Italia e Russia si sono affrontate già sette volte, con due vittorie delle azzurre, l’ultima nel 2013 a Cagliari, quando valeva per il titolo (ma la Russia si presentò con la formazione C…). Tuttavia, la differenza principale è data dalla competitività della nostra nazionale: non ci sono più Pennetta, Schiavone e Vinci; ci si aggrappa alla rientrante Sara Errani che però resta ancora un’incognita e a quella Camila Giorgi che non è un mostro di affidabilità e non è dato sapere quanto sia legata alla maglia azzurra, lei che ha chiare origini argentine e in passato aveva perfino pensato di prendere altro passaporto, prima della riconciliazione con la Fit.
Probabile che si giochi su un cemento indoor, superficie che non dispiace alla Giorgi e invece è poco amata dalla Errani, ma che soprattutto esalta le caratteristiche di Pavlyuchenkova e Kasatkina. Quest’ultima sarà la vera incognita della formazione russa: dotata di gran talento, quest’anno sta giocando malino: dopo tre sconfitte in altrettanti match in Australia, al torneo di San Pietroburgo ha vinto la sua prima partita per… ritiro di Maria Sharapova, che non è nemmeno scesa in campo. Poi ha ceduto in due set a Vera Zvonareva. In ogni caso, servirà una mezza impresa.
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