Splendido match di Flavia Pennetta: la brindisina annulla una partenza difficile, spara 37 winner in faccia alla Radwanska e resta in corsa per un posto in semifinale alle WTA Finals. Decisivo il match di giovedì contro la Sharapova. Questa Pennetta ce la può fare.Flavia Pennetta ha detto no. Non ne voleva sapere di uscire di scena senza lasciare un ultimo segnale, di fare la fine di Barazzutti e Panatta, entrambi senza vittorie nel loro primo Masters, e pure di Francesca Schiavone, che un match nel girone l’ha vinto, ma quando i giochi erano ormai praticamente chiusi. La brindisina li ha tenuti aperti con le sue mani, regalandosi una splendida vittoria contro Agnieszka Radwanska, che ne rilancia le quotazioni nel Gruppo Rosso. L’aveva già battuta nel 2014 in finale a Indian Wells, in quello che fino a un mese e mezzo fa era il suo traguardo più bello, ma i precedenti dicevano comunque 3-6, e quest’anno a Doha ci aveva perso nettamente. Alla vigilia pareva addirittura il match potenzialmente più impegnativo del girone, invece Flavia l’ha risolto per 7-6 6-4, riscattando la brutta prestazione di domenica contro Simona Halep. Quella era una Pennetta spenta, sembrava addirittura poco motivata. Quella di oggi invece è parsa la stessa di New York, determinata al 100% per prendersi ancora una grande soddisfazione, agguantata sparando 37 (!) colpi vincenti al cospetto di una delle migliori difese del circuito WTA. Che Flavia avesse grandi intenzioni lo si era capito dall’ingresso in campo, dallo sguardo, dai movimenti. E la conferma è arrivata nel primo set. Non è partita benissimo: è finita sotto 3-1, ma ha recuperato sul 3-3, poi è andata sotto 5-3, ma ha continuato a mettere grande pressione al servizio dell’avversaria, e invece di crollare ha trovato la forza per reagire. Ha chiesto una mano al 'guru' Salvador Navarro, che l’ha motivata ancora di più, e al rientro in campo ha firmato il capolavoro, alzando notevolmente il livello, in attacco come in difesa. Ha tenuto la battuta, poi dal 5-4 30-15 per la rivale ha infilato un parziale di sette punti consecutivi, prima di beffarla al tie-break. Da Miami (compreso) in avanti, Flavia ne aveva giocati quattro e vinti tutti. Oggi ha fatto cinque, con grinta e determinazione. Si è trovata sotto 4-3, poi ha vinto quattro degli ultimi cinque punti, trovando l’occasione per mostrare alla Radwanska perché il match l’avrebbe portato a casa lei. La polacca ha annullato il primo set-point con un magnifico passante di diritto, ma Flavia non ha fatto una piega. Anzi, ha addirittura rischiato, chiudendo con una precisa smorzata che ha fatto esplodere di gioia papà Oronzo, seduto rigorosamente lontano da mamma Conchita: lui a bordo campo con Barazzutti, lei in tribuna con Fulvia Fognini. Una tradizione vincente, trascinata dalla loro casa di Brindisi fino a Singapore.
TENNIS, CARATTERE E CORAGGIO: CHE SECONDO SET!
Dopo essersi sciolta con la conquista del primo set, nel secondo Flavia ha giocato anche meglio. Nessun rischio al servizio, nessuna distrazione, nemmeno quando una vescica al piede destro (già medicata la scorsa settimana a Mosca) ha richiesto l’intervento del medico. La Radwanska ha provato a mescolare le carte col suo solito tennis vario, che in passato Flavia ha sofferto parecchio, mentre stavolta ha contrastato con la ricetta perfetta, sparando un vincente dopo l’altro. La svolta decisiva è giunta sul 3-3, quando la pugliese è salita in cattedra. Con due punti splendidi, prima un preciso lob su un attacco dalla rivale e poi una bordata col rovescio che l’ha lascata immobile, si è presa tre palle-break. Ha mancato le prime due ma ha convertito l’ultima con una risposta vincente, di nuovo col suo rovescio lungolinea, e poi non ha tremato, tirando fuori coraggio e servizio, proprio quello che le era un po’ mancato nelle ultime settimane. Sul 4-3 30-30 ha tenuto la rivale a distanza con una seconda da manuale, mentre nell’ultimo game ha mostrato una lucidità che non si compra. È andata a servire dopo aver fallito malamente tre-match point nel precedente turno di risposta, ma quando poteva disunirsi ha giocato da campionessa, sparando un ace nel primo punto e chiudendo con l’ennesimo winner. “Ho cercato di rimanere il più concentrata possibile nonostante l’inizio difficile – ha detto sorridente nell’intervista in campo. La Radwanska ha un tennis incredibile, può farti correre per ore, quindi ho cercato di giocare in maniera aggressiva e stare molto vicina alla linea di fondo. Credo sia questo che ha fatto la differenza. Mi ha aiutato molto il servizio, così come il diritto: sono contenta di come è andata. È la mia prima volta al Masters da singolarista, e sono felice di aver vinto il mio primo incontro”. La brindisina torna dunque in lizza per il passaggio in semifinale, in attesa del match serale fra Halep e Sharapova. L’ideale, per l’azzurra, sarebbe una vittoria della rumena, così da potersi giocare il passaggio del turno nel faccia a faccia di giovedì contro la siberiana, senza particolari calcoli. Ma anche se così non fosse, probabilmente la possibile qualificazione passerà lo stesso da una vittoria ai danni della russa. Tanto vale, dunque, non guardare i numeri e pensare solo a batterla. Facile? Beh, le è già riuscito negli ultimi tre confronti.
WTA FINALS SINGAPORE – GRUPPO ROSSO
Flavia Pennetta (ITA) b. Agnieszka Radwanska (POL) 7-6 6-4
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