone.
Sara Errani tornerà in campo domani per il doppio
Di Riccardo Bisti – 30 luglio 2012
Da quando ha scoperto di avere la Sindrome di Sjogren, Venus Williams conduce una carriera a metà. Deve sapersi gestire, imparare a correre un Gran Premio di Formula 1 con il serbatoio del carburante mezzo vuoto. Quest’anno ha spinto il motore oltre il limite per ricostruirsi una classifica sufficiente per partecipare alle Olimpiadi. Ce l’ha fatta per un pelo, poi ha pagato dazio al Roland Garros e a Wimbledon. Ma ci sono poche giocatrici con uno spirito olimpico come il suo, anche perché cercherà di diventare la prima tennista della storia a vincere quattro ori ai Giochi (ne ha vinti due a Sydney, singolare e doppio, e uno a Pechino, in doppio). Era dunque legittimo attendersi una Venus competitiva, anche se Sara Errani non è una che si arrende. L’impressione, tuttavia, è che le Olimpiadi siano il torneo più importante nella stagione della Venere Nera. Idea rafforzata dopo il 6-3 6-1 con cui ha superato la nostra numero 1. Venus è partita alla grande, tirando tre ace nel primo game e infilando il primo break al secondo gioco. La Errani ha provato a mettere in atto i suoi schemi: palle cariche di topspin per far muovere l’avversaria e stancarla lentamente. Sulla terra e sul cemento è possibile, ma sull’erba è più complicato. Lo abbiamo visto a Wimbledon, quando ha incassato il “Golden Set” da Yaroslava Shvedova, un 6-0 senza conquistare neanche un punto. I rimbalzi bassi e l’altezza di Venus hanno reso ancor meno incisivo il suo servizio in kick. Non è un caso che la Errani abbia subito il break in cinque dei primi sei turni di battuta.
Gli americani presenti sul Campo 2 si divertivano e intonavano il consueto coro “Iu-es-ei!!! Iu-es-ei!!!”. Il primo set terminava in 35 minuti, con 19 colpi vincenti a 7 per l’americana. Nonostante i 32 anni di età e gli acciacchi, Venus continua ad essere una delle più veloci del tour. Nel secondo set le cose non sono cambiate: una smorzata e un dritto vincente le hanno consentito di trovare il break in apertura. La Errani ha provato a tenere duro ma c’era troppa differenza tra. In verità, se la romagnola punta a un risultato importante in doppio con Roberta Vinci, il singolare poteva essere quasi visto come un impiccio. Sia lei che la Vinci hanno pescato giocatrici dal gran nome e adesso possono concentrarsi sull’obiettivo, in vista dell’ostacolo più grande che dovrebbe essere rappresentato dalle sorelle Williams nei quarti di finale. Al secondo turno del singolare, Venus se la vedrà con la canadese Aleksandra Wozniak, la stessa a cui ha dovuto cancellare un matchpoint e lottare quasi tre ore al recente torneo di Miami.
In Casa Italia, la giornata ha fatto registrare la sconfitta piuttosto netta di Francesca Schiavone. Dopo aver battuto a fatica la Zakopalova, la milanese ha ceduto con un doppio 6-3 alla rediviva Vera Zvonareva. Nel primo set, il break decisivo giungeva all’ottavo game e la russa riusciva a chiudere nonostante una palla break che avrebbe consentivo alla Schiavone di andare a servire per il 5-5. Nel secondo set ha sempre dovuto rincorrere e non ha avuto chance per rientrare in partita, ad eccezione di un lungo game sul 4-3 e servizio Zvonareva. Perso quello, ha ceduto il game successivo e ha abbandonato le Olimpiadi, almeno in singolare. Nel corso della giornata tornerà in campo insieme a Flavia Pennetta per sfidare le spagnole Medina Garrigues e Parra Santonja. Il resto della giornata, nel tabellone femminile, ha fatto registrare la facile vittoria di Serena Williams contro Urszula Radwanska (6-2 6-3) e l’esordio vincente della numero 1 Azarenka, che però ha lasciato per strada un set contro Irina Camelia Begu. Avanzano le tedesche: dopo l’exploit della Goerges, hanno portato Kerber e Lisicki al secondo turno. La prima ha vinto nove game su dieci prima che la Cetkovska si ritirasse, mentre la seconda ha dovuto lottare fino al dodicesimo game del terzo set per avere la meglio sulla baby tunisina Ons Jabeur.
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