Grande sorpresa alla Rogers Cup: approfittando di un imbarazzante Nick Kyrgios, il baby fenomeno Denis Shapovalov vince il suo primo match nel tour. L’australiano ha giocato come peggio non si poteva (18 doppi falli e 44 errori), ma lui ha mostrato personalità e qualità tecniche notevoli, a partire da un ficcante rovescio a una mano.

Se il buon giorno si vede dal mattino, l’avventura di Denis Shapovalov nel circuito maggiore non poteva iniziare meglio. Sette anni fa, quando aveva più o meno la sua età, Milos Raonic fece il suo esordio presso il grande pubblico. Masters 1000 di Montreal, partita pazzesca contro Fernando Gonzalez, persa per un soffio sul Banque National. A Denis è andata ancora meglio: Campo Centrale di Toronto, tanta gente a fare il tifo e – soprattutto – una vittoria prestigiosa. Il 17enne nato a Tel Aviv si è imposto 7-6 3-6 6-3 su un irriconoscibile Nick Kyrgios. A scanso di equivoci, il risultato è frutto dell’atteggiamento dell’australiano. Sconcertante, imbarazzante…davvero ai minimi termini. Non si è neanche arrabbiato, semplicemente voleva essere ovunque tranne che su un campo da tennis. Sotto 5-2 nel terzo set, all’ultimo cambio di campo, anziché sedersi sulla panchina si è seduto per terra, appoggiato a un telone di fondocampo, accanto a un giudice di linea. Non si era mai visto niente di simile. Forse pensava al delirio Pokemon Go, sul quale aveva disquisito qualche ora prima via Twitter. Ha anche dato l’impressione di provarci, nell’ultimo game, quando si è procurato la palla break che avrebbe riacceso la partita. Niente da fare: annullata da uno Shapovalov perfettamente a suo agio sul centrale, di sicuro meno emozionato mamma Tessa, una biondissima russa che fa la maestra e gli ha messo in mano una racchetta quando aveva cinque anni. Si occupava del fratello maggiore, ma il piccolo Denis ha insistito fino a convincerla. “Ed è stata la mia allenatrice fino ai 13 anni di età” confida il biondissimo Denis, nato per caso a Tel Aviv ma spostatosi in Canada quando aveva nove mesi. Ciò che distingue Shapovalov, ed esalta gli appassionati del tennis classico, è il rovescio a una mano. E’ stata la mamma a impostarlo così. Tanti coach dicevano che era troppo gracile per sostenere quel tipo di tennis, ma lui lo sentiva suo. Profondamente suo. E così la madre non ha mai provato a cambiarlo. Risultato? L’Equipe, nel primo giorno del torneo junior al Roland Garros, lo ha paragonato a Petr Korda. Il confronto regge, anche perché Denis è mingherlino e deve crescere ancora tanto sul piano muscolare. Ma l’impressione è che oggi non firmerebbe per vincere solo uno Slam come il mitico Petr.



FEDERER COME ESEMPIO, MA NON SOLO
Come quasi ogni ragazzo della sua generazione, Denis è cresciuto nel mito di Roger Federer. “E’ l’esempio su cui ho modellato il mio tennis – dice senza esitazione – io provo sempre ad attaccare e presentarmi a rete, ma anche a comportarmi come lui ed essere professionale. Ho visto tante sue partite, il suo successo a Parigi nel 2009 è stato un punti di svolta della mia crescita. Ma l’ho anche visto perdere, come quando si arrese a Safin all’Australian Open 2005. Adoro il suo modo di stare in campo, anche dopo le sconfitte riesce a mantenere il controllo”. Denis ricorda con orgoglio quando ci ha palleggiato: era sempre a Toronto, in occasione del Masters 1000 che oggi lo vede protagonista del giorno. Federer doveva giocare la semifinale contro Feliciano Lopez e cercava uno sparring partner mancino. Detto, fatto. È un momento felice per il tennis canadese (oltre a Raonic ci sono diversi giovani, tra cui Auger Aliassime e Benjamin Sigouin. Persino il meno noto Steven Diez ha raccolto il suo primo successo nel tour, proprio a Toronto), ma ci sono anche diversi esempi extra-tennistici cui prendere esempio. I mitici Wayne Gretzky e Steve Nash sono una fonte d’ispirazione, così come il giovane Connor McDavid, stella nascente dell’hockey su ghiaccio. Ma se Federer continua ad essere l’ispirazione assoluta, Milos Raonic è il modello più vicino, accessibile. “A Wimbledon abbiamo parlato a lungo. Da lui ho capito che i professionisti sono più intelligenti sul campo. I giovani faticano a capire le situazioni durante un match o a cambiare tattica. Loro trovano sempre il modo di girare la partita, anche quando sono in difficoltà”. Per sua fortuna, Nick Kyrgios non lo ha fatto. Si è comportanto esattamente come uno junior. E così, la notte di Toronto si è tinta di biondo. E’ il colore dei capelli della nuova stellina del tennis canadese. Uno che ha vinto Wimbledon junior, proprio come Roger Federer.


Denis Shapovalov (CAN) b. Nick Kyrgios (AUS) 7-6 3-6 6-3