La statunitense batte Agnieszka Radwanska e torna nei quarti di un torneo del Grande Slam, a oltre quattro anni dall’ultima volta. Sfiderà Madison Keys, sognando una semifinale in famiglia con Serena.“Avevo tanta voglia di vincere”. La sintesi dell’incontro fra Venus Williams e Agnieszka Radwanska è tutta lì, in quelle poche parole pronunciate al microfono dalla statunitense. Una frase apparentemente banale, ma che significa tantissimo. A 34 anni, e dopo oltre quattro stagioni dall’ultima volta, l’ex numero uno del mondo desiderava tantissimo tornare nei quarti di finale di un torneo del Grande Slam, e ce l’ha fatta grazie a una vittoria di spessore sulla numero 6 del ranking WTA, sconfitta 6-3 2-6 6-1. Un risultato che fino a qualche mese fa pareva impensabile, invece è diventato realtà nella maniera più bella, con quattro prestazioni di gran cuore. Dove la Williams non arriva più con la freschezza di un tempo (anche se ha sparato 43 winners pure oggi), ci arriva con una tenacia da ragazzina in cerca di gloria. Proprio lei che il primo Australian Open l’ha giocato nel 1998, arrivando anche in quel caso ai quarti, e il 17 giugno spegnerà 35 candeline. In vent’anni nel circuito ha vinto sette Slam e visto arrivare ed andarsene numerose campionesse, mentre lei, nonostante numerosi periodi bui e qualche problema fisico che avrebbe suggerito il ritiro, è sempre lì a combattere in ogni angolo del mondo, con la fame di chi ha ancora tutto da dimostrare. Nella seconda parte del 2014 ha ritrovato ambizioni impolverate da numerose stagioni, e si è presentata tirata a lucido per il 2015. Non ha ancora perso un incontro, vincendone nove fra Auckland e Melbourne, e grazie ai 430 punti australiani è ormai a un passo da un incredibile ritorno fra le top ten. “Per me è una grande vittoria – ha detto dopo aver salutato il pubblico con gli occhi pieni di soddisfazione – contro un’avversaria capace di giocare a buoni livelli per tutto il match”.
"PRONTA A COGLIERE UN'ALTRA OCCASIONE"
In effetti, mentre la Williams ha disputato un secondo set altalenante, la Radwanska si è mantenuta più costante, cercando sempre di variare il gioco per metterla in difficoltà. Non ce l’ha fatta nel primo set, conquistato dall’americana grazie all’unico break in un settimo game da quindici minuti, con dodici parità prima dell’affondo di Venere, ma ci è riuscita nel secondo. Dopo aver cancellato due palle-break in apertura è scappata rapidamente fino al 6-2, mostrando quella più insistente ricerca del vincente (apportata dall’arrivo di Martina Navratilova sulla sua panchina) che gli aveva permesso di cedere appena nove game nei primi tre match australiani. E nel set decisivo ‘Aga’ sembrava poter proseguire la sua striscia vincente, invece dopo il break in apertura non ha più vinto un gioco. Con qualche errore di troppo ha concesso una chance all’avversaria, che pareva non avere più molte energie, invece si è rialzata sino a dominare la fase finale del match a suon di accelerazioni vincenti. “Dopo un buon primo set, nel secondo Agnieszka è stata più brava di me, ma è normale, da una giocatrice come lei ci si deve sempre aspettare qualcosa. E quando ho perso il primo game del terzo ho pensato che non ce l’avrei più fatta. Ma avevo troppa voglia vincere. Ringrazio tutto il pubblico che è sempre stato con me e anche mia sorella Serena (presente in tribuna col fidanzato-coach Mouratoglou, ndr). È una grande campionessa e una fonte di ispirazione”. Ai quarti di finale la statunitense sfiderà la connazionale Madison Keys, di quindici anni più giovane, a segno senza problemi nel derby con Madison Brengle. Una che ha preso la prima racchetta in mano dopo aver visto lei e Serena, e qualche anno più tardi sogna di ripeterne le gesta. “Affrontare una ragazza che ha iniziato a giocare grazie a me e Serena è qualcosa di speciale, ma ho disputato numerosi quarti Slam, saprò come affrontare la situazione. Mi sento bene, e so di avere un’opportunità. Mercoledì tornerò qui, di nuovo pronta a metterci il cuore".
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