Il numero di aprile del famosissimo magazine di moda Vogue dedica la cover story a Serena, con un lungo profilo in cui c'è spazio per i vari aspetti della sua vita. Abbiamo estratto le dieci frasi più interessanti dette dalla campionessa statunitense.Ovunque metta piede, Serena Williams è un’istituzione. Vuoi per i sedici anni al vertice con 19 Slam in bacheca, vuoi per un carisma da leader o una storia particolare alle spalle, la statunitense è ormai un nome di fama internazionale. Di quelli che vanno oltre allo sport, e sanno entrare nelle case di tutti, anche di chi non ha mai maneggiato una racchetta. Il suo ritorno a Indian Wells, per chiudere un triste cerchio aperto tanti anni prima, ha contribuito ad allargare la portata del personaggio Serena, cresciuta insieme alla sorella in mezzo al nulla, con un padre che ha dato l’anima per combattere il razzismo, sino a lanciare due future numero uno. Le ultime vicende della campionessa americana le sono valse copertina e una lunga cover story sul numero di aprile del magazine di moda Vogue, uno dei più popolari al mondo. L’amore per racchette e palline della direttrice del magazine Anna Wintour, che ormai da anni non si perde uno Us Open (e non solo) sedendosi spesso e volentieri nel box dell’amico Roger Federer, ha fatto sì che ‘passasse’ un servizio in cui della moda non c’è praticamente traccia, manna dal cielo per gli amanti della statunitense, piuttosto riservata fuori dal campo. Rebecca Johnson l’ha raggiunta nella sua casa di Palm Beach, Florida, e poi l’ha seguita nella trasferta di Fed Cup a Buenos Aires, realizzando un profilo a 360 gradi. Viene dato molto spazio al suo rapporto con Caroline Wozniacki, presente al primo incontro con la rivista, ma si parla anche di tennis, vita privata, problemi passati e ambizioni future. Vi proponiamo le dieci frasi più significative pronunciate dalla numero uno WTA.

1)Sento il desiderio di diventare la più forte di sempre. Non sono mai veramente soddisfatta. Voglio sempre fare di più, essere più forte, raggiungere un livello più alto. Non solo nel tennis, ma in tutto quello che faccio nella mia vita. Sono una perfezionista, se qualcosa va storto impazzisco”.

2)Ora tutti i giocatori vanno in palestra, anche io lo faccio tutti i giorni e prima di ogni incontro, soprattutto per diventare più flessibile. Ma quando ho vinto il mio primo torneo del Grande Slam (nel 1999 a New York, ndr) non ero mai andata una volta in palestra. Odiavo le mie braccia, e volevo che sembrassero il più fini possibile”.

3)In campo sono fiera di me stessa, forte, non perdono nulla. Ma non molti sanno che fuori dal campo sono esattamente l’opposto. Diciamo che la mia fiducia non è proprio la stessa. Mi piacerebbe essere anche lontano dal tennis come sono in campo. Invece passo molto tempo a piangere e lamentarmi”.

4) Quando sei la numero uno al mondo, diventi l’obiettivo di tutte le giocatrici. Ognuno ti vuole battere, ognuno ti parla alle spalle, ed essendo sempre al centro dell’attenzione sei molto più soggetta a critiche. Sembra che io non possa mai perdere. Come mai? Sono pur sempre umana”.

5)Non riesco a capire come le altre giocatrici possano disputare trentadue tornei nello stesso anno. Io ne ho giocati al massimo diciassette, ma pure in quel caso ho sentito di non avere una vita normale”.

6)È ora di sfatare il mito che le tenniste non possono essere amiche fra di loro. Possiamo”. Per lei, lo dimostra Caroline Wozniacki. “Quando è uscita la notizia della mia rottura con McIlroy, ho ricevuto un sacco di telefonate e messaggi, ma non volevo parlare con nessuno. In tanti l’hanno capito e hanno smesso di contattarmi, ma lei non è tanti. Ha continuato, mi ha scritto che sarebbe volata da me e avrebbe buttato giù la porta se non l’avessi fatta entrare, così ho capito che era meglio risponderle. Ero distrutta, ma lei mi ha aiutato tantissimo. Nel momento del bisogno c’era. Per questo credo che la nostra amicizia sia così forte”.

7)Nel periodo in cui sono stata costretta a fermarmi per l’embolia polmonare, il tennis mi è mancato tantissimo. Ma non il pubblico o l’atmosfera dei tornei, proprio il desiderio di colpire la palla. Grazie a quelle sensazioni non mi sono ritirata. Non volevo assolutamente abbandonare il tennis”.

8) Ho capito che sarei dovuta tornare a Indian Wells quando durante le vacanze di Natale del 2013 ho letto l’autobiografia di Nelson Mandela, a Long Walk to Freedom. Parlo sempre di perdono, ma dovevo mostrare la mia capacità di perdonare. Era giunto il momento di farlo”.

9)Quando gioco contro Venus non la guardo, non riesco. Se sto vincendo mi dispiace per lei, se sto perdendo vorrei mandarla KO. Ha attraversato tanti periodi difficili, vedere come ha affrontato la malattia è stato un grande esempio. Ancora non riesco a credere come stia giocando dopo quei problemi”.

10)In campo ora riesco sempre a essere calma e positiva. In questo mondo ho fatto tutto quello che volevo, senza dimenticare nulla. Quindi ho cambiato il mio approccio. Non impazzirò più per una partita di tennis. L’unica cosa che devo fare è andare là fuori e fare del mio meglio”.