Nel labirinto della prima settimana dello Us Open si perde anche Marin Cilic: favorito per la conquista della finale, il croato è inciampato contro uno splendido Diego Schwartzman. Confermate le sensazioni della vigilia: il torneo è più aperto che mai, e fra tutti i giocatori rimasti nella parte bassa solo Sam Querrey ha già giocato una semifinale Slam.Si sapeva che sarebbe stato un torneo aperto, ma lo Us Open 2017 sta diventando l’autostrada delle sorprese e delle occasioni. Nadal che vince ma non convince, Federer che minimizza sullo stato della sua schiena ma nelle condizioni attuali può perdere già con Feliciano Lopez, “Sascha” Zverev che saluta al secondo turno e ora anche Marin Cilic che va fuori al terzo, sorpreso da uno splendido Diego Schwartzman. Fra assenze e problemi (degli altri), e qualità e palmarès (suoi), il croato di Medjugorje era diventato il favorito per conquistare la finale nella parte bassa, nonché l’unico in gara già capace di vincere un torneo del Grande Slam, nel 2014 proprio a New York. Invece ha buttato al vento una grandissima opportunità, sbagliando di tutto e di più e inchinandosi per 4-6 7-5 7-5 6-4 all’argentino di Buenos Aires, che nella statura sarà anche “peque” (come è soprannominato per i soli 170 centimetri), ma piano piano si sta regalando soddisfazioni sempre più grandi, vincendo con cervello e gambe nell’era del power tennis. Dopo aver assunto l’ex top-20 Juan Ignacio Chela, il 25enne di Buenos Aires sta scalando il ranking passo dopo passo, facendo di necessità virtù. Le statistiche ATP dicono che negli ultimi dodici mesi è stato il più braekkato del Tour, ma quelle dello Us Open rispondono anche meglio: nei tre match vinti ha conquistato oltre il 50% dei punti giocati sulla battuta degli avversari, una bella sintesi di come faccia a essere lì in mezzo ai giganti. Un po’ in sordina ha raggiunto i quarti di finale a Monte Carlo, ha fatto il bis a Montreal battendo anche Thiem, e ora si è guadagnato l’attenzione che merita, battendo di nuovo un top-10 e conquistando per la prima volta la seconda settimana di un torneo del Grande Slam, che gli varrà anche un posto fra i top-30.
UNA LOTTERIA PER LA FINALE
Sul Grandstand Cilic ha giocato un match terribile, costellato dalla bellezza di 80 errori gratuiti, ma lui era lì, a rispondere, a cancellargli tutti i punti di forza, a ribattere colpo su colpo, a farlo correre e pensare. Gli ha strappato il servizio la bellezza di nove volte e l’ha spedito in hotel a fare le valigie, con la coda fra le gambe. “Sono sorpreso di essere al terzo turno – ha detto Schwartzman dopo il successo – ma nelle scorse settimane stavo giocando un buon tennis. Ho raggiunto i quarti di finale a Montreal, risultato che mi ha aiutato a prendere fiducia. Ora penso di poter vincere ogni incontro. A volte, se hai un buon tabellone e riesci a sfruttare le occasioni, possono arrivare risultati insperati. A causa dei tanti big infortunati, in questo torneo c’è una chance in più, e tanti giocatori stanno facendo bene”. L’eliminazione di Cilic crea uno scenario impensabile nella parte bassa del tabellone: non solo qualcuno si regalerà la prima finale Slam, ma sommando i migliori risultati nei Major di tutti i giocatori rimasti in corsa, viene fuori una sola semifinale, quella giocata da Sam Querrey poche settimane fa a Wimbledon. Per il resto, al massimo qualche quarto di finale: due per Pouille e uno per Isner, Anderson e Carreno Busta. Poca, pochissima roba. Vuol dire che c’è una chance enorme per tutti, pronta a finire nelle mani di chi sarà più bravo degli altri a dimenticare che in palio c’è un risultato che vale una carriera, e giocare a mente libera. Chi ha più chance? Difficile dirlo. Nel 2016 Pouille ha dimostrato di saper come si vincono le partite che contano, e in Francia aspettano un nuovo finalista Slam da quasi dieci anni, ma nel 2017 ha convinto poco e vien difficile credere che ce la possa fare. A occhio e croce hanno qualche carta in più i giganti: Isner, Querrey, Anderson. Ma ormai lo Us Open è una lotteria, e la finale non ha mai avuto così tanti pretendenti.

US OPEN UOMINI – Terzo turno
Diego Schwartzman (ARG) b. Marin Cilic (CRO) 4-6 7-5 7-5 6-4