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Le qualificazioni del 25enne di Ascoli Piceno sono state un successo: due set a zero al primo turno al kazako Aleksandr Nedovyesov, due set a zero al secondo round a Christian Harrison e due set a zero anche al turno decisivo, stretta di mano e poi giù, sdraiato sul Decoturf a godersi l’applauso del Campo 13, uno dei più grandi fra quelli riservati alle qualificazioni. Qualcuno dirà che c’è poco da festeggiare, perché il tabellone vero e proprio lo stavano sorteggiando mentre lui si guadagnava un posto in extremis, ma è il bello della vita di chi deve passare dalla porta sul retro: i traguardi più sudati sono anche i più gustosi. E poi, a costo di essere ripetitivi, per chi veleggia nel mare aperto del tennis, abituato ad attraccare lontano dai porti più chic, i soldi di uno Slam hanno un peso enorme. Solo fra Wimbledon e Us Open, ancora prima di scendere in campo a New York, Travaglia si è già garantito circa 80.000 euro, gli stessi incassati sommando l’intera attività di 2011, 2012, 2013, 2014, 2015 e 2016. Sì, avete capito bene, sei anni di fatica e spese, e 115 tornei fra Challenger e Futures, eguagliati con soli due primi turni Slam. E guai a credere che siano 80.000 euro di guadagni, da spendere magari per una bella automobile o chissà quali sfizi. Sono 80.000 euro di possibilità. Possibilità di programmarsi con ambizione, possibilità di giocare a cuor leggero e dipendere meno dai risultati, e soprattutto possibilità di viaggiare più spesso insieme a coach e preparatore atletico. Piccoli grandi dettagli, che fanno la differenza. Intanto, Travaglia ha inviato un bel messaggio a chiunque se lo troverà di fronte al primo turno del tabellone: è pronto, lavorando duramente a Foligno ha capito che c’è un posto che lo aspetta fra i top-100, e ogni giorno che passa ci crede un po’ di più. È il leitmotiv del suo 2017 sempre in crescendo. A inizio stagione era fuori dai 300, e fino ad aprile giocava i Futures, poi ha vinto a Ostrava il suo primo Challenger, oggi è numero 143 e si è regalato due Slam di fila. Ma soprattutto, ha il tennis per farli restare il punto di partenza.
US OPEN 2017 – Turno decisivo qualificazioni maschili
Stefano Travaglia (ITA) b. Peter Gojowczyk (GER) 6-3 6-3
Vincent Millot (FRA) b. Simone Bolelli (ITA) 1-6 6-4 6-3
US OPEN 2017 – Turno decisivo qualificazioni femminili
Tereza Martincova (CZE) b. Georgia Brescia (ITA) 7-5 6-4
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