Il maiorchino approfitta del ritiro di Berdych e vola in finale a Pechino riconquistando la vetta del ranking… di GIORGIO VALLERIS
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di Giorgio Valleris – foto Getty Images

Adesso c'è anche la conferma matematica: Rafael Nadal è il nuovo numero uno del mondo. Era solo una questione di tempo, ma quello che era già apparso evidente a tutti nella finale degli US Open 2013, oggi ha un significato ufficiale anche per i cervelloni elettronici dell'Atp.

Rafa conquistò per la prima volta il numero uno nel 2008, grazie al successo di Wimbledon contro Federer. Un match epico…

Un ritorno in vetta senza nemmeno sudare granché per il maiorchino che approfitta del forfait di Berdych nella semifinale del China Open di Pechino. Il ceco è stato costretto ad abbandonareil campo per un problema alla schiena accusato nel corso del sesto gioco sul 3-2 per Rafa. "Posso a malapena stare seduto e camminare, non avevo mai subito un infortunio simile". Per capire la reale portata del problema dovremo attendere l'esito di ulteriori esami

Un ritorno in vetta frutto di numeri che non lasciano spazio all'immaginazione: da quando è tornato in campo dopo lo stop di sette mesi per il problema al ginocchio, il campione maiochino ha raggiunto 12 finali vincendo 10 titoli tra cui gli Slam di Parigi e New York. E così il 27enne di Manacor ritrova ill numero uno nel ranking Atp dopo oltre due anni di distanza. L'ultima volta fu nel luglio 2011 poi dovette fare i conti con l'esplosione di Djokovic, il grande ritorno di Federer e, soprattutto, con il suo ginocchio. La prima fu nell'agosto 2008, pochi giorni dopo essere riuscito a conquistare Wimbledon battendo in finale Federer.

"E' una grande stagione, una delle migliori della mia carriera – dice Rafa nel post partita – ed è una sensazione speciale essere tornato in vetta dopo oltre metà stagione passata senza giocare…". In finale attende o Novak Djokovic o Richard Gasquet tra poco in campo nell'altra semifinale di giornata. L'eventuale finale col serbo sancirebbe una sorta di passaggio di consegne, al di là del risultato.