La tennista svizzera stacca il pass per i quarti di finale. Giovedì in campo Errani e Pedone

Susan Bandecchi – Foto Creativite Idea

Susan Bandecchi vince e convince a Gaiba. “Devo ancora realizzare che cosa ho fatto, sono veramente felice”. La svizzera di padre italiano e milanese d’adozione è stata la prima a strappare il pass per i quarti di finale del Veneto Open promoted by Regione del Veneto. Lo ha fatto con un match pressoché perfetto, nel quale ha saputo essere continua abbastanza da disinnescare il tennis elegante, ‘educato’ e propositivo della russa Erika Andreeva. “Sono stata brava soprattutto mentalmente – ha detto Susan al termine dell’incontro – perché non era facile, specie verso la fine del primo set quando ho subito un break stupido e ho rischiato di compromettere quanto di buono avevo fatto fin lì”. In realtà servizio e risposta l’hanno sempre assistita, dall’inizio alla fine: “Specialmente nel secondo set ho servito molto bene, questo mi ha aiutato molto. Mi sto trovando molto bene sull’erba, ma la cosa non mi stupisce perché già da un po’ di tempo ho buone sensazioni”. Il tutto nonostante una vistosa fasciatura alla coscia sinistra: “Un piccolo problema muscolare, ma è solo una precauzione”. E adesso per Bandecchi una sensazione di déjà-vu, non così rara nel tennis: perché tra lei e la sua prima semifinale in carriera a questo livello c’è (di nuovo) Ankita Raina, la 31enne indiana che Susan aveva già superato nelle qualificazioni col punteggio di 6-4 6-0. Poi il ripescaggio, il rientro in tabellone e l’occasione sfruttata al meglio anche oggi contro la rumena Irina Bara in un match dal punteggio altalenante, chiuso per 6-2 2-6 6-0. “L’erba è la mia superficie preferita – ha detto Raina, ora fuori dalla Top 200 ma con un passato da n.93 (2021) -, mi dà ottime sensazioni e mi ci so adattare bene”.

La grande veterana, Sara Errani, testa di serie n.4 del tabellone, e Giorgia Pedone, la nuova leva in rampa di lancio. Ad attendere la 19enne siciliana (alle 14.00) c’è Alexandra Eala, filippina di base alla Rafa Nadal Tennis Academy: “Sarà un match molto complicato, perché Eala ha grande fisico e mentalità vincente, oltre a essere mancina, il che sull’erba è sempre un’insidia in più”, sintetizza la capitana della Nazionale italiana Tathiana Garbin, che sta seguendo la giovane azzurra da vicino qui a Gaiba. Non prima delle 16.00, sul Campo Centrale, tocca invece a Sara Errani, la 37enne romagnola che punta (almeno) a eguagliare la finale raggiunta nel 2022. Per riuscirci dovrà neutralizzare la 24enne ucraina Katarina Zavatska, tennista aggressiva e tignosa che può creare più di un grattacapo. Chi è già certo di un posto nei quarti è Bernarda Pera, 29enne statunitense di origini croate brava a vincere il braccio di ferro con la bielorussa Aliona Falei in un match in cui le due si sono prese a ‘schiaffi’ per due set, cercando potenza più che precisione e variazioni.

Singolare, secondo turno: Bandecchi (Sui, Q) b. Andreeva (7) 7-5 6-4, Raina (Ind, LL) b. Bara (Rou) 6-0 2-6 6-0, Pera (Usa, 8) b. Falei 6-4 7-5, Rakhimova b. Van Uytvanck (Bel) 7-6(1) rit.
Doppio, primo turno: Moratelli / Perrin (Ita/Sui) b. Lechemia / Zimmermann (Fra/Bel) 7-5 6-1, Baptiste / Parks (Usa) b. Danilina / Xu (Kaz/Chn, 1) 7-5 4-6 10/6.