Serena Williams si prenota al volo per vendicare la sconfitta della sorella. Seppellisce di vincenti Dominika Cibulkova (6-2 6-2 lo score) e in semifinale sfiderà Madison Keys. E’ sempre più favorita per il successo finale.Toccate tutto a Serena Willams, ma non la sorella Venus. Nonostante l’ovvia rivalità sportiva, comunque scemata negli anni, le due hanno conservato un rapporto straordinario. Un rapporto che va oltre il semplice affetto tra sorelle. Un’unione difficile da spiegare. Forse solo chi ha vissuto nel ghetto di Compton può capirla. Dopo un torneo giocato un po’ con la testa tra le nuvole, Serena è scesa in campo iper-concentrata contro Dominika Cibulkova. Probabilmente avrà incrociato la sorella negli spogliatoi, reduce dalla brutta sconfitta contro Madison Keys. Le avrà promesso vendetta. E allora ha deciso che Dominika Cibulkova andava affrontata seriamente, non come le varie Zvonareva, Svitolina e Muguruza, cui aveva concesso un vantaggio iniziale. Stavolta no. Serena ha bastonato l’avversaria in poco più di un’ora, affossandone la grinta. E’ finita 6-2 6-2 in 65 minuti e c’è poco da aggiungere, se non le cifre di Serena. Numeri che danno l’idea di una prestazione straordinaria, bagnata da 31 colpi vincenti e la bellezza di 15 ace. Una media di due a game, che cancella qualsiasi speranza di break per le avversarie. In ogni game parte da 30-0. Anche per questo, la Cibulkova ha fatto un mezzo miracolo nel procurarsi un paio di occasioni. Ma Serena le ha stritolate sul nascere, strappandole il servizio in quattro occasioni. La Cibulkova, finalista nel 2014, sapeva che giocare al 100% non sarebbe bastato. Ci voleva una cattiva prestazione di Serena. Ma nel momento in cui Venus ha perso, non sarebbe mai potuto accadere nonostante un fastidioso attacco di tosse, evidenziato anche nell'intervista post-match.
 
HELEN WILLS MOODY NEL MIRINO
Sarebbe ingeneroso infierire con la slovacca, comunque brava a gestire la pressione di dover confermare i punti dell’anno scorso. Resterà tra le top-20 e può gioire. Allora vale la pena dare un’occhiata ai numeri: dovesse battere la Keys in finale, Serena resterà al numero 1 WTA respingendo l’assalto di Maria Sharapova. Ma l’impressione è che a lei interessi vincere il titolo e acciuffare Helen Wills Moody a quota 19 Slam. La connazionale li ha intascati negli anni 20 e 30, forse valevano un po’ meno. Ma i libri di storia non ingannano. E comunque aveva una grade avversaria come Suzanne Lenglen. Serena punta ad acciuffare i 22 Slam di Steffi Graf (che però sarebbero meno senza l’accoltellamento a Monica Seles…) mentre non ha parlato dei 24 di Margaret Court. Quando la si vede giocare così, sull’onda emotiva, ci si convince che possa intascarne anche più di 6. Poi, però, l’anagrafe e i suoi alti a bassi impongono prudenza. Di sicuro è focalizzata su questo Australian Open. Quando riesce ad esserla, difficilmente si fa battere. Probabilmente batterà Madison Keys, anche se ci ha perso in una vecchia edizione del World Team Tennis, nel 2009, quando Madison aveva 14 anni. Stavolta è diverso. Dovesse arrivare in finale, l’avversaria dovrebbe chiamarsi Maria Sharapova. Non ci perde da 10 anni e15 partite, in cui ha intascato 30 degli ultimi 33 set. Insomma, difficile pensare a una sua sconfitta. Soprattutto dopo l’eliminazione dell’amata Venus. Che, puntualmente, sarà in tribuna al suo angolo.
 
AUSTRALIAN OPEN 2015
Quarti di finale DONNE

Serena Williams (USA) b. Dominika Cibulkova (SVK) 6-2 6-2