Svelato il montepremi dello Us Open. 25,5 milioni di dollari più 2,6 derivanti dalla Us Open Series. Aumenti soprattutto per chi perde al primo turno, cifre uguali per uomini e donne.
Dal 1973, i montepremi dello Us Open sono uguali per uomini e donne
Di Riccardo Bisti – 12 luglio 2012
Da qualche mese, i giocatori si lamentano del prize money degli Slam. E' vero che sono i tornei con il montepremi più alto, ma allo stesso tempo sono quelli con la più bassa percentuale destinata ai tennisti. Ci si attesta sul 15% degli utili, mentre nei tornei ATP offrono il doppio, se non sul triplo. Fino ad oggi, i giocatori hanno ottenuto una più equa distribuzione del prize money, con gli aumenti dedicati soprattutto a chi perde nei primi turni. Hanno fatto così al Roland Garros e a Wimbledon, faranno altrettanto allo Us Open. L’evento di Flushing Meadows distribuirà un montepremi-record di 25,5 milioni di dollari, con un incremento dell’11% rispetto ai 23,7 dell’anno scorso. I vincitori dei due tornei di singolare guadagneranno 1.900.000 dollari più una cifra da stabilire in base al piazzamento nella “Us Open Series”, mini-circuito di tornei americani che precedono lo Us Open. Il primo si sta giocando proprio in questi giorni a Stanford. In caso di vittoria nella Us Open Series e allo stesso Us Open, ci sarà un montepremi supplementare di un milione di dollari. Ma torniamo a chi perderà nei primi turni: l’aumento complessivo sarà dell’11%, ma aumenterà al 21% per chi perderà al primo turno e al 19% per chi sarà sconfitto al secondo. Si dà continuità alla linea perseguita dagli altri Slam dopo che i giocatori di vertice (Federer, Djokovic, Nadal e Murray) hanno incontrato, lo scorso marzo, gli ufficiali dei tornei del Grande Slam e hanno chiesto un aiuto per tutti i giocatori in difficoltà economiche (e sono tanti).
Ad aprile, il Roland Garros ha annunciato un aumento del prize-money del 7%, ma gli incrementi maggiori erano per chi perdeva nei primi turni. Gli sconfitti all’esordio hanno usufruito di una crescita del 20%. Meno di due settimane dopo, l’All England Club di Londra ha annunciato l’aumento del prize money per Wimbledon. Anche in questo caso, i soldi extra sono andati principalmente ai giocatori meno forti. “Siamo consapevoli delle difficoltà sempre crescenti nel competere nel circuito mondiale, soprattutto per tutti quei giocatori che non riescono a raggiungere la seconda settimana dello Us Open – ha detto Jon Vegosen, presidente USTA – noi crediamo che il montepremi addizionale, distribuito in modo strategico, possa alleviare la pressione per alcuni giocatori”. Dei 256 giocatori che parteciperanno ai due tabelloni principali, 224 avranno un aumento di almeno il 18%. Sarà il 40esimo anno consecutivo in cui lo Us Open garantirà gli stessi quattrini sia agli uomini che alle donne, per la gioia di Billie Jean King e di tutte le femministe (e per la rabbia di Gilles Simon). Detto che 1.900.000 dollari andranno ai vincitori, i finalisti ne instascheranno 950.000, i semifinalisti 475.000 e i quartofinalisti 237.500. Come detto, ci saranno i soldi aggiuntivi regalati dalla Us Open Series, sponsorizzata da Emirates Airline dopo anni di Olympus. Il montepremi addizionale sarà di 2,6 milioni di dollari, quasi quanto un Masters 1000. Non si può dire che la USTA abbia problemi economici. Alla luce di questo, appare ancora più bizzarra la decisione di non prevedere la costruzione di un tetto retrattile nel maxi-progetto da 500 milioni per migliorare l’impianto di Flushing Meadows.
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