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Per ora, il sogno dei tifosi di vedere il primo Federer-Nadal con sfondo Us Open resta vivo, distante solamente due incontri. Il primo Roger lo giocherà contro Philipp Kohlschreiber, un altro in doppio cifra di sconfitte e senza mai una vittoria (11-0 Federer), mentre per Nadal ci sarà un duello delicato contro un Aleksandr Dolgopolov caricato a molla dalle polemiche sul presunto match-fixing di Winston Salem. L’ucraino ha lasciato le briciole a Troicki e si frega le mani in vista di un duello molto interessante, contro un avversario battuto in due delle ultime tre sfide, e che non ha convinto fino in fondo nelle prime tre uscite newyorkesi. Tuttavia, il 6-7 6-3 6-1 6-4 imposto a Leonardo Mayer è stato di gran lunga il suo match migliore, nel quale non avrà brillato a livello di gioco, ma ha mostrato ancora una volta come dal punto di vista mentale non abbia avversari. Per due ore, la sfida sembrava una maledizione. “Rafa” ha provato l’allungo in tutti i modi, ma il sudamericano – in tabellone come lucky loser – non mollava di un centimetro. Sei palle-break nel primo set, ma nulla da fare e tie-break perso, con un paio di errori di troppo. Altre tre palle-break nel quinto game del secondo set, di nuovo niente da fare. Altre quattro nel settimo, idem. Ma Nadal è rimasto lì, se ne è costruita una quattordicesima e finalmente l’ha convertita, piazzando il primo break del match dopo quasi due ore di battaglia serrata. Quando il diritto di Mayer è terminato lungo, lo spagnolo ha esultato come se avesse vinto il set: aveva già capito che sarebbe finita lì, e così è stato. L’argentino, tornato di prepotenza fra i top-100 col titolo ad Amburgo, ha perso lo smalto, lui ha guadagnato mezzo metro di campo e la partita è girata con un parziale di sei giochi a zero, molto più determinante nella testa dei due giocatori che nel punteggio. “Quando ti costruisci così tante opportunità ma non riesci a sfruttarne neanche una – ha detto Nadal in conferenza stampa – diventa stressante. Quando finalmente ci sono riuscito è cambiato tutto. Ho giocato più libero, ho iniziato a colpire meglio col diritto e usare di più il lungolinea, e ho colpito anche meglio col rovescio. Dal break in avanti il livello del mio tennis è stato molto positivo. Spero che secondo, terzo e quarto set possano diventare il “turning point” del mio torneo, ho giocato molto meglio rispetto ai due turni precedenti, e avevo bisogno di un match come questo”. I prossimi avversari sono avvisati.
US OPEN UOMINI – Terzo turno
Roger Federer (SUI) b. Feliciano Lopez (ESP) 6-3 6-3 7-5
Rafael Nadal (ESP) b. Leonardo Mayer (ARG) 6-7 6-3 6-1 6-4
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