Dopo la finale di Wimbledon nel 2004, che vinse, Maria Sharapova non ha mai più avuto l’occasione di ripetersi in una finale dello Slam ma oggi la russa può finalmente riprovarci agli Us Open dopo aver eliminato la testa di serie numero uno Amelie Mauresmo in tre set. Di fronte a lei nell’atto conclusivo la belga Justine Henin che ha punito Jelena Jankovic e che parte con il favore dei pronostici anche sulla russa
A dirla tutta sono stati due partite dalle dinamiche un pelo complicate le due semifinali femminili che hanno portato Maria Sharapova e Justin Henin a giocarsi sabato il titolo degli Us Open 2006. Ma se quella tra la belga e Jelena Jankovic è abbastanza intellegibile e abbastanza spiegabile, quella tra la bella russa e la francese numero uno del mondo Amelie Mauresmo non lo è proprio. A partire dal risultato: 6-0 4-6 6-0. Un primo set volato via veloce veloce come le pallate della Sharapova e come il suo servizio, mai così efficace e utile per portare a casa il match. La chiave di volta per Amelie era quella di riuscire a cambiare spesso ritmo senza scendere ai compromessi voluti dalla russa, ovverosia tirar pallate e giocarsela a braccio di ferro. La vincitrice dell’ultima edizione di Wimbledon non ci è riuscita e così sul cemento del Queens si è presa la rivincita di quella semifinale in giugno in cui fu lei a dover lasciar strada alla francese sui prati di Church Road. Ed era ora per Miss Sharapova, che delicatamente avvolta nel suo vestitino grigio-nero, ha superato quella che stava, o poteva diventare, una maledizione, oppure quantomeno una barriera psicologica. Già, perché da quella vittoria nel 2004 ai Championships, la figlioletta di Yuri aveva steccato ben 5 semifinali nei tornei dello Slam, finalmente l’incantesimo s’è rotto. "Ho giocato molto bene, sbagliando poco e soprattutto servendo in maniera solida, ho avuta una grande percentuale di prime palle e questo mi ha aiutato" ha detto la neo finalista degli Us Open 2006. E ha poi aggiunto, "Quando giochi contro la numero uno del mondo devi farlo senza sbavature di nessun genere altrimenti non vinci". Lo sa bene lei visto che è la prima volta in carriera che le riesce di superare Amelie Mauresmo su cinque tentativi.
L’occasione per scrivere due nella casellina degli Slam vinti ora è ghiotta per la russa che non parte tanto da favorita contro la Henin ma potrà sfruttare a suo vantaggio un dolore alla schiena che impedisce alla belga di avere a disposizione un servizio a pieno regime. Ma l’occasione diventerà ancora più ghiotta qualora la signora Hardenne dovesse ripetere l’avvio di gara che ha mostrato in semifinale davanti agli occhi di Jelena Jankovic. La giovane studentessa e amante del piano forte si è ritrovata come per miracolo avanti per 6-4 4-2, e due palle del 5-2. Poi? Poi dieci giochi consecutivi per la belga che ha chiuso la pratica, 4-6 6-4 6-0. Ma in questo caso, come dicevamo, una spiegazione più razionale c’è rispetto a quella dell’altra semifinale in cui non si capisce dove si sia cacciata nel primo e terzo set la Mauresmo, perché di sicuro sul campo non c’era. E’ la stessa a Henin a spiegare l’accaduto: "Sono entrata in campo nervosa, tesa e senza mai trovare il ritmo e quando lei ha avuto l’opportunità di andare sul 5-2 già avanti di un set per fortuna mi sono svegliata e ho cominciato a giocre decentemente". Riguardo la finale, e il suo infortunio alla schiena Justin mette le mani avanti "Credo che ogni atleta alla fine di un torneo dello Slam abbia dei problemi fisici, ci devi solo convivere. Maria? E’ alla ricerca del suo secondo titolo negli Slam, sarà veramente molto motivata", e lo fa sentire subito, già dai commenti pre-gara, "Avevo un pessimo record nei precedenti contro Amelie Mauresmo – ha detto la Sharapova – e l’ho battuta. Ho un pessimo record nei precendeti contro Justine e…".
La resa dei conti ci sarà già sabato sera, alle 2 del mattino ora italiana, a culmine di quel Super Saturday tanto caro ai bigliettai e al grande network che a suon di milioni di verdoni si è acquistata il diritto di mostrare via Tv le fasi finali degli Us Open, si tratta della Cbs, che per avere ottimi indici d’ascolto può contare non solo sull’atto conclusivo del tabellone femminile ma anche sulle final four (per dirla sempre all’americana) del torneo maschile. Come detto i semifinalisti sono da una parte, quella alta, Roger Federer (strano vero?) e Nikolay Davydenko, mentre dall’altra ancora un russo, Mikahil Youzhny (che ha mandato a casa Nadal nei quarti) e Andy Roddick che questo toneo l’ha vinto già nel 2003 e che vuole sancire il suo ritorno nel tennis dei grandissimi con un successo agli Open di casa sua. Parola dunque al Super Saturday…
di Gabriele Riva
US OPEN’S ARCHIVE
Lu nedì 28 agosto – Opening day
Ma rtedì 29 agosto – Day 2
Me rcoledì 30 agosto – day 3
Gi ovedì 31 agosto – day 4
Ve nerdì 1 settembre – day 5
Sa bato 2 settembre – day 6
Do menica 3 settembre – day 7
Lu nedì 4 settembre – day 8
Ma rtedì 5 settembre – day 9
Me rcoledì 6 settembre – day 10
Gi ovedì 7 settembre – day 11
RISULTATI E TABELLONI DEGLI US OPEN 2006
Main-draw maschile – Pdf
Main-draw femminile – Pdf