La cifra record di 19 italiani nelle qualificazioni dello Us Open ha prodotto due qualificazioni e mezza: Federico Gaio e Stefano Travaglia approdano nel main draw da vincitori, Lorenzo Sonego da lucky loser, per il secondo Slam di fila. Applausi soprattutto per Gaio, ragazzo d'oro che meritava un traguardo simile. Battuti al turno decisivo Giustino e Trevisan.Una bella conferma, una piacevole novità e quel pizzico di fortuna che non guasta mai. Si sono concluse così le qualificazioni dello Us Open della pattuglia italiana, che con 19 giocatori era la più numerosa in gara a New York dopo i padroni di casa degli Stati Uniti. La conferma è Stefano Travaglia, che si è guadagnato il terzo Slam degli ultimi sei ripetendo la qualificazione del 2017, il fortunato è Lorenzo Sonego, ripescato come lucky loser per il secondo Major di fila, mentre la sorpresa è Federico Gaio, che a 26 anni compiuti farà il suo esordio in un torneo del Grande Slam, dopo una rocambolesca vittoria per 6-7 6-3 7-6 contro Marco Trungelliti. Un risultato che profuma tanto di premio, per un ragazzo dal tennis elegante e dai modi garbati, ma che non è mai riuscito a sfruttare a pieno il suo potenziale. Sembrava pronto a esplodere un paio d’anni fa, quando in un luglio magico vinse due Challenger che gli avrebbero poi permesso di arrivare fra i primi 150 del mondo, ma l’ultimo passo per agganciare i top-100 non è mai arrivato. Terminato per ragioni anagrafiche il periodo sotto l’ala protettrice della FIT, il faentino si è trovato un po’ in mare aperto, costretto ad arrangiarsi con le sue forze, e malgrado un paio di segnali incoraggianti nel Tour maggiore è stato ricacciato fuori dai primi 300. Addirittura, negli ultimi due Slam non era nemmeno riuscito a entrare nelle qualificazioni, poi ha recuperato un centinaio di posizioni appena in tempo per volare nella Grande Mela, dove si è finalmente ritagliato il suo piccolo posto in mezzo ai grandi. Ce l’ha fatta col brivido, da 5-2 sotto al terzo set, stringendo i denti quando il rivale è stato per ben quattro volte a due punti dal successo e poi beffandolo per 7-4 nel tie-break decisivo, il più importante di una carriera che magari – si spera – dall’esordio Slam (martedì contro David Goffin) può attingere nuova linfa e nuove motivazioni.
I MERITI DI TRAVAGLIA, LA FORTUNA DI SONEGO
La qualificazione è un risultato che di per sé vale il giusto, perché il torneo vero e proprio deve ancora iniziare, ma giocare gli Slam può diventare uno stimolo importantissimo e soprattutto pesa dal punto di vista economico, perché garantisce in un colpo solo un assegno che a certi livelli richiede mesi di fatiche. Soldi che servono a dare ossigeno al conto in banca, ma anche per programmarsi meglio e con più serenità. Un discorso valido anche per Stefano Travaglia, che da qualche mese sembra pronto per l’assalto alla top-100, ma per il momento non ha ancora trovato il treno giusto. Dodici mesi fa l’ascolano classe 1991 raggiunse anche il secondo turno (battendo Fognini), e con un successo di prepotenza contro Victor Estrella Burgos si è costruito la chance per farcela di nuovo. “Steto” è stato perfetto dal primo all’ultimo punto, ha chiuso per 6-4 6-0 e ha ricevuto in cambio dall’urna l’accoppiamento con un altro qualificato, il gigante polacco Hubert Hurkacz, numero 109 ATP. Sarà un match da 50 e 50, ma poteva andare peggio. Un altro che non si può proprio lamentare è Sonego, sorpreso al turno decisivo delle “quali” dalla wild card Collin Altamirano ma di nuovo baciato dalla fortuna, come già successo il mese scorso a Wimbledon. Il torinese è uno dei due lucky loser sin qui estratti, e se la vedrà contro Gilles Muller, che qualche settimana fa ha annunciato l’addio a fine stagione e a Flushing Meadows giocherà quindi il suo ultimo Slam in carriera. Visti i risultati recenti del 35enne lussemburghese, il duello non sembra fuori portata. Niente esordio Slam, infine, per Lorenzo Giustino, sconfitto per 7-5 6-4 dall’austriaco Dennis Novak, e per Martina Trevisan, di nuovo stoppata al turno decisivo come al Roland Garros. Kathinka Von Deichmann sembrava un’avversaria alla portata, invece il match non è quasi mai stato in discussione.

US OPEN UOMINI – Turno decisivo qualificazioni
Federico Gaio (ITA) b. Marco Trungelliti (ARG) 6-7 6-3 7-6
Stefano Travaglia (ITA) b. Victor Estrella Burgos (DOM) 6-4 6-0
Collin Altamirano (USA) b. Lorenzo Sonego (ITA) 6-4 7-6
Dennis Novak (AUT) b. Lorenzo Giustino (ITA) 7-5 6-4

US OPEN DONNE – Turno decisivo qualificazioni
Kathinka Von Deichmann (LIE) b. Martina Trevisan (ITA) 6-4 6-3