Due successi azzurri nel super martedì di Gaiba. Eliminata invece la wild card Beatrice Ricci
Sara Errani non ha tradito le aspettative del Veneto Open promoted by Regione del Veneto e dei tanti tifosi accorsi sulle tribune del Campo Centrale, appassionati e rumorosi, che l’hanno accompagnata fin oltre le 19 verso il secondo turno (si troverà di fronte l’ucraina Katarina Zavatska). Ci ha messo poco più di un’ora e un quarto a disinnescare il tennis propositivo della serba Natalija Stevanovic, lo stesso gioco che lo scorso anno l’aveva portata fino al terzo turno di Wimbledon (dopo aver superato le qualificazioni). Ma ‘Sarita’, come la incitava a bordo campo la capitana della nazionale azzurra Tathiana Garbin, non ha avuto nessun momento di sbandamento ed è riuscita a chiudere col punteggio di 6-2 6-4. Merito della consapevolezza data dall’esperienza e dalla solita grinta che non passa mai, nonostante i 37 anni e le molte stagioni sul circuito. A Gaiba c’è dunque l’Italia che corre veloce, e lo fa su due binari, quello della ‘vecchia guardia’ e quello delle nuove leve in rampa di lancio. Sì, perché non è servito più di un set a Giorgia Pedone, sul campo n.1, per far vedere ciò di cui è capace. Il colpo di calore che all’inizio del secondo parziale ha messo fuori gioco Hailey Baptiste, Top 100 statunitense e testa di serie numero 6 del tabellone, non toglie nulla né al passaggio del turno della 19enne siciliana né tantomeno alla sua prestazione. “Sull’erba mi trovo bene, qualche anno fa non l’avrei mai detto ma adesso che sto collezionando qualche esperienza in più ho capito che posso fare bene anche qui”, ha detto lei raggiante a fine match. E in effetti alla sua avversaria ha tolto tempo e respiro prima ancora che il pass per superare il turno. I punti, Giorgia, se li è costruiti uno via l’altro adattandosi perfettamente alla superficie, mentre Baptiste per provare a stare in scia non poteva far altro che inventarsi dei veri e propri colpi impossibili: compresi un passante in tweener e una volée da metà campo dal coefficiente di difficoltà altissima. Punti spettacolari, ma estemporanei: il 6-1 del primo parziale non ha mai lasciato dubbi su chi fosse in pieno controllo del match. Subito in avvio del secondo, poi, la richiesta del medical time-out e la decisione di dire basta.
Giorgia affronterà al secondo turno la filippina Alexandra Eala, una cliente molto ostica. Di qualche mese più giovane dell’azzurra (classe 2005, la nostra è 2004), l’atleta di base alla Rafael Nadal Tennis Academy è una mancina fisicamente molto preparata, mentalmente solida e dotata di un tennis mancino che sa adattare per bene all’erba. Tutte armi che all’esordio al Veneto Open promoted by Regione del Veneto le hanno consentito di superare la francese Carole Monnet in un match tirato, reso anche più complesso dal grande caldo arrivato oggi sui campi di Gaiba. Condizioni meteo che non hanno impedito, Pedone-Baptiste a parte, di consolidare un trend iniziato già nella giornata di ieri, fatto di match estremamente combattuti e prolungati a dilatare un programma da 11 incontri a completare la griglia dei primi turni. Primi turni fatali a diverse teste di serie. Di prima mattina era arrivata la notizia del ritiro dal torneo della prima favorita del seeding, la tedesca Tatjana Maria, costretta a lasciare l’Italia per motivi personali (sostituita dalla lucky loser ceca Anna Siskova, sconfitta poi dalla rumena Irina Bara).
RISULTATI
Primo turno: Bara (Rou) b. Siskova (Cze, LL) 7-5 1-6 6-3, Pera (Usa, 8) b. Semenistaja (Lat) 6-3 6-4, Eala (Phi) b. Monnet (Fra) 6-3 7-5, Pedone (Ita, Wc) b. Baptiste (Usa, 6) 6-1 1-0 rit., Rakhimova b. Carle (Arg, 2) 3-6 6-4 6-4, Todoni (Rou) b. Bouzas Maneiro (Esp, 3) 6-2 6-4, Parks (Usa, Q) b. Kalieva (Usa, Q) 7-6(5) 7-5, Zarazua (Mex, 5) b. Hruncakova (Svk) 7-6(6) 6-2, Errani (Ita, 4) b. Stevanovic (Srb) 6-2 6-4, Zavatska (Ukr) b. Topalova (Bul) 6-2 6-2, Montgomery (Usa) b. Ricci (Ita, Wc) 6-1 6-2